Yamaha furiosa per la guida di Marquez: «Rossi teme a stargli vicino»
L'attacco garibaldino con cui Marc ha fatto cadere Valentino ha mandato alle stelle la tensione nel box della casa dei Diapason: «Inaccettabile», tuona Jarvis
TERMAS DE RIO HONDO – Stessi protagonisti, stesso copione, e stesso palcoscenico. Proprio il Gran Premio d'Argentina, dove iniziò la rivalità tra Marc Marquez e Valentino Rossi due anni fa, prima ancora del famigerato biscotto, ha visto in questa edizione 2018 l'ennesimo atto dell'inimicizia tra questi due campioni. Stavolta a parti invertite: è stato il Dottore a cadere, e il Cabroncito a proseguire verso il traguardo. Marquez si era già beccato una penalità a inizio gara, per aver ripreso la sua posizione in griglia pur essendo rimasto bloccato al via, e stava lottando per il sesto posto con Rossi. A quel punto ha pensato bene di tentare una manovra garibaldina alla curva 13, spingendo l'italiano verso la parte umida del circuito e poi addirittura sull'erba, dove la sua Yamaha è definitivamente scivolata. Lo spagnolo è dunque giunto alla bandiera a scacchi al quinto posto, solo per poi vedersi arretrato di trenta secondi per guida pericolosa e scivolare al diciottesimo posto, subito davanti al fenomeno di Tavullia che nel frattempo era rimontato in moto. E non si è nemmeno trattato dell'unico eccesso di Marc nel corso di questa gara: nei giri iniziali una manovra simile aveva visto vittima la Aprilia di Aleix Espargarò. Decisamente troppo, per poter passare sotto silenzio. Tanto che la Yamaha ha respinto platealmente i tentativi di scuse del campione del mondo in carica a fine corsa, mandando il braccio destro di Vale, Alessio Uccio Salucci, a far allontanare dal box il catalano. A dar voce alle proteste della casa dei Diapason è stato poi il team principal Lin Jarvis, ai microfoni di Sky Sport Italia.
Cosa vi siete detti in direzione gara?
Naturalmente noi come squadra non possiamo accettare questo tipo di azione di Marquez, che ha fatto per due volte nella gara una cosa inaccettabile, prima nei confronti di Espargarò e poi con Vale. Rossi ha rischiato di avere un infortunio e ha perso tanti punti. Semplicemente non è accettabile, quindi siamo andati dalla direzione gara a spiegare la nostra posizione, anche Vale è andato lì per spiegare la sua opinione e per il resto dobbiamo aspettare la decisione della direzione gara.
Avete ricevuto una risposta?
C’è stata comprensione da parte loro, ma devono decidere se possono fare qualche cosa di più o no, perché hanno già deciso una penalizzazione di trenta secondi dopo la gara, dopo il ride through di Marquez.
Hai parlato con Valentino? Che cosa ti ha detto?
Vale ha detto solo che lui ha paura di guidare la moto nel circuito con Marquez. Lui ha paura a stare vicino a Marquez sul circuito, che è qualcosa da risolvere per il futuro, non solo per noi ma per lo sport in generale.
Avete avuto la possibilità di parlare con qualcuno della Honda?
Attualmente è una cosa tra noi, non abbiamo litigato con la Honda. Noi avevamo un’opinione che volevamo condividere con la direzione gara, sia Valentino sia noi come squadra. Sinceramente oggi non mi interessa parlare con la Honda o con Marquez, ho visto che lui ha provato a entrare nel nostro box ma non era il momento per farlo.
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