19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Parole di pace tra i rivali dopo la stretta di mano

Marc Marquez, giù il cappello per Valentino Rossi: «Il più duro da battere»

Nonostante le passate ostilità, il fresco campione del mondo non sembra aver perso la sua stima per il Dottore. Ed è pronto a riconoscergliela sportivamente: «Ha un sacco di esperienza, lottando con lui si impara sempre molto»

Marc Marquez sulla griglia di partenza in Malesia
Marc Marquez sulla griglia di partenza in Malesia Foto: Michelin

ROMA – E se, in fondo in fondo, Valentino Rossi rimanesse segretamente l'idolo di Marc Marquez? Perfino dopo tutto quello che è successo tra di loro (il biscotto, la stretta di mano riappacificatrice, la sua vittoria nella corsa al titolo di questa stagione), infatti, il fresco campione del mondo è costretto oggi a togliersi il cappello, una volta di più, di fronte al Dottore. E ad ammettere, con sportività, che sconfiggerlo in questo Mondiale è stato più difficile di quanto non dicano i numeri: «Quando si lotta contro Valentino, poi si impara molto – riconosce Magic Marc alla rivista specializzata austriaca Speed Week – Lui ha un sacco di esperienza, c’è sempre qualcosa da poter imparare in modi diversi. Pertanto, la mia risposta rimane la stessa. Ma ogni lotta è diversa. Ho combattuto un paio di volte contro Jorge (Lorenzo, ndr) di recente, e anche lui è un ottimo pilota, specialmente sul finale di gara. Ma Valentino rimane il più difficile di tutti da battere».

Correre col cervello
E un segreto che indubbiamente il pilota della Honda ha rubato al suo avversario numero uno (imparandolo, almeno a quanto si è visto quest'anno, addirittura meglio di lui) è la capacità di usare la testa durante le gare, modificando il proprio modo di correre a seconda dei contesti e accontentandosi dei preziosi piazzamenti a punti quando non è possibile puntare al successo: «Per vincere un titolo, devi essere costante – ammette lo spagnolo – A volte è necessario assumersi qualche rischio per vincere e per ottenere 25 punti. Ma la cosa più importante è salire sul podio il più spesso possibile. Quest’anno è stata importante la mia capacità di adattarmi rapidamente alle diverse condizioni. Questa è stata la più grande differenza rispetto agli altri piloti: sono riuscito a cambiare il mio stile di guida molto in fretta».

Pronta guarigione
Archiviata la pratica iridata, e messi da parte i due ritiri in altrettante gare successive, ora Marquez è pronto ad affrontare l'ultimo Gran Premio del 2016 proprio davanti al suo pubblico, a Valencia. «Sono state tre settimane estenuanti, ma finalmente sono tornato a casa – racconta – Mi sarebbe piaciuto chiudere il tour con un risultato migliore in Malesia, ma la valutazione complessiva di queste settimane è positiva, ho lasciato l’Asia con il Mondiale in tasca e questa è la cosa più importante. Non posso negare che la scorsa settimana ho sofferto di qualche problema di stomaco, ma per fortuna il cibo di casa e il riposo nel mio letto mi hanno rimesso a nuovo. Anche se questa settimana cercherò di riposare un po', continuerò anche ad allenarmi per essere in piena forma per l'ultimo Gran Premio a Valencia, anche perché subito dopo iniziano subito i test in vista del 2017».