24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Intervista esclusiva per il Diario Motori

Davide Brivio avvisa Valentino Rossi: «Maverick Vinales lotterà per il titolo»

Il team manager della Suzuki, che ha avuto alle sue dipendenze entrambi i freschi compagni di squadra alla Yamaha, ha le idee chiare: «Lo spagnolo è molto forte. E cercheremo di buttarci anche noi nella mischia con Iannone»

Maverick Vinales e Davide Brivio
Maverick Vinales e Davide Brivio Foto: Suzuki Racing

ROMAAnno nuovo, squadra nuova per voi?
La grande novità sono i piloti, perché il team è rimasto praticamente lo stesso. A parte qualche piccolo inserimento, come il tecnico che ormai da anni segue Andrea.

Qual è stata la tua prima impressione di Iannone e Rins?
Per Andrea è stata ottima. I primi test sono andati molto bene, perché siamo riusciti a raccogliere informazioni importanti sulla moto, lui ci ha spiegato di cosa ha bisogno e ora è compito nostro cercare di rispondere alle sue richieste. Purtroppo Alex ha potuto provare un solo giorno: abbiamo già visto qualcosa di positivo, ma è ancora molto presto. A Sepang con lui dovremo ricominciare praticamente da zero, come se non avesse mai girato. Il suo incidente ha rallentato la preparazione, ma lui è giovane e il nostro è un programma di ampio respiro.

Forse, almeno all'inizio, avere un primo e un secondo pilota chiaramente definiti può aiutarvi.
Sì, anche se da un punto di vista sportivo come squadra speriamo che arrivino il più presto possibile a lottare tra di loro e a stimolarsi l'un l'altro. Penso che questo sia sempre l'obiettivo di ogni team. Ma siamo consapevoli che il percorso che abbiamo intrapreso con Alex richiederà del tempo. E sfrutteremo anche l'esperienza di questi due anni per consentirgli di imparare.

La moto era buona, ma le mancava un po' di motore. In Giappone stanno lavorando su questo?
Sì. Il motore è stato il principale passo avanti del 2016 rispetto all'anno prima. Stiamo continuando a lavorarci per cercare di migliorarlo ulteriormente, ma già nella scorsa stagione siamo stati competitivi, al livello degli altri, Ducati esclusa. Ma stiamo lavorando anche sulla ciclistica, che pure ha una buona base, e sull'elettronica, che è l'aspetto dove abbiamo il margine di miglioramento più grande.

In Moto2 Iannone dava spesso fastidio a Marquez. E quella, con il quattro cilindri in linea, è una moto più simile alla Suzuki.
Per ora posso dirti che lui si è trovato bene con la Suzuki, si è divertito a guidarla. Questo è importante, perché lo aiuterà a portarla al limite. Poi ogni moto ha le sue caratteristiche, i suoi punti forti e deboli: paragonarci alla Ducati è difficile. Penso che la nostra si possa sfruttare bene a livello di ciclistica e di guidabilità, sperando in un motore che non perda troppo. Ma noi crediamo che Iannone sia un pilota capace di vincere in MotoGP ed è nostro compito di dargli un pacchetto che gli permetta di farcela.

E gli altri, come li vedi?
Maverick molto forte, pronto a lottare per il titolo. Ha fatto un 2016 in grande crescita e verso fine stagione era già costantemente con i primi: immagino che si consoliderà ulteriormente. Lorenzo in Ducati è una bella incognita, tutti aspettano di scoprirlo. La Desmosedici negli ultimi anni è sempre stata competitiva e lo sarà ancora, sulla carta anche di più. Dipenderà dal suo adattamento, ma sono sicuro che in Ducati si sono preparati da mesi a questa avventura e sanno di cosa ha bisogno, hanno costruito una moto attorno a lui. Sarà un'accoppiata molto pericolosa.

Sarà un bel Mondiale?
Molto. Mi aspetto anche un Pedrosa più competitivo del 2016, Lorenzo potrebbe portare la Ducati ancora più avanti, Maverick è un personaggio nuovo che lotterà per il titolo e noi speriamo di inserire Iannone con la Suzuki nella mischia.