18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Colpa del finlandese

Svelato il mistero della partenza da incubo di Raikkonen

Il disastro al via del Gran Premio d'Italia non sarebbe stato causato da un problema alla sua Ferrari, ma da un piccolo movimento sbagliato della mano del pilota. Lo sostiene l'esperto di tecnica Giorgio Piola, dando ragione ai vertici della rossa

ROMA – Un movimento sbagliato delle dita, minimo e repentino, ma sufficiente a provocare un vero e proprio disastro in partenza. Anche lo storico esperto di tecnica Giorgio Piola, sulla Gazzetta dello Sport, dà ragione ai vertici della Ferrari: a far bloccare la monoposto di Kimi Raikkonen sulla seconda piazzola della griglia di Monza non sarebbe stato un problema tecnico, ma un riflesso maldestro della mano destra del pilota finlandese. Una ricostruzione che smentirebbe la versione del diretto interessato: «Io ho fatto le cose normali, per quanto ne so – aveva raccontato domenica a caldo – poi è entrato l'antistallo e avete visto cosa è successo. È stata una cosa molto negativa. Ho sprecato un'opportunità, poi abbiamo fatto una buona gara, ma non ho molto altro da dire». E che invece confermerebbe quella del presidente Sergio Marchionne («Peccato che Kimi abbia sbagliato in partenza. Deve essere stato un suo errore») e del team principal Maurizio Arrivabene («Deve aver fatto uno sbaglio nella pulsantiera»).

Partenza manuale
E infatti proprio di uno sbaglio nella pulsantiera si sarebbe trattato, in particolare nelle due leve della frizione che sono poste dietro il volante della SF15-T. Quella sul lato sinistro serve soltanto ad inserire la frizione stessa, per evitare che la macchina si muova quando viene inserita la prima marcia da fermo. Quella sul lato destro, invece, va modulata con le dita dal pilota stesso, che deve fare attenzione al punto di stacco. Fino a tre settimane fa, prima del Gran Premio del Belgio, questa operazione veniva gestita da un apposito sistema elettronico della stessa vettura, che veniva messo a punto durante le prove libere e finanche nel corso del giro di ricognizione. Poi, la Federazione internazionale dell’automobile ha cambiato il regolamento, mettendo un argine all’elettronica, e riportando la procedura di partenza interamente nelle mani dei piloti.

Tutto da rifare
Proprio nelle mani, è il caso di dirlo, visto che il punto di rilascio delle leve della frizione è così sensibile che può bastare un piccolo movimento nervoso del dito per compromettere l’intera gara. Sarebbe questo, secondo Piola, quanto accaduto al via del Gran Premio d’Italia sulla Ferrari del finlandese: perdendo lo stacco della leva destra, a quel punto sarebbe in effetti entrato in azione l’antistallo, come ha raccontato il pilota, inserendo la folle per evitare lo spegnimento del motore. Ma era comunque troppo tardi: Kimi Raikkonen ha dovuto dunque ripetere la procedura dall’inizio, partendo dalla leva sinistra, mentre le altre monoposto lo sfilavano tristemente da tutte le parti della pista.