29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calcio | Nazionale

Milan ancora a secco: l'astinenza da gol adesso si fa seria

Continua l’imbarazzante digiuno di gol in campionato del Milan a San Siro. L’ultimo gol casalingo è arrivato il 20 settembre su rigore contro la Spal (Kessiè), da allora il nulla. Al cospetto del Toro, i rossoneri ci provano in tutti i modi, ma difetti di precisione e la gran giornata di Sirigu impediscono a Montella di festeggiare la vittoria.

Le due più grandi delusioni rossonere: Bonaventura e Kalinic
Le due più grandi delusioni rossonere: Bonaventura e Kalinic Foto: ANSA

DONNARUMMA - Dopo un pomeriggio di assoluto riposo si guadagna la pagnotta con il doppio miracolo su Belotti a 4 minuti dalla fine. 7,5

ZAPATA - La grandissima azione in avanti, con il cross perfetto per AS9 al 23’ del primo tempo, resta la cosa più bella fatta dal colombiano. Alla fine della prima frazione di gioco sembra colpito anche lui dalla maledizione dei terzini destri: dopo gli infortuni di Andrea Conti, Calabria, Abate e perfino Borini che ha giocato in fascia nelle ultime uscite del Milan, anche Zapata si accascia a terra. Per fortuna è un falso allarme. 6,5

BONUCCI - Mostra i muscoli al cospetto di Andrea Belotti, idolo del figlio. Nel complesso una partita positiva, macchiata dall’eccessivo egoismo mostrato al 7’ della ripresa quando, dopo una caparbia azione in avanti e una triangolazione con Suso, si ostina a cercare il gol da posizione defilata anzichè crossare al centro per i suoi compagni smarcati. Da segnalare anche un ottimo cross per Kalinic al 22’ e l’abbraccio al croato - da vero capitano - al momento della sostituzione e dei fischi di San Siro. 6,5

ROMAGNOLI - Ancora una volta conferma di essere in un ottimo momento di forma. Dopo aver segnato nelle ultime due uscite del Milan, oggi non riesca a fare il terzo miracolo, ma in difesa è sempre puntuale. 6,5

RODRIGUEZ - Le sue scorribande offensive mettono spesso in difficoltà i granata, cresce anche l’intesa con Romagnoli in fase difensiva, ma nel complesso manca la giocata vincente e anche i suoi cross con il piede mancino non sono sempre precisissimi. 6

SUSO - Al 9’ meriterebbe maggior fortuna con quella grandissima punizione dai 30 metri che Sirigu toglie dall’incrocio. Ci riprova dalla distanza al 23’, ma ancora una volta Sirigu sventa. Nel complesso una prestazione non scintillante per lo spagnolo, apparso a volte in ambasce nella nuova posizione da esterno del 4-4-2 scelta per lui da Montella. Qualche difficoltà nelle coperture difensive e un po’ di comprensibile stanchezza al momento delle ripartenze. 6

KESSIÈ - 23’ della ripresa, finalmente Kessiè. Dopo un match in sordina l’ivoriano si accende, parte sulla destra e si trascina dietro tutto e tutti; il suo cross rasoterra però non trova nessun compagno appostato. Purtroppo per il Milan si tratta di un lampo effimero nell’ennesima partita anonima. 5

MONTOLIVO - Buona partita di presenza e sostanza. Malgrado le mille rincorse, conserva lucidità per tutta la durata del match, dando sempre il via alla manovra ma offrendo anche tutta la sua esperienza in fase difensiva. Come quando al 41’ della ripresa, in combutta con Gigione, sventa la minaccia più pericolosa del pomeriggio granata. 7

BONAVENTURA - Ogni volta che prende palla l’azione del Milan si ferma: sempre qualche tocco di troppo quando invece servirebbe giocare la palla di prima. A questo dobbiamo aggiungere controlli errati, dribbling falliti e un’ostinazione nel cercare la giocata non proprio funzionale allo sviluppo della manovra rossonera. Mai visto un Bonaventura in queste condizioni. 4

KALINIC - Ormai il tempo per il croato sembra definitivamente scaduto. Ancora una volta fallisce l’appuntamento con il gol, rimediando fischi e insulti dall’insofferente popolo milanista. Sfortunato al 22’ della ripresa quando prima di testa e poi di piede tenta di trafiggere Sirigu, il quale dice sempre di no. Fortunato in due occasioni, quando si divora due clamorosi gol (al 5’ e al 22’ della ripresa), ma il guardialinee gli risparmia l’umiliazione alzando la bandierina del fuorigioco. A parziale giustificazione c’è da dire che produce una quantità industriale di scatti che inevitabilmente ne vanno a fiaccare la resistenza e la precisione sotto porta. Ma tutto ciò naturalmente non può bastare a placare la rabbia dei tifosi che vogliono gol. 4,5

ANDRÈ SILVA - Partita molto intensa quella del portoghese, fatta di sportellate, sponde, percussioni e tentativi di finalizzazione. Sciupa alla metà del primo tempo forse la più ghiotta azione del Milan costruita da Zapata, poi nella ripresa effettua una giocata da stropicciarsi gli occhi: un colpo di tacco a smarcare Kalinic in mezzo all’area che vale da solo il prezzo del biglietto. 6

CHALANOGLU - Entra al posto di Bonaventura e ne rileva i compiti ed anche le incertezze. Con un grande intervento Sirigu gli nega la gioia del gol del vantaggio al 46’. 5,5

CUTRONE - Alta tensione Cutrone. Entra nell’ultimo quarto d’ora al posto di Kalinic e la pressione rossonera aumenta immediatamente. Alla fine finisce anche per litigare con l’assistente di Mihajlovic Castellazzi, segno di una voglia di vincere che andrebbe trasferita a qualcuno dei suoi compagni. 6

MONTELLA - Si ostina a voler puntare su Kalinic, ma anche stavolta la scelta non si rivela vincente. Se il Milan non segna in casa dal 20 settembre (l’ultimo gol è stato di Kessiè su rigore in Milan-Spal) una qualche spiegazione ci sarà. Purtroppo per i tifosi, però, l’allenatore rossonero non sembra averla ancora individuata. L’ennesimo cambio tattico, un 4-4-2 che sulla carta sembrava più idoneo ai calciatori milanisti, non ha prodotto i risultati sperati. 5