12 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Calciomercato

Il primo Milan stagionale scombina i piani di Galliani

Il successo ottenuto contro il Bordeaux nella prima amichevole della stagione, con una doppietta di Suso, ha cambiato le carte del mercato rossonero. Lo spagnolo, Niang e forse anche Luiz Adriano, messi sull’altare dei sacrificabili, potrebbero a questo punto restare a Milanello.

MILANO - L’imperativo in via Aldo Rossi era stato categorico: vendere, tutto e subito. I continui ritardi nella trattativa per la cessione del club ai cinesi stanno di fatto inguaiando Galliani, che così si è trovato costretto a mettere in vendita l’argenteria di famiglia per cercare di raggranellare un piccolo gruzzoletto indispensabile a tamponare le numerose falle della rosa milanista. Montella ne ha preso atto e nella prima uscita stagione contro il Bordeaux ha messo in campo, e quindi in vetrina, una prima linea integralmente sul mercato: Suso, Menez, Niang e perfino Luiz Adriano subentrato nella ripresa, tutti innalzati sull’altare dei sacrificabili dal neo tecnico rossonero.

Niente soldi cinesi
Poi però è iniziata la partita e l’ex allenatore doriano ha preso atto di una cosa fin qui inaspettata: il Milan, questo Milan, non può permettersi di fare a meno di personaggi considerati di contorno quali Suso, Niang e Luiz Adriano. Tutt’altra cosa sarebbe se nelle prossime ore arrivassero i tanto agognati milioni cinesi e Galliani potesse quindi presentarsi sul mercato con la sporta piena di denari per acquistare tutti i migliori talenti su piazza. Ma al momento questa opzione può essere catalogata alla voce «fantasia irrealizzabile». E allora tanto vale fare affidamento su chi è già a Milanello.

Suso, buona la prima
Partiamo dallo spagnolo Suso. Praticamente trasparente nella sua prima apparizione milanista (appena 8 presente, 6 in campionato + 2 in Coppa Italia) e nessun segno tangibile lasciato sul campo, prestato al Genoa lo scorso inverno, l’ex Liverpool è apparso però un altro calciatore (19 presenze e 6 reti in serie A). Oggi Montella è stuzzicato dall’ipotesi di lanciarlo nel tridente offensivo del nuovo Milan e Suso sembra intenzionato a giocarsi la chance fino all’ultima stilla di sudore.

La testa matta di Niang
Magari con M’Baye Niang sull’altra corsia. Il francese ha fatto lo stesso percorso del compagno di reparto Suso, ma con un anno di anticipo e il suo rientro a Milanello è stato celebrato tutti gli onori. La scorsa stagione di Niang, almeno fin quando non ha deciso di andare a stampare la sua fuoriserie contro un albero chiudendo in anticipo il campionato, è stata tutt’altro che disprezzabile. Sul capo di Niang pesa però un comportamento poco esemplare fuori dal campo (vedi il lancio dal tetto della sua casa in piscina, immortalato dagli amici e diffuso sui social network) che di fatto l’ha messo in una condizione di precarietà indipendente dal suo rendimento calcistico.

Nuovi scenari per Luiz Adriano
E poi ci sarebbe anche Luiz Adriano. Il brasiliano non rappresenta il prototipo del centravanti ideale di Montella che invece preferirebbe un uomo più piccolo e mobile, un po’ come era lui da giocatore. La professionalità dell’ex Shakhtar però sembra aver convinto il tecnico rossonero a rivedere le sue posizioni e provare a puntare su di lui. Anche perché Bacca ha mal di pancia, i soldi scarseggiano, di nuovi acquisti nemmeno l’ombra e quindi serve fare di necessità virtù.

Che poi il Milan così com’è valga ancora di meno di quella pietosa ed imbarazzante versione vista lo scorso anno è sotto gli occhi di tutti. Ma questa è un’altra storia.