9 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Mercato piloti in Formula 1

Raikkonen ha tre GP di tempo per convincere la Ferrari

Austria, Gran Bretagna e Ungheria: dopo le prossime tre gare, precisamente il 31 luglio, scadrà l'opzione per il rinnovo del suo contratto. Arrivabene, a parole, continua a spronarlo e a dirsi insoddisfatto dei suoi risultati. E ci sono già almeno due candidati alternativi

MARANELLO – C'è una data segnata, sicuramente in rosso, sul calendario della Ferrari e di Kimi Raikkonen: il 31 luglio. Quel giorno, secondo quanto rivela il Corriere dello Sport, scade l'opzione a favore di Maranello per rinnovare il contratto del pilota finlandese, che termina a fine stagione. «Non sono preoccupato – continua ad ostentare sicurezza Iceman – Sarà il tempo a dirlo». Eppure negli ultimi tempi le cose sembrano essersi messe male per Raikkonen: prima i guai in qualifica, poi il testacoda costatogli il podio in Canada, infine le dichiarazioni al vetriolo del team principal Maurizio Arrivabene. «Come ho sempre detto – lo ha avvertito il manager bergamasco – la sua permanenza dipenderà dai risultati. Dal fatto che ottenga gli obiettivi che gli ho fissato». In caso contrario, Arrivabene ha già in testa almeno due scelte alternative: Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo.

Gli altri candidati
Più difficile agganciare l'australiano, legato alla Red Bull da un contratto a lungo termine che lo stesso team definisce «a prova di bomba». Più percorribile l'ipotesi dell'altro finnico, per quanto anche lui abbia un'opzione di rinnovo dell'attuale accordo a favore della Williams. «È troppo presto per dire come finirà – ha recentemente commentato Bottas – Al momento sono completamente concentrato per ottenere i migliori risultati con la mia attuale squadra». Le voci di corridoio più realistiche, insomma, sostengono che in queste condizioni di mercato l'ipotesi migliore per la Ferrari sarebbe quella di confermare Raikkonen solo per il 2016 e poi aspettare che Bottas o Ricciardo tornino liberi sul mercato per la stagione successiva. Ma Arrivabene continua a tenere la porta aperta. E a ribadire che la Ferrari non rimarrà senza opzioni: «Al momento mi concentro sui nostri due piloti – spiega – Ma so bene che, se necessario, ce ne sono altri pronti a saltare sulla Ferrari in un secondo. Questo non è un problema».

Le gare della verità
Anche in occasione dell'ultimo Gran Premio del Canada, il team principal ha ripetuto che il suo lavoro punta a tirare fuori il massimo da Raikkonen. E, alla fatidica data del 31 luglio, mancano solo altri tre GP: quelli in Austria, Gran Bretagna e Ungheria. «Non si può ordinare a Kimi quello che deve fare – prosegue Arrivabene – Piuttosto bisogna parlarci, dimostrargli fiducia, perché a volte lui stesso è il suo peggior nemico. Ma, se gli si mostra di credere in lui al 100%, allora lui può dare in cambio il 120%». Raikkonen, dal canto suo, non sembra voler levare le tende da Maranello: «Ci sono molti buoni team in F1, ma la Ferrari è diversa – ha ammesso ai microfoni della tv francese Canal Plus – E penso che la squadra di quest'anno sia la migliore in cui io sia mai stato, per l'atmosfera e le dinamiche di lavoro. Come ho detto, la Ferrari è la Ferrari: la sceglierò ogni volta che potrò».