Milan, a rischio il nuovo stadio
Ormai ai ferri corti Milan e Fondazione Fiera dopo il botta e risposta sul tema delle bonifiche dell’area scelta per la costruzione del nuovo impianto. Oggi Benedini è tornato a parlare chiedendo chiarezza al club di Berlusconi. E prende corpo l’ipotesi che dietro il passo indietro del Milan ci sia l’insoddisfazione da parte di Bee Taechaubol.
MILANO - Doveva essere il fiore all’occhiello del nuovo Milan targato Berlusconi-Taechuabol e invece, dopo lunghi mesi di indagini, approfondimenti, discussioni, riunioni operative, consulti tra esperti e tutto quanto fa stucchevole burocrazia, ecco che sembra di essere tornati al punto di partenza, come uno stolido ed infantile gioco dell’oca. Parliamo naturalmente del nuovo stadio di proprietà del Milan che, secondo i più propositivi ed ottimistici piani di Barbara Berlusconi, sarebbe dovuto nascere nella zona del Portello, accanto ad un altro pezzo della nuova storia rossonera, Casa Milan.
Bando vinto il 7 luglio, poi il buio
Ciò che lascia perplessi è che dopo infinite lungaggini, tipiche della metodologia di lavoro italica, il Milan aveva anche vinto il bando per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 della ex Fiera campionaria, guadagnandosi così il diritto di costruire il nuovo impianto proprio di fronte a via Aldo Rossi. Era il 7 luglio, sono passati appena due mesi e invece sembrano anni.
Lo scontro con Fondazione Fiera
Durante il mese di agosto appena concluso infatti si è aperto un pericoloso fronte di discussione tra Ac Milan da una parte e Fondazione Fiera dall’altra. All’ordine del giorno la richiesta di chiarimenti da parte di Fininvest in merito alla definizione dei costi d’intervento per la bonifica dell’area in questione. La risposta dell’ente milanese non è stata delle più accomodanti e da lì la frattura. Si parla di un prossimo appuntamento alla fine del mese, ma intanto Benito Benedini, presidente di Fondazione Fiera, è tornato a farsi sentire con una espressa richiesta di chiarimenti all’Ac Milan: «Sono state scritte inesattezze - le parole di Benedini rilasciate a margine del Workshop Ambrosetti e riportate da Calcio&Finanza - , sia nel comunicato del Milan che nelle interviste pubblicate in seguito, alle quali ho già ribattuto. Le nostre carte, scritte e firmate da loro, dicono che il Milan ha preso l’impegno per acquisire i diritti di superficie del Portello. Se hanno cambiato idea nel frattempo bisogna che, onestamente, ce lo dicano. In questo momento non ci stiamo muovendo, c’è una specie di stallo. Vedremo nelle prossime settimane quello che succederà».
Mr. Bee vorrebbe più dei 48.000 posti previsti al Portello
A meno di improbabili colpi di scena nel corso del previsto incontro di fine mese tra Benedini e Barbara Berlusconi, è ipotizzabile che il Milan decida di cambiare sito per la costruzione del nuovo stadio di proprietà. Si parla insistentemente dello scalo Farini o dell'area Expo.
La curiosità maggiore è legata al perché si è arrivati a un così deciso e inatteso passo indietro della famiglia Berlusconi nella costruzione del nuovo stadio. Pare che alla base di questo rapido dietro front ci sia il parere negativo dato dal futuro numero 2 della società, Bee Taechaubol. Interpellato in proposito, l’uomo d’affari thailandese, alla luce anche della consistente portata economica dell’operazione, avrebbe ammesso di propendere per un stadio più capiente rispetto ai 48.000 posti del nuovo stadio progettato al Portello.
Galliani: «Fondamentale uno stadio di proprietà»
Logico pensare ad un cambio di rotta, non certo ad una rinuncia, anche perché l’idea di costruire - e in fretta - uno stadio nuovo è sempre nella testa dei dirigenti rossoneri. Proprio ieri Adriano Galliani è intervenuto sull’argomento, confermando quanto sia indispensabile nel calcio di oggi avere un impianto di proprietà: «Gli stadi di proprietà sono fondamentali nel calcio di oggi perché per essere competitivi a livello nazionale e internazionale bisogna incrementare ricavi. I costi sono aumentati negli ultimi anni e quindi è necessario ottimizzare i ricavi. Uno stadio con attività commerciali è fondamentale per andare in questa direzione».
E allora attendiamo sviluppi, il progetto del Milan Stadium è per ora in stand by, ma non certo accantonato.
- 06/11/2022 Anche l'Atalanta va ko: e ora chi può fermare questo Napoli?
- 30/10/2022 Lecce-Juventus 0-1, Fagioli sbanca Via del Mare. Napoli travolgente, 4-0 al Sassuolo
- 29/10/2022 Massimiliano Allegri: «Locatelli e Vlahovic out a Lecce. Chiesa e Pogba? Forse col Verona»
- 23/10/2022 Milan-Monza 4-1, Napoli agganciato in testa. L'Inter sbanca Firenze al 95', decide Mkhitaryan nel recupero