Vale affascina pure Hamilton: «Voglio essere come lui»
Tra i tanti tifosi di Rossi sparsi in giro per il mondo ce n'è anche uno molto speciale: il tre volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton: «Spero di finire la mia carriera al massimo livello, come Valentino»
ROMA – È il più odiato dagli italiani, almeno tra i tifosi di Formula 1, essendo il rivale numero uno della Ferrari. Eppure, l'idolo di Lewis Hamilton è un nostro connazionale: Valentino Rossi. L'ultima impresa del Dottore, tornato a cogliere la pole position e la vittoria a Jerez dopo aver dominato l'intera gara, ha indubbiamente fatto colpo sul campione anglo-caraibico. Che ha ammesso di sognare una carriera come la sua: competitiva, longeva e soprattutto in grado di restare al vertice nonostante gli anni che passano. «Valentino è uno dei piloti più vecchi oggi, ma ha ancora la capacità di mantenersi al massimo livello – ha commentato il portacolori della Mercedes – Ha ancora la capacità di farlo, e spero che anche io mi troverò in una posizione simile verso la fine della mia carriera».
Mai sazio di vittorie
Hamilton di campionati del mondo ne ha vinti già tre, ma ha ancora una lunga strada davanti per raggiungere i nove che stanno nella bacheca del tavulliese. Eppure, lo stesso iridato in carica della Formula 1, che di anni in meno di Rossi ne ha ben sei, non vede vicino il suo ritiro dalle corse: «Ogni tanto ci penso. E in genere mi dico che, oltre ai tre anni di contratto che ho già in tasca, ne vorrei altri tre o quattro». Insomma, Lewis non ha intenzione di appendere il casco al chiodo prima del 2022-2023. Indipendentemente dai risultati? «Noi sportivi siamo avidi, vogliamo sempre di più – ha proseguito – Quando hai appena vinto un campionato, ti senti ancora in salute, in forma. E pensi che l'anno successivo andrà come quello appena concluso, andrà ancora bene. Perciò non ti vuoi ritirare per cedere il titolo ad un altro pilota. Vuoi restare e riprendertelo. Ritirarsi quando si è ancora vincenti è una cosa molto difficile da fare, e non so se avrò questa maturità e forza per abbandonare un'attività che amo da quando avevo cinque anni. Solo il tempo me lo dirà».
Voglia di continuare
E se Valentino Rossi ha già disegnato la strada che intraprenderà quando avrà appeso il casco al chiodo, con la sua Vr46 Academy che gli consentirà di fare da mentore ai giovani talenti italiani, cosa farà invece Lewis Hamilton quando avrà smesso di correre? «Immagino che avrò nostalgia, quando mi prenderò un anno sabbatico alla fine, e probabilmente vorrò continuare a correre. Ma chissà, potrebbe andare esattamente al contrario, e magari sparirò per il resto della mia vita! L'obiettivo per ogni atleta è essere al massimo del suo sport, ma è difficile saperlo: è come il gioco d'azzardo, non si sa mai quando lasciare il tavolo. Quando sei al massimo, sei al massimo, e magari basta un altro lancio di dadi per finire a terra, e dover lasciare: questo fa schifo. Lasciare al top sarebbe eccezionale. Ma non si sa quando si ha questa opportunità. E io non voglio fermarmi quando ancora sto vincendo».
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