18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Calcio | Inter

Mancini: «Tornare a pensare da Inter»

E' la chiave dell'allenatore nerazzurro che ha confermato anche in occasione della nomina del «Goodwill Ambassador dell'Unicef» che ha ricevuto oggi a Roma. Campagnaro: «Roma devastante».

ROMA - Tornare a pensare da Inter. E' la chiave del Mancini pensiero che ha confermato anche in occasione della nomina del «Goodwill Ambassador dell'Unicef» che ha ricevuto oggi a Roma. «Sapevamo che non sarebbero state rose e fiori, cerchiamo di ripartire - ha detto il tecnico nerazzurro - Non è semplice lavorare quando giochi ogni tre giorni ma si sono viste anche cose positive e noi dobbiamo cambiare mentalità, pensare sempre da Inter. I ragazzi sono tutti vogliosi di migliorare, di cambiare qualcosa e questa è una delle cose positive di ieri, fra le difficoltà e gli errori che non sono mancati. Dovunque sono andato c'erano sempre delle cose da rimettere a posto ma sappiamo che se le cose si fanno per bene, cambiano».

Inevitabile parlare dell'espulsione. «Non so nemmeno perché mi hanno espulso. Ma non mi interessa, dopo tre anni di Inghilterra non mi va di parlare di arbitri ed assistenti». Mercato? Mancini predica attenzione: «dobbiamo pensare a comprare giocatori essenziali, non a prendere tanto per farlo. Non è il modulo a fare la differenza. L'obiettivo è la Champions, abbiamo due strade non semplici ma è bello riuscire nelle cose non semplici». Nella prima si registra il ritorno delle genovesi «che stanno facendo benissimo. La corsa sarà con Napoli, Milan, Fiorentina».

Campagnaro: Roma devastante - «Cambiare modulo comporta concetti nuovi per noi difensori. Ma dobbiamo imparare in fretta, le partite passano e c'è bisogno di fare punti». Così Hugo Campagnaro dopo la sconfitta patita dall'Inter all'Olimpico nel posticipo contro la Roma. «Abbiamo giocato a tre in difesa per un anno e mezzo e cambiare è difficile - spiega il terzino argentino alla 'Domenica Sportiva' su RaiUno - però abbiamo fatto bene in certe parti della gara, commettendo degli errori. Anche oggi, contro una grande squadra, abbiamo disputato una bella partita, nel secondo e terzo gol l'arbitro non ha fischiato dei falli che hanno permesso i loro contropiede. La Roma ha avuto due giorni in più per riposarsi, è ben messa fisicamente e con qualche aiutino diventa devastante».