Lorenzo: «Ho vinto il GP più bello della storia»
Secondo il neo campione del mondo, il finale di stagione a Valencia in cui si è aggiudicato il titolo iridato di MotoGP è stata «la gara più bella di tutti i tempi». E sullo scontro Rossi-Marquez: «Vale è ingiustificabile»
ROMA – Quella a Valencia in cui ha battuto Valentino Rossi aggiudicandosi il Mondiale di MotoGP non è stato solo il Gran Premio migliore della sua carriera. Per Jorge Lorenzo, il finale del campionato del mondo 2015 è stata addirittura «la gara più emozionante della storia del motociclismo». Questo è quanto il pilota maiorchino ha dichiarato in una delle sue ultime interviste dell'anno, quella rilasciata al mensile Vogue: «Non ci sarebbe potuto essere un finale più drammatico ed emozionante – ha raccontato il 28enne – Avremmo raggiunto l'ultima curva dell'ultimo giro senza sapere chi sarebbe stato il campione. È stata la gara più emozionante almeno degli ultimi 30 anni, forse della storia. E io c'ero... e l'ho vinta».
L'accusa a Valentino
Non è stato, però, solamente il suo successo, abbinato al contemporaneo quarto posto del Dottore, a permettere a Por Fuera di scalzarlo in extremis da quella vetta della classifica iridata che aveva tenuto saldamente in mano per tutta la stagione. Qualunque analisi di fine stagione non sarebbe completa se non tenesse conto dello scontro tra Rossi e Marquez nel penultimo GP in Malesia, delle successive polemiche e della penalità che ha costretto il campione italiano a partire dal fondo della griglia proprio nella gara conclusiva. E anche Lorenzo, infatti, non si sottrae a dire la sua, per l'ennesima volta, sulla vicenda. Anche se stavolta i suoi toni sembrano più pacati, degni della rivista patinata che ospita l'articolo: «Sono arrivato nel garage e i meccanici mi hanno spiegato cosa fosse successo – rivela – Venti minuti dopo l'ho visto nelle immagini, e penso che sia stata un'azione dura e chiara. Raramente ho visto qualcosa del genere. Solo Valentino sa perché l'ha fatto, ma le immagini parlano da sole. Non si può giustificarlo: io non avrei mai fatto lo stesso. Ma mi metto al posto di Rossi, ha avuto la possibilità di tornare a essere campione e ha visto come gli è scappata».
Una lunga carriera davanti
Dove invece Lorenzo si ispira al suo compagno-rivale è nella sua longevità sportiva: anche il tre volte iridato, infatti, come Vale, vuole continuare a correre ancora per molti anni. «Ho ancora un anno di contratto e voglio rinnovare per altri due almeno ed è mia intenzione correre fino a 36 o 38 anni – conclude – Qualche tempo fa ho provato la macchina e non sono andato male, ma non voglio cambiare la mia personalità per piacere alla gente o a coloro che non mi amano. Come ha detto Kurt Cobain: preferisco essere odiato per quello che sono che amato per quello che non sono».
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