28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Calcio

La Fiorentina punta Niang

Dopo aver smembrato la squadra, i viola sono costretti a comprare per fornire a Pioli un organico decente. L'attaccante francese del Milan è uno dei primi nomi sulla lista del direttore sportivo Corvino

Mbaye Niang, attaccante del Milan
Mbaye Niang, attaccante del Milan Foto: ANSA

FIRENZE - C'è la Fiorentina nel futuro di Mbaye Niang? L'attaccante francese di proprietà del Milan, reduce da un'opaca parentesi in prestito a Londra nelle fila del Watford, è sempre con le valigie in mano, nonostante i guizzi mostrati in amichevole con la maglia rossonera; Vincenzo Montella non si fida di lui, ne conosce i (pochi) pregi e i (tanti) difetti, sa che puntare su di lui in una stagione ambiziosa sarebbe un rischio colossale, e poi la ritrovata  disponibilità economica della società milanista induce a pensare più in alto degli anni passati, ma anche a monetizzare con qualche cessione dopo gli esborsi che hanno portato a Milanello ben 9 facce nuove. Di contro c'è la Fiorentina che in meno di un mese ha intrapreso il percorso contrario del Milan, ovvero ha ceduto a raffica tutto ciò di cui poteva privarsi: è andato via Paulo Sousa in panchina ed è arrivato Stefano Pioli, sono stati poi ceduti Gonzalo Rodriguez (in scadenza di contratto), Borja Valero, Milic, ma soprattutto Federico Bernardeschi, passato alla corte degli acerrimi nemici juventini; infine c'è Nikola Kalinic, ormai tesserato della Fiorentina solo ufficialmente, ma con testa, cuore e volontà altrove, magari proprio al Milan.

Ipotesi

Una fuga collettiva che ha permesso alle casse viola di riempirsi con oltre 80 milioni di euro, ora da reinvestire sul mercato; e proprio Niang è uno dei primi calciatori sondati da Pantaleo Corvino, direttore sportivo dei toscani, l'uomo chiamato a ricostruire dalla fondamenta una compagine spazzata via dal calciomercato. Il Milan chiede una cifra vicina ai 20 milioni per il francese, ma la trattativa potrebbe sbloccarsi in caso di inserimento della punta transalpina nell'affare lagato a Kalinic. Un mese fa la società gigliata disse no a contropartite tecniche (Bertolacci, Kucka, Paletta, Lapadula) per il centravanti croato, stavolta, con una rosa ridotta all'osso e la necessità di rifondare la squadra, il discorso potrebbe cambiare.