1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Terremoto a Maranello

Giallo Ferrari: salta la testa del direttore sportivo

A Barcellona, dal box manca Massimo Rivola. Uomo rimasto in squadra per espressa volontà di Sebastian Vettel, che con lui iniziò la carriera, ma anche ultimo superstite della gestione Domenicali. I motivi del suo licenziamento sono un mistero

BARCELLONA – È giallo nel box rosso. Tra gli uomini Ferrari che ieri hanno raggiunto Barcellona, in vista del Gran Premio di Spagna di Formula 1 che si correrà domenica, manca un pezzo grosso: il direttore sportivo Massimo Rivola. Che fine ha fatto? Sulla sua sorte Maranello mantiene il più stretto riserbo: impossibile ottenere dichiarazioni dall'ufficio stampa. E, anche a microfoni spenti, il Cavallino rampante prova semplicemente a non alimentare voci incontrollate: si è parlato di «un problema personale», poi di «una settimana di vacanza». Davvero incredibile, però, che un uomo chiave del muretto possa decidere di prendersi le ferie proprio alla vigilia di una delle corse più delicate dell'intera stagione. Gran parte dei giornalisti italiani presenti sul posto, in testa gli inviati de La Stampa e di Repubblica, invece, alla luce delle indiscrezioni raccolte nel paddock avanzano un'altra, più inquietante ipotesi: il ds sarebbe stato improvvisamente sospeso. Insieme ad altri due membri del team: il responsabile della logistica e il cuoco.

L'ultimo dei mohicani
Se la notizia fosse confermata, i tre andrebbero dunque ad ingrossare le file delle teste cadute dall'inizio dell'anno, per portare a termine quella rivoluzione che ha coinvolto tutti i vertici più alti della Scuderia, dopo il passaggio di consegne alla presidenza da Luca di Montezemolo a Sergio Marchionne. Hanno dovuto fare le valigie, nell'ordine, il team principal Marco Mattiacci, il direttore tecnico Pat Fry, il capo progettista Nikolas Tombazis, il responsabile dei motori Luca Marmorini, il capo ufficio stampa. E ora, anche il direttore sportivo. Rivola, faentino di nascita, aveva mosso i primi passi della carriera nella squadra che aveva sede proprio nella sua città, la Minardi, poi diventata Toro Rosso. Proprio qui conobbe Sebastian Vettel, ai suoi esordi in F1: è stato infatti il pilota tedesco, che di Rivola ha una grande stima, a convincere il nuovo team principal Maurizio Arrivabene a tenerlo in squadra all'inizio dell'anno. Ma il ds, approdato a Maranello nel 2009, era anche un uomo molto legato all'ultima fallimentare gestione rossa: amico personale sia di Stefano Domenicali che di Fernando Alonso. Forse proprio per questo Arrivabene ha deciso che fosse giunto il momento di sostituirlo. Non si sa bene come, non si sa bene con chi.

Pronto un posto in McLaren?
Un ulteriore terremoto, insomma, che rischia di minare l'equilibrio faticosamente raggiunto nel box Ferrari proprio nel primo Gran Premio della fase europea della stagione, una tappa cruciale nel percorso di avvicinamento ai campioni del mondo della Mercedes. Tutto da scrivere anche il destino futuro di Massimo Rivola. Per il quale La Stampa, quotidiano notoriamente vicino al gruppo Fiat, lancia già un'ipotesi: Fernando Alonso starebbe convincendo la McLaren ad assumerlo per tornare a lavorare al suo fianco.