27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Il commento

Lippi: «Atalanta come il Leicester? Perché no... Juve e Roma devono crescere»

L'ex ct azzurro spende parole importanti per i nerazzurri: «So come lavorano e il clima che c'è lì, vivono questo momento con entusiasmo. La Juve? Allegri deve ancora lavorare tanto per trovare la quadratura, così come Spalletti e Sarri».

ROMA - Per i tecnici di Juve, Roma e Napoli «c'è ancora tanto da fare». E' il parere di Marcello Lippi, intervenuto oggi a Radio Anch'io Sport. Il tecnico campione del mondo 2006 che promuove il Milan di Montella: «Questa squadra mi piaceva già l'anno scorso e mi piace, vedevo la voglia di fare un gruppo con tanti italiani, e un grande senso di appartenenza, piena di giovani interessantissimi. Si vede poi la mano felice e creativa di Montella».

«Due anni fa Pogba-Pirlo-Vidal, oggi Sturaro e Lemina»
Attualmente commissario tecnico della Nazionale cinese, Lippi analizza il momento del campionato. «Allegri Spalletti e Sarri hanno ancora un pò da fare per aggiustare le cose e i meccanismi delle loro squadre, per oliare sia gli aspetti tattici che quelli psicologici. Chi ha più motivi per recriminare però è Sarri che si è visto privato del più grande centravanti del mondo, Higuain, e con il sostituto Milik subito infortunato». La rincorsa alla Champions non è un'ossessione «Per i giocatori della Juve, da sempre abituati a lottare per il massimo delle competizioni sarebbe molto più negativo essere fuori dalla Champions e dedicarsi solo al campionato. Quello sì che sarebbe un dramma per giocatori di quel livello, avere i mercoledì liberi». Poi aggiunge: «E' vero che ha comprato giocatori importanti, ma è andato via un giocatore importante come Pogba. Due anni fa - ha ricordato - il centrocampo era composto dal francese, Pirlo e Vidal. L'anno scorso ad un certo punto, con tutto il rispetto per loro, giocavano Lemina e Sturaro, che sono importanti ma non a quel livello. Più da Higuain e Pjanic? L'inserimento di grandi campioni in una grande squadra a volte non è un'equazione naturale, bisogna conoscersi, ambientarsi, inserirsi».

«Atalanta come il Leicester? Perché no»
Infine una battuta sull'Atalanta: «Sono contento perchè molto legato al presidente Percassi e al tecnico Gasperini. A Bergamo c'è un clima familiare e c'è tanta competenza. Atalanta nuovo Leicester? Certo è molto difficile, ma perchè no. Queste cose accadono, vediamo come sta andando in Germania dove al comando della classifica c'è il Lipsia».