26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
I nostri giudizi sulla gara di Austin

Le pagelle: Hamilton, campione da 10 e lode

Il neo-tre volte iridato è il dominatore della gara, della stagione e anche dei voti del DiariodelWeb.it. Mentre il suo compagno di squadra Nico Rosberg, che butta al vento la vittoria per un errore e poi piagnucola, è bocciato

AUSTIN – La gara più emozionante dell'intera stagione (finora) si è conclusa regalando a Lewis Hamilton la certezza matematica del suo terzo campionato del mondo in carriera. Un weekend da veri appassionati, quello del Gran Premio degli Stati Uniti, che il DiariodelWeb.it riassume così nelle sue consuete pagelle dopo-gara.

LEWIS HAMILTON – voto 10 e lode. Ha vinto la gara, una delle meno scontate dell'anno per quanto lo riguarda, e il suo terzo titolo mondiale. Che lo lancia nell'olimpo dei grandi campioni di tutti i tempi: non solo perché raggiunge piloti come Jackie Stewart, Niki Lauda e Ayrton Senna tra coloro che sono riusciti in questo storico tris, ma anche perché è stato in grado di monopolizzare una stagione come mai gli era capitato prima d'ora. E il fatto di essere stato aiutato in questa impresa dalla monoposto più competitiva del lotto non toglie nulla alle sue capacità. Oggi bisogna solo fargli gli applausi.

NICO ROSBERG – voto 4. Così come la vittoria di Hamilton è il perfetto riassunto di una stagione brillante, l'errore del tedesco a cinque giri dalla fine, che ha spalancato le porte del successo e della certezza matematica del titolo al suo compagno di squadra, esemplifica la sua annata deludente. Non solo non è mai stato davvero in grado di impensierire l'anglo-caraibico, che pure guidava la sua stessa monoposto, ma anche quando ha avuto l'opportunità almeno di ostacolare un po' la sua cavalcata trionfale se l'è lasciata sfuggire, pasticciando in modo dilettantesco. Quel che è peggio è che dopo la gara, invece di riconoscere la sconfitta da signore, come aveva fatto un anno fa ad Abu Dhabi, non ha trovato di meglio da fare che piagnucolare per l'eccessiva aggressività di Lewis. Campioni si nasce: lui, evidentemente, non lo nacque. Nonostante il buon Dna paterno.

SEBASTIAN VETTEL – voto 8. Se fosse riuscito nel sorpasso a fine gara su Rosberg avrebbe rovinato la festa mondiale di Hamilton, almeno fino al prossimo Gran Premio. Ma in fondo poco conta: la Ferrari aveva già chiarito prima del weekend che questo e i prossimi appuntamenti del 2015 sarebbero stati da prendere solo come prove generali della stagione futura. Per questo Maranello ha deciso di far esordire il nuovo super-motore, a costo di far partire i suoi due piloti da fondo griglia. Stando ai risultati visti oggi, il pacchetto è molto promettente: la monoposto funzionava bene, il tedesco l'ha guidata alla rimonta da par suo e il muretto box non ha sbagliato la strategia in occasione dei cambi di meteo e delle safety car, portando alla fine sul podio il proprio pilota. Se il buongiorno si vede dal mattino...

MAX VERSTAPPEN – voto 9. Senza nulla togliere alla superba gara del suo compagno di squadra Carlos Sainz Jr, il 18enne olandese ha portato a casa la medaglia di legno con una guida solida e una strategia intelligente. La Toro Rosso ottiene così l'ennesima conferma di avere in squadra una vera e propria superstar. Che, non a caso, ha attirato l'attenzione di tutti i top team.

RED BULL – voto 5. Tra i tanti rivolgimenti di fronte di questa gara imprevedibile anche le «lattine» si erano ritrovate in prima posizione, con Daniel Ricciardo. Poi, nel prosieguo del GP, l'australiano è stato sbattuto fuori incolpevolmente da un tentativo di sorpasso eccessivamente garibaldino di Nico Hulkenberg, mentre il suo compagno di squadra Daniil Kvyat si è messo ko da solo perdendo il retrotreno della sua Red Bull e finendo dritto contro le barriere. Così, il team di Milton Keynes torna a casa a mani vuote da una gara in cui poteva ambire decisamente a un risultato importante.

URAGANO PATRICIA – voto 10. Ci scuseranno i poveri cittadini messicani che hanno subìto danni da questo terribile evento atmosferico. Ma, se parliamo solo di Formula 1, le intemperie del fine settimana hanno finalmente rimescolato un po' le carte di questa stagione dal copione già scritto. Il Gran Premio degli Stati Uniti è stato dominato dalla pioggia torrenziale, che ha costretto ad annullare molte sessioni e a rimandare le qualifiche, ma alla fine la pista si è asciugata, producendo gli ennesimi colpi di scena. Complessivamente, è stata di certo la gara più bella del 2015.