28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Le grandi ambizioni del Cavallino rampante

Arrivabene: «Così Vettel porterà la Ferrari al Mondiale»

Il team principal della rossa di Maranello ne è convinto: «Oggi siamo vicini, il prossimo anno saremo davanti». Merito soprattutto del pilota tedesco: «Un perfezionista, che si è adattato alla grande alla nostra squadra»

MARANELLO – Sebastian Vettel avrà anche portato alla Ferrari una raffica di entusiasmo, di freschezza, di nuove idee che hanno aiutato la squadra a progredire visibilmente nel corso della stagione 2015. Ma anche la rossa ha aiutato il tedesco, giunto a Maranello con in tasca già quattro campionati del mondo, a crescere come pilota. Come in tutti i matrimoni di successo, la chiave della relazione è l'adattamento, la progressiva e reciproca conoscenza delle due parti. E così è andata anche per quello tra Seb e il Cavallino rampante: nato sotto il segno dell'ostinazione, ma proseguito con una grande apertura. Lo racconta il team principal Maurizio Arrivabene: «Quando è arrivato forse tendeva a impuntarsi un po’ troppo su certi dettagli – ha spiegato il manager bresciano in un'intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport – È tipico dei perfezionisti. Veniva da un altro team, con il quale aveva vinto molto, e quindi pensava che probabilmente certe metodologie o certi modi di fare fossero migliori. Penso sia normale, è successo anche a me. Poi, molto rapidamente si è accorto di dove fosse finito, e cioè in una squadra antica, con una storia molto più importante delle altre, un libro enorme al quale lui al massimo avrebbe potuto aggiungere alcune righe. E si è adattato, con umiltà, alla situazione». Uno degli elementi più positivi dell'amalgama trovata nel 2015 all'interno della Ferrari, ad esempio, sta proprio nell'ottima relazione stabilita tra Vettel e il suo compagno di squadra Raikkonen: «Molto spesso fanno in modo di prendere l’aereo insieme per andare alle gare – prosegue Arrivabene – Non succede spesso nel nostro mondo. Li vedo che collaborano, si scambiano informazioni e si divertono».

Obiettivo 2016
I piloti, insomma, ci sono. Le dinamiche di lavoro interne alla Scuderia, anche. Manca solo l'ultimo passo: tradurre tutto questo lavoro in risultati all'altezza in pista. Non sarà facile, certo, vista la forza degli avversari della Mercedes. Eppure Maurizio Arrivabene ci crede davvero: le tre vittorie conquistate dalla Ferrari quest'anno rappresentano il trampolino di lancio verso la lotta per il titolo nel 2016. «Oggi siamo vicini, il prossimo anno saremo davanti – afferma il numero uno sportivo della rossa – Non è un’invenzione, se si guardano i numeri ci si accorge che è assolutamente vero: senza safety car e tutto il resto, l'ultimo GP in Brasile è stata la gara in cui gli siamo rimasti più vicini rispetto a qualsiasi altra. Solo noi e la Mercedes abbiamo concluso il Gran Premio a pieni giri. E loro hanno spinto davvero. Sono sicuro che, a parte gli ultimi tre o quattro giri, è stato uno dei giorni in cui lo hanno fatto veramente. Forse in altre occasioni non così tanto. Ovviamente solo alla Mercedes lo possono sapere, ma dai nostri dati penso che stessero spingendo». La strada è tracciata, insomma. Ora basta solo aspettare.