19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Formula 1

Il bilancio di Mattia Binotto: «Nel 2019 la rifondazione, torneremo più forti»

Il Team Principal della rossa parla della stagione conclusa: «È evidente che il secondo posto non sarà mai abbastanza per la Scuderia Ferrari ed è per questo che stiamo già guardando avanti»

Mattia Binotto, team principal della Ferrari
Mattia Binotto, team principal della Ferrari Foto: ANSA

ABU DHABI - «Abu Dhabi è l'ultima gara di quella che per tutti è stata una stagione molto lunga. Per noi della Scuderia Ferrari si è trattato di un anno di rifondazione, con una squadra giovane nei rispettivi ruoli e Charles al suo primo anno con noi. Per questo uno degli obiettivi del 2019 era gettare le fondamenta per il futuro. Come è ovvio ci sono stati alti e bassi: la prima parte della stagione non è andata come volevamo ma quei momenti difficili mi hanno dato modo di vedere lo spirito di squadra, la compattezza, la capacità di rimboccarsi le maniche e la voglia di lottare per recuperare». Il team principal della Ferrari Mattia Binotto traccia un bilancio della stagione che si concluderà domenica ad Abu Dhabi.

«Particolarmente significativa è stata la reazione che si è vista dopo la pausa estiva - aggiunge Binotto al sito della Ferrari -, con sei pole position consecutive e tre vittorie di fila, tra cui quella di Monza arrivata pochi giorni dopo aver celebrato in maniera incredibile i 90 anni della Scuderia insieme a un gran numero di tifosi in Piazza Duomo a Milano».

«È evidente che il secondo posto non sarà mai abbastanza per la Scuderia Ferrari ed è per questo che stiamo già guardando avanti all'intenso lavoro che ci sarà da fare durante l'inverno per continuare a crescere come gruppo. L'ambizione è quella di tornare più forti per essere all'altezza delle sfide che ci attendono. Presentando questo ultimo appuntamento di campionato, vorrei cogliere l'occasione per ringraziare i nostri tifosi che in tutto il mondo ci hanno sostenuto costantemente con la loro passione. Questo weekend cercheremo di dare il massimo per concludere la stagione con un risultato da ricordare», conclude il team principal della scuderia di Maranello.

Vettel: «Voglio chiudere l'anno in crescendo»

«Quella di Abu Dhabi è una pista con molte curve da bassa e media velocità. In contrasto con quanto accaduto a San Paolo, la Pirelli ha comunicato che porterà a Yas Marina le tre mescole più morbide. Ciò nonostante dovrebbe trattarsi di una gara ad una sola sosta, perché è troppo difficile superare nonostante ci siano due chiare zone DRS. Va da sé che la qualifica sarà di grande importanza. Vogliamo terminare questa stagione in crescendo anche se sappiamo che i nostri rivali sono molto forti. Mi aspetto una gara divertente». Lo dice il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, a pochi giorni dal Gp di Abu Dhabi, ultima gara del 2019.

«Quella di Abi Dhabi da un lato è l'ultima gara della stagione 2019, ma dall'altro costituisce per molti aspetti anche l'inizio del campionato 2020, dal momento che molti team testeranno alcune parti in prospettiva dell'anno prossimo anche nelle prove libere del venerdì - aggiunge il tedesco della Ferrari -. Martedì e mercoledì prossimi, poi, ci sarà la tradizionale sessione di test che ci permetterà di lavorare tanto sulle gomme della stagione ventura che su quelle 2021».

«I collaudi in chiave futura dei team al venerdì e al sabato mattina avvengono perché le temperature nella prima e nella terza sessione di prove libere sono estremamente alte se messe a confronto con quelle che troveremo in qualifica - aggiunge il tedesco della Ferrari -. Tutto ciò rende quel tempo pista poco significativo per la ricerca del set-up e della configurazione ideale da adottare in gara, tanto vale dunque sfruttarle per un programma diverso», conclude Vettel.

Ferrari F2002 di Schumacher all'asta il 30 novembre ad Abu Dhabi

La Ferrari F2002 che Michael Schumacher portò alla conquista del titolo mondiale andrà all'asta il prossimo 30 novembre, alla vigilia del Gp di Abu Dhabi. L'asta verrà tenuta da Sotheby's (che spera di incassare tra i 5 e i 6 milioni di euro) e una parte dei proventi verrà devoluto alla «Keep Fighting - Never Give Up Foundation», l'associazione no profit voluta dalla famiglia Schumacher che si occupa di finanziare progetti di beneficenza in tutto il mondo.