20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Calcio | Nazionale

Yonghong Li temporeggia, il Milan resta fuori dall’Europa

Mentre Mirabelli chiede il rispetto nei confronti del proprietario del Milan, l’imprenditore cinese rischia di far cancellare i rossoneri dalla mappa dell’Europa.

Il proprietario del Milan Yonghong Li
Il proprietario del Milan Yonghong Li Foto: ANSA

MILANO - È il giorno del giudizio in casa Milan. Questa mattina, alle ore 8.40, la delegazione rossonera composta dall'ad Marco Fassone, la Cfo Valentina Montanari, l'avvocato Roberto Cappelli, il responsabile della comunicazione del club Fabio Guadagnini e due legali, ha affrontato la Camera giudicante della Uefa riunita per decidere le sorti del club in Europa. Due ore di confronto tiratissimo al termine del quale il pessimismo milanista purtroppo non si è dissolto. Il problema è sempre lo stesso: regna ancora grande incertezza sulla reale consistenza patrimoniale del proprietario cinese del Milan, ma soprattutto non ci sono novità di rilievo al riguardo del possibile nuovo socio di Mister Li.

Chi offre di più?
Il patron rossonero sta giocando su più tavoli, questa è l’unica cosa ormai acclarata, in attesa di prendere una decisione definitiva che tenga conto dell’offerta migliore. Fa un po’ strano metterla così, ma in realtà il Milan è stato messo all’asta. Chi offre di più?
Paradigmatico della sconcertante e disarmante situazione che si vive ormai da mesi al Milan è la reazione dei tifosi ad ogni sussurro, indiscrezione, voce, rumour o semplice vagito sulla questione nuovo socio in via Aldo Rossi. Viene fuori il nome dell’americano Stephen Ross, il commento dei tifosi rossoneri è: «Speriamo». Il giorno dopo si parla del principe malese, la reazione dei milanisti è la stessa: «Speriamo». Poi ancora esce fuori la suggestione che porta a John Fisher e stavolta arriva la variante: «Magari».

Il temporeggiatore
Non c’è bisogno di un guru per interpretare l’insoddisfazione che ormai regna sovrana. Ci si accontenterebbe di chiunque, purchè il suo ingresso in società fosse rapido, efficace e finisse per dissipare in fretta quella coltre di dubbi e perplessità che si è addensata su via Aldo Rossi da più di un anno e non accenna a diradarsi.
Un segnale che qualcuno in Italia dovrebbe cogliere e magari trasferire in fretta a casa di Yonghong Li, novello Quinto Fabio Massimo, detto il Temporeggiatore. Il console e generale romano passò alla storia nel terzo secolo avanti Cristo per la strategia adottata contro l’invincibile Annibale, tesa a logorare le forze nemiche con una tattica di guerriglia per stremarne le forze senza combattere in campo aperto. Mister Li sta portando avanti la stessa tattica, peccato che adesso in casa Milan si stia per consumare un autentico dramma con la possibile esclusione del club rossonero dalle coppe europee in attesa che succeda qualcosa che però tarda a succedere.

Allarme rosso-nero
La verità è che malgrado l’allarme rosso abbia iniziato a risuonare in maniera forte ed insistente ai piani alti della sede del Milan, la caccia al nuovo socio vive un momento di impasse. Yonghong Li continua a temporeggiare e questo atteggiamento del proprietario del club rischia di mettere in forti ambasce il Milan. Esattamente la stessa cosa che sta succedendo ormai da mesi sul fronte del rifinanziamento del debito con il fondo Elliott: diverse proposte sul tavolo del numero uno rossonero ma nessuna degna delle pretese di mister Li. Quindi niente decisione definitiva in attesa di offerte migliori, tassi migliori, opportunità migliori. E intanto il Milan rischia di restare fuori dall’Europa.