Galliani rassicura i tifosi: «Faremo un gran mercato»
L’ad rossonero ha confermato quando dichiarato da Berlusconi appena 24 ore fa, rincuorando i tifosi rossoneri con affermazioni impegnative: «Il presidente farà una grande campagna acquisti e costruirà un Milan con più giocatori italiani». Intanto però Saponara, uno dei talenti più promettenti del calcio azzurro, è ormai andato.
MILANO - Difficile pretendere dal tifoso rossonero una fiducia incondizionata nei confronti della dirigenza rossonera, soprattutto dopo le ultime fallimentari stagioni del Milan. Ed infatti, malgrado le incoraggianti dichiarazioni di Berlusconi ieri e di Galliani oggi, crediamo di poter dire con assoluta certezza che il livello di gradimento nei confronti dell’attuale dirigenza nell’ultimo trentennio sia ancora ai minimi storici.
Non è il primo anno infatti che, terminata una stagione negativa, inizia in casa Milan il gioco dei proclami: «Torneremo, vinceremo, trionferemo, gioiremo…», una solfa purtroppo ben nota, senza che però mai nessuno si preoccupasse di dare seguito con i fatti alle promesse regalate a profusione.
Mai Galliani si era esposto così tanto
Per questo oggi ascoltare un Adriano Galliani, quasi ringalluzzito di fronte ai taccuini e alle telecamere dei giornalisti pronti ad attenderlo a «Football Heroes - Storie di calciatori», una mostra organizzata a Milano in concomitanza con Expo, non ha sconvolto più di tanto il sempre più sconsolato tifoso rossonero.
Eppure le parole pronunciate dall’ad rossonero stavolta potrebbero aver lasciato il segno, perché è vero che negli anni sono state tante le affermazioni azzardate, ma mai Galliani si era sbilanciato così tanto all’inizio di una campagna acquisti.
Faremo un mercato importante
«Dopo aver sofferto tanto - ha chiarito l’ad rossonero - vogliamo tornare ai nostri livelli. Il presidente Berlusconi è pieno di voglia, siamo ben intenzionati per la prossima campagna acquisti. In dieci anni abbiamo fatto tre finali di Champions di cui due vinte, una semifinale e un quarto di finale. È a quei livelli che vogliamo riportare il nostro Milan e siamo pronti a fare un mercato importante. Quando si ha il prestigio del Milan si fa presto a ripartire. Nel ’98 siamo arrivati undicesimi e nel ’99 abbiamo vinto lo scudetto (era la squadra del «sarto» Zaccheroni ndr.)».
«Milan tutto italiano». E Saponara?
Tra i tanti argomenti proposti da Berlusconi nelle sue dichiarazioni di ieri a Saronno, fondamentale un concetto ribadito anche in giornata da Galliani, il desiderio di costruire una squadra sempre più azzurra: «Il presidente farà un Milan con più giocatori italiani».
Peccato che anche stavolta nessuno sia stato così pronto da chiedergli conto dell’operazione Saponara, prestito all’Empoli a gennaio con diritto di riscatto a favore dei toscani fissato a 4 milioni di euro e senza alcuna ipotesi di controriscatto. Vero è che una clausola del contratto prevede che alla società rossonera sarà riconosciuto un 30% della futura cessione del talentuoso centrocampista forlivese, ma secondo quale logica un club che vuole ricostruirsi partendo da un nucleo forte di calciatori italiani, rinuncia ad un potenziale campione come Saponara, su cui peraltro sono già pronte a lanciarsi Juventus, Roma e Lazio?
Ciao Pippo, il prossimo anno Conte, Montella o Emery
Chiusura dedicata ad un’altro degli argomenti delicati riguardanti il Milan, quello riguardante il tecnico della prossima stagione. Malgrado le conferme di rito («Abbiamo sempre detto che Pippo avrebbe finito il campionato. Mancano dodici giorni, al primo giugno prenderemo delle decisioni e vedremo che cosa fare. Lui comunque ha ancora un anno di contratto»), il destino del tecnico piacentino è segnato.
I nomi su cui si stanno concentrando le attenzioni della dirigenza rossonera sono ormai noti, il ct della nazionale Antonio Conte, l’allenatore della Fiorentina Montella e il mister basco del Siviglia Unai Emery. Sull’argomento però l’amministratore delegato rossonero ha glissato, ma è giusto così.
Le sorprese meglio svelarle quando i giochi sono ormai fatti.