19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Calcio

Montella ora è davvero solo?

Il tecnico rossonero, fischiato dai tifosi ed attaccato da ogni parte, sente adesso vacillare il suo posto anche per le prime critiche portate dalla dirigenza

Vincenzo Montella, secondo anno sulla panchina del Milan
Vincenzo Montella, secondo anno sulla panchina del Milan Foto: ANSA

MILANO - Lo scialbo 0-0 contro l’AEK Atene mantiene il Milan in testa al proprio girone di Coppa Uefa, ma non entusiasma nessuno. Dopo le tre sconfitte consecutive in campionato, il popolo rossonero si aspettava una prova di carattere, volontà e magari un po’ di gioco contro i greci: e invece niente di tutto ciò, perché il Milan è uscito da San Siro tra i fischi dei 20.000 presenti sugli spalti (che differenza coi 60.000 di luglio col Craiova), ormai esausti di vedere una squadra sfilacciata e senza idee, incapace di vincere anche contro avversari alla portata. Vincenzo Montella è attaccato e criticato dalla maggioranza dei tifosi milanisti, è lui a detta di tutti il maggior responsabile della stagione al momento negativa del Milan ed è lui che rischia di pagare per tutti se le cose non miglioreranno; oggi il tecnico rossonero è solo, isolato, perfino quei dirigenti che tanto lo avevano difeso fino a domenica scorsa, a partire da Massimiliano Mirabelli che nel pre Milan-AEK Atene ha lanciato diverse stoccate a Montella, passando da quel «C’è un tempo per ognuno di noi»; segno che la posizione dell’allenatore è salda ma non eterna, fino ad arrivare alle dichiarazioni sulle sconfitte contro Sampdoria, Roma e Inter, per niente digerite dal responsabile dell’area tecnica milanista. Montella nel dopo partita ha glissato e minimizzato, rimarcando l’ottimo rapporto con Mirabelli, ma la realtà è che la sua panchina scricchiola, i risultati latitano e anche di miglioramenti se ne vedono pochi. Milan-Genoa, Chievo-Milan e Milan-Juventus potrebbero essere decisive e determinanti non soltanto per il futuro dei rossoneri in campionato, ma anche per quello di un tecnico mai così in basso nell’indice di gradimento dell’intero ambiente milanista.