26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Inizia il GP di San Marino

A casa di Valentino, Lorenzo mette... le ali

Un paio di alette aerodinamiche sono la soluzione tecnica sfoderata dal maiorchino nelle prove libere del venerdì a Misano. E i risultati si vedono: record della pista e quasi sei decimi rifilati al compagno-rivale Rossi

MISANO – Spaventoso Jorge Lorenzo. Con tutta la rabbia della batosta accusata dal compagno-rivale Valentino Rossi a Silverstone, e con tutta la fame di vendicarsi proprio in casa sua. Appena cominciato il weekend del Gran Premio di San Marino, il campione maiorchino è già davanti a tutti, e alla grande: 1:32.871, un tempo inferiore al record del giro in prova che apparteneva a Marc Marquez, oggi costretto alle sue spalle di 53 millesimi. Ma il dato più impressionante è che la Yamaha di 'Por Fuera' (che, al contrario di Honda e Ducati, non ha nemmeno partecipato ai test collettivi di luglio su questa pista) era già talmente a posto che a metà sessione si è potuto permettere di provare una nuova soluzione aerodinamica: un paio di alette laterali simili a quelle introdotte diverse gare fa proprio dalla Ducati. «Risalgono a quelle che la Yamaha introdusse nel 1998 con Checa e Biaggi, anche se queste sono più grandi – spiega il pilota spagnolo – Non si sente una grande differenza, ma i dati ci diranno se ci danno qualche miglioramento. Domani sicuramente le proverà anche Valentino. Quanto a me, ho azzeccato una buona messa a punto fin da stamattina e oggi pomeriggio, nonostante modifiche importanti all'assetto che non mi hanno convinto molto, ho guidato comunque bene».

Valentino alla rincorsa
Sarà dunque stato merito anche delle ali se Jorge Lorenzo ha letteralmente volato, lasciando a terra tutti gli avversari. A partire da Valentino Rossi, che ha accusato quasi sei decimi di distacco dal suo inseguitore numero uno in classifica generale pur avendo anche lui montato la gomma nuova verso fine turno. «Stamattina ho cominciato abbastanza male, soffrivo tanto con la gomma davanti e mi sentivo al limite, come del resto anche tutti gli altri – analizza il Dottore – Nel pomeriggio abbiamo fatto qualche passo avanti, ma siamo ancora in cerca dell'equilibrio ottimale. Soprattutto quando ho montato la gomma dura anteriore ho avuto un miglior feeling e sono contento dei miei ultimi giri. Ma Jorge qui è velocissimo e ho ancora qualche decimo da recuperare da lui, specialmente nel terzo intertempo».

Ducati in chiaroscuro
Gli altri padroni di casa della Ducati hanno invece ottenuto risultati altalenanti: Andrea Dovizioso è quarto, a poco più di quattro decimi dal leader, Andrea Iannone solo tredicesimo anche per colpa di una caduta, e dietro anche al collaudatore Michele Pirro, qui alla sua seconda wild card stagionale. «È stato un turno molto difficile, non avevo un gran feeling con la moto – ammette Desmodovi – Dovremo studiare i dati per capire se qualcosa ci sfugge o se la colpa è delle condizioni di Misano: certamente il consumo di gomme è anomalo e c’è molto vento in direzione contraria. Non so dire realmente come siamo messi, ma speravo meglio». «Stamattina avevo poca stabilità sul davanti, poi ho cambiato moto ma con un assetto diverso – gli fa eco Iannone – Abbiamo capito cosa non andava e domani ho il potenziale per essere più veloce, anche perché oggi non abbiamo montato la gomma nuova». Meglio è andato Danilo Petrucci, al debutto assoluto con una versione più aggiornata della Desmosedici, la GP14.2, dopo lo straordinario podio nell'ultimo Gran Premio: il ducatista privato si è infatti piazzato addirittura al settimo posto.