24 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Calcio

Milan: il paradosso dei migliori in campo

Campagna acquisti faraonica e milioni spesi in estate, ma a brillare fra i rossoneri sono sempre i soliti noti

Patrick Cutrone: anche contro l'AEK Atene è stato fra i migliori in campo del Milan
Patrick Cutrone: anche contro l'AEK Atene è stato fra i migliori in campo del Milan Foto: ANSA

MILANO - Una campagna acquisti faraonica, oltre 230 milioni di euro spesi ed un organico rivoluzionato. Il tutto per avere una squadra fischiata, un allenatore in bilico ed una posizione di classifica in campionato molto simile alle ultime edizioni, con lo 0-0 di coppa a San Siro contro l’AEK Atene che ha agito come goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo. In più, a destare rabbia e delusione nei tifosi milanisti ci sono le prestazioni della formazione rossonera, soprattutto dei nuovi arrivati che ancora non sono riusciti a dare la scossa giusta per diventare un gruppo vero e scalare posizioni nella graduatoria. I migliori in campo, infatti, anche contro l’AEK Atene sono stati i «vecchi» (intesi come militanza e non come età), ovvero Locatelli, Suso (sostituito misteriosamente a dieci minuti dalla fine), oltre a Cutrone che pur se lanciato quest’anno in pianta stabile nella prima squadra, faceva già parte del Milan la scorsa stagione. Ma una campagna acquisti così roboante e dispendiosa, francamente, farebbe pensare a nuovi arrivi che cambino volto ad una squadra: è dunque lecito aspettarsi qualcosa (molto) in più da Bonucci, dallo stesso Rodriguez (involuto nelle ultime gare rispetto all’inizio) da Kessie, da Biglia, da Kalinic (pupillo di Montella, ma al momento impalpabile), da Calhanoglu perché 200 milioni spesi non possono giustificare il drammatico dato che i migliori in campo siano sempre i soliti noti. Al Milan cambiano i suonatori, ma la cantilena è purtroppo sempre la stessa.