Croazia, vergogna Kalinic: cacciato dal ritiro e rispedito a casa
Adesso è ufficiale: l’attaccante rossonero ha chiuso anzitempo il proprio mondiale dopo essersi rifiutato di scendere in campo contro la Nigeria.
MILANO - Ma benedetto Kalinic, si può essere così ostinatamente ottusi? A questo punto la notizia è ufficiale: il centravanti del Milan ha concluso anzitempo il proprio mondiale. Dopo essersi rifiutato di scendere in campo nei minuti finali di Croazia-Nigeria a seguito dell’invito del commissario tecnico Zlatko Dalic, la federazione croata ha preso la decisione drastica di cacciare dal ritiro l'attaccante del Milan e rispedirlo a casa.
L’attaccante, evidentemente scontento per la panchina rimediata all’esordio mondiale, avrebbe declinato la richiesta del ct, scatenando la rabbia sia del tecnico che di tutti i suoi compagni di squadra. La giustificazione addotta da Nikola Kalinic sarebbe quella di un fastidio alla schiena avvertito proprio nell’imminenza di entrare in campo, ma fonti vicine allo staff tecnico della Croazia assicurano le perfette condizioni fisiche della punta rossonera.
«Non era pronto»
Nel corso della conferenza stampa indetta per la circostanza, Zlatko Dalic, ct della Croazia, ha chiarito e spiegato le ragioni della sua decisione di rispedire a casa Nikola Kalinic dal ritiro mondiale: «Durante la partita con la Nigeria, Kalinic si stava riscaldando per entrare nel secondo tempo. Mi ha detto che non era pronto a causa di un problema alla schiena. Purtroppo la stessa cosa era già successa ad Anfield Road nell'amichevole contro il Brasile, anche allora mi disse che non si sentiva pronto ad entrare. Ho accettato in silenzio la sua giustificazione dopodichè ho preso la mia decisione. Ho bisogno di giocatori sani che possano aiutare la squadra e i compagni».