Juventus: le offerte del supermercato Real Madrid
Sempre più possibili gli affari in estate fra i bianconeri ed il club spagnolo, vicinissimo ad una pesante restaurazione
TORINO - A Madrid lo hanno definito scempio, in Europa sono stati più teneri parlando di caduta degli dei. Ma certo è che la caduta fragorosa del Real Madrid contro l’Ajax, sommata al disastro in campionato e all’eliminazione in Coppa di Spagna, ha fatto molto più che notizia, ponendo fine all’egemonia di una squadra che in Coppa Campioni dominava da tre stagioni e che ha sembrato smarrire tutto insieme quel DNA europeo che contraddistingue solo i più grandi, dal Milan al Liverpool passando per il Barcellona. Il Real Madrid è all’evidente fine di un ciclo, un ciclo meraviglioso, vincente, forse irripetibile, certamente ora da gettarsi alle spalle programmando il futuro e forse neanche il ritorno in panchina di Zinedine Zidane potrà evitare modifiche e addii eccellenti in mezzo al campo.
Affari
Scontato o quasi l’addio di Marcelo, già in rotta con il club da mesi, possibile anche quello di altri calciatori che potrebbero far gola a diverse società europee, prima fra tutte la Juventus che già lo scorso anno ha dimostrato di avere voglia e capacità di fare affari col Real Madrid, strappando agli allora campioni d’Europa niente meno che Cristiano Ronaldo. Oggi la Juventus è già in trattativa per il già citato Marcelo, chiamato in bianconero dallo stesso Ronaldo, ma potrebbe presto inerirsi nella corsa ad almeno altri due talenti madridisti, o almeno a uno di essi: il primo è Isco, sogno neanche tanto celato di Paratici e Nedved, ritenuto da sempre incedibile ma che col rimpasto di governo in seno al Real Madrid potrebbe in estate lasciare la Spagna, il secondo è Asencio che piace tantissimo alla Juve e che, complice l’incertezza di un club in crisi, oggi è sogno meno impossibile di un anno fa.
Possibilità
Difficile che tutti e tre partano in estate alla volta di Torino, anche perché su Isco Zidane sembra aver messo un veto, più probabile che però almeno due possa raggiungere Ronaldo in Italia e provare a riaprire alla Juventus la splendida epopea continentale vissuta a Madrid. Anche perché, a differenza degli anni scorsi, stavolta il Real Madrid appare stanco, incapace di ripetersi con gli stessi interpreti, voglioso di cambiare i suonatori di un’orchestra che nell’ultimo anno ha steccato tutte le note dopo anni di interpretazioni perfette e di sinfonie che oggi sono solamente un ricordo. La Juventus attende e nel frattempo si mette in prima fila per usufruire dei primi sconti di un supermercato diventato improvvisamente meno caro.