29 aprile 2025
Aggiornato 16:00
Diretta | Verso le elezioni

Elezioni Politiche 2022, le news di oggi. Crosetto: «Meloni sarà Premier, Fratelli d'Italia supererà il 30%»

Le notizie di oggi 18 agosto 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta in vista della tornata elettorale del 25 settembre. Berlusconi: «L'Italia tornerà al nucleare, di quarta generazione»

Giorgia Meloni e Guido Crosetto durante una manifestazione di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni e Guido Crosetto durante una manifestazione di Fratelli d'Italia Foto: Agenzia Fotogramma

«Il prossimo premier sarà una donna, e si chiama Giorgia Meloni. Nessuno di noi, che ha seguito questo percorso con lei, accetterebbe veti. Se chiedesse a me di fare il Premier? La convincerei che è lei la soluzione migliore. Perché sarà la più votata dagli italiani. Ha le caratteristiche uniche che servono per guidare l'Italia in questa fase storica. Il coraggio. E il lavoro durissimo che ha fatto su se stessa. Quotidiano, costante. E poi ha curiosità, studio indefesso, serietà, rigore. Non è «comprabile», né ricattabile. Da nessuno». Lo dice Guido Crosetto, intervistato da Tpi.
Le accuse di neofascismo? «Miserie. Sono solo - risponde Crosetto - veleni strumentali. Chissenefrega se la Fiamma di Almirante deve restare o no. La Fiamma è Giorgia. All'epoca serviva a richiamare una comunità. Oggi il simbolo è Giorgia: al «mostro fascista» non ci crede nessuno. Se abbiamo i cento nomi che servono a governare l'Italia? Molti di più. Sono persone abituate a fare politica tutti i giorni, da tutta la vita. Seguono Giorgia da un quarto di secolo. E a questi ora si è aggiunto il meglio della classe dirigente conservatrice italiana. Fratelli d'Italia arriverà prima in Italia. Farà più del Pd. Più del 30 per cento? Quando dicevo che sarebbe arrivata al 25 per cento mi prendevano tutti in giro"

22:33 - Letta alla Cnn: «Vittoria destra grande rischio per Europa e Italia»

La vittoria della destra «è un grande rischio non solo per l'Italia ma anche per l'Europa». Lo ha detto il leader del Pd Enrico Letta, in un'intervista alla Cnn. Letta, che ha risposto alle domande della giornalista Isa Soares sulla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ha affermato che il problema non riguarda le sue dichiarazioni o i suoi discorsi, ma le scelte politiche effettive compiute «a livello di Unione europea. Hanno votato - ha detto Letta - contro tutte le direttive o leggi sul cambiamento climatico, non hanno sostenuto il Recovery plan che è stato così importante per il Paese, sono sempre stati contro qualsiasi politica di immigrazione dell'Unione Europea. E sempre contro qualsiasi politica per un'Europa più integrata, ma per un'Europa più debole». Letta ha ricordato che «i nomi dei loro alleati sono Marine Le Pen in France e Orban in Ungheria».
"Abbiamo bisogno - ha concluso - di un'Europa più forte e di un'Italia davvero al centro dell'Europa, tra la Francia, la Germania, la Spagna, il Benelux. E non con l'Ungheria e la Polonia».

21:53 - Misiani (Pd): «Fidejussione per stranieri proposta demenziale Meloni»

«La proposte demenziale del giorno è l'idea della Meloni di chiedere una fidejussione agli stranieri extra UE che vogliono aprire un'impresa. Del tutto inutile contro i furbi. Efficacissima per scoraggiare chiunque voglia investire in Italia». Lo scrive su twitter Antonio Misiani, responsabile economia e finanze nella Segreteria nazionale PD.

21:25 - Meloni: «No al salario minimo, l'unica via è tagliare le tasse sul lavoro»

No di Giorgia Meloni al salario minimo per legge come proposto nei programmi elettorali di Pd e Cinque Stelle. «Sono assolutamente d'accordo sul risultato da ottenere - risponde la leader Fdi, candidata premier in pectore del centrodestra- ma una norma per introdurre per fissare per legge è un po' uno specchietto per allodole. Il tema dell'aumento dei salari italiani bassi e fermi - dice ai microfoni di Mattino 24 a Radio 24- è serissimo. Ma su come realizzare l'aumento dobbiamo ragionare bene e decidere dove mettere le risorse che in questo momento abbiamo. Per me il salario lo si aumenta di certo con un taglio netto del cuneo fiscale in busta paga accompagnato agli incentivi alle imprese ad assumere e occupare. La strada per me è quella e la avrei già seguita. La proposta di Fdi per le imprese 'più assumi meno tasse paghi' significa questo».

21:25 - Di Maio (Impegno Civico): «Saremo la sorpresa, andremo oltre il 3%»

Luigi di Maio si candiderà sia nell'uninominale sia nel proporzionale e nelle prossime ore «decideremo il dove e il come». Lo ha affermato lo stesso leader di Impegno Civico, intervistato al Tg2 Post. Le liste, ha spiegato, saranno presentate lunedì «in un quadro inclusivo che permetterà anche ai territori di esprimersi». «L'obiettivo di Impegno Civico - ha aggiunto - è essere la forza moderata che parla agli amministratori locali, che stiamo coinvolgendo in tutta Italia. E di essere la sorpresa di queste elezioni, che sono sicuro andrà ben oltre il 3 per cento».

21:14 - Di Maio: «Terzo polo nasconde Renzi per paura di perdere consensi»

«Alla conferenza stampa di presentazione del programma di Calenda, che fino a prova contraria doveva essere il programma del Terzo polo, non era presente Renzi: evidentemente lo nascondono per paura di prendere consensi. Non lo hanno invitato». Lo ha detto il leader di Impegno civico Luigi Di Maio, intervistato al Tg2 Post.
Di Maio si è detto dispiaciuto per «tutto questo livore, questo odio. Il tema vero è che renzi è anche un po' arrabbiato». E ha aggiunto: «In questo momento noi più che litigare fra di noi dobbiamo pensare più al Paese».

20:59 - Gori: «Si vince convincendo che faremo meglio, non con paura destra»

«Non credo alla superiorità etica della sinistra. Noi non siamo il bene, gli avversari non sono il male. E non penso che stia per tornare il fascismo. Vorrei che gli italiani votassero per noi perché convinti che su Europa, lavoro, clima, salute e diritti faremo meglio degli altri». Lo scrive su twitter il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
"Non mi sfuggono ovviamente le simpatie che gli esponenti della destra nutrono per movimenti e regimi illiberali, e ne vedo tutte le insidie - prosegue Gori - Non li batteremo però con la paura, ma convincendo i cittadini che siamo in grado, concretamente, di migliorare la loro vita».

20:38 - Misiani (Pd): «Per Meloni Rdc solo per alcuni, e gli altri?»

«Secondo la Meloni il reddito di cittadinanza va lasciato solo agli over 60, ai disabili e alle famiglie senza reddito con minori a carico. E gli altri che fine farebbero? Sono centinaia di migliaia, in gran parte non occupabili e residenti in regioni ad alta disoccupazione». Così su twitter Antonio Misiani, della segreteria Pd, responsabile Economia.

20:22 - Letta: «Russia vuole cambiare corso della nostra politica estera»

Il rischio di ingerenze russe sul voto italiano «è già chiarissimo. La Russia ha deposto la scheda nell'urna. Vuole cambiare il corso della politica estera italiana. Una politica estera che con il governo Draghi è stata molto netta nel frenare l'espansionismo russo e nello stare con l'Europa e l'alleanza atlantica». Lo ha detto il leader del Pd Enrico Letta al Tg1. «Noi - ha aggiunto - dobbiamo riconfermare questa scelta. Ed è chiaro che il voto del 25 settembre sarà anche su questo».

20:19 - Letta: «Lega sciolga accordo con partito di Putin Russia Unita»

«Chiediamo che tutti i partiti politici dicano chiaramente no» alle «ingerenze» della Russia sulla politica italiana. «E in particolare c'è un partito, la lega, che ha un accordo, firmato nel 2017, con Russia unita, il partito di Putin. Qeusto accordo deve essere disdettato. Se non lo fanno è gravissimo per la sovranità del nostro Paese. Lo ha detto il leader del Pd Enrico Letta al Tg1.

20:05 - Nucleare, Morassut (Pd): «Salvini non sa di che cosa parla»

«Salvini sbaglia tutto e non sa di cosa parla. Per avere un nucleare di quarta generazione che riduca il costo derivante dall'uso dell'energia fossile ci vogliono vent'anni. Le risorse degli investimenti per rilanciare un nucleare di 'quarta generazione' possono essere molto più efficaci dando una forte spinta alle rinnovabili che in tempi molto più rapidi possono dare benefici ambientali ed economici superiori. Salvini parla per slogan. Il governo della destra sarebbe una catastrofe per l'ambiente». Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e già Sottosegretario all'Ambiente, Roberto Morassut.

20:03 - Berlusconi: «Draghi? Spero dopo voto continui con ruolo importante»

In un'intervista che comparirà domani sul Foglio, concessa al direttore Claudio Cerasa, l'ex presidente del Consiglio e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, spiega come immagina il futuro di Mario Draghi: «Già da molti anni sono stato io volere Mario Draghi alla guida di Bankitalia e poi della Bce, superando la resistenza della signora Merkel. Sono stato ancora io il primo a indicarlo alla guida del governo di unità nazionale. Ovviamente non posso che essere favorevole al fatto che continui a svolgere un ruolo importante, per l'Italia, anche dopo le elezioni. E in generale ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi, anche nella scelta delle persone, naturalmente».

19:33 - Salvini: «Modernità significa nucleare, pulito e sicuro»

«Modernità significa nucleare, pulito e sicuro di ultima generazione. Se a sinistra qualcuno dice no al nucleare o non capisce o è in malafede». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, intervistato dal Tg4.
Occorre, ha aggiunto, «riprendere la ricerca sul nucleare» anche perché «gli ingegneri italiani sono stati e sono ancora fra i migliori del mondo». L'Italia «avrebbe bisogno di una, cinque, dieci centrali nucleari».

19:26 - Salvini: «Non sono comunista ma redistribuire extraprofitti energia»

«Qualcuno sta guadagnando da questo enorme aumento» del prezzo dell'energia. «Le aziende energetiche, petrolifere e le raffinerie stanno facendo utili eccezionali. L'utile di un'azienda importante come Eni, nei primi sei mesi di quest'anno, l'anno scorso era di un miliardo, quest'anno di 7 miliardi. Posso dire che una parte di questi extraguadagni li dovrebbe, per scelta del governo e della politica, reinvestire a favore dei cittadini e delle imprese?». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, intervistato dal Tg4.
"Non sono un comunista, tutt'altro, sono un liberista - ha proseguito Salvini - credo nel mercato. Ma se poche grandi multinazionali stanno guadagnando miliardi e le case di riposo o i pensionati o i pizzaioli non ce la fanno, alcuni di questi miliardi dovrebbero essere reinvestiti socialmente».

19:19 - Salvini: «Inflazione sottostimata, sono un papà che fa la spesa»

I dati sull'inflazione «sono sottostimati, perché l'inflazione reale è ben superiore all'8 per cento. Io sono un politico che da papà va a fare la spesa e quindi un'idea di quanto costano pane, latte, carne, frutta e verdura ce l'ho: l'inflazione è ben più alta di quell'otto per cento». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al Tg4.

19:14 - Salvini: «Medvedev? All'estero possono dire quello che vogliono»

«I problemi degli italiani non sono i tweet di Letta o di un russo o un televirologo che dice che Salvini è un assassino. Sono la bolletta della luce, il gas, la benzina, il mutuo e il carrello della spesa. Non mi interessano gli insulti del pd, voteranno gli italiani e non i russi, né i cinesi o gli esquimesi quindi all'estero possono dire quello che vogliono. Voteranno uomini e donne che sono davanti al video in base ai loro valori e i loro interessi. Quindi non mi interessa fare polemica con il resto del mondo». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al Tg4 replicando a una richiesta di commento sulla dichiarazione odierna del vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russo Medvedev, che ha affermato su Telegram: «Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche chiamarli a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità».

18:58 - Quagliarello: «Non mi candido ma resto coordinatore Italia al Centro»

«Ho deciso di mettere il mio seggio a disposizione del partito e di non candidarmi a queste elezioni. Non è certo una scelta di disimpegno: resto accanto a tutti voi nelle mie funzioni di coordinatore nazionale di «Italia al Centro» e, inoltre, intensificherò ancor di più l'impegno della Fondazione Magna Carta perché sia un crogiuolo di idee e di classe politica». Lo scrive Gaetano Quagliarello su facebook. «Io ci sono - prosegue - E non vi dico che ci rivediamo presto perché non ci siamo mai lasciati!"

18:54 - Malpezzi (Pd): «Su scuola Lega propone cose mai fatte al Governo»

«Mentre il Partito Democratico propone un programma serio sulla scuola, a partire dall'aumento delle retribuzioni e lo sblocco del contratto dei docenti, la Lega promette cose che non ha mai fatto quando è stata al governo». Così la senatrice del Pd Simona Malpezzi replica ad alcune dichiarazioni dell'esponente della Lega Rossano Sasso.
"Ricordo al sottosegretario all'Istruzione Sasso che ha condiviso le scelte adottate dal Governo Draghi in materia di istruzione ma non si è particolarmente impegnato per il rinnovo del contratto dei docenti scaduto ormai da un anno. Ma sarebbe utile - prosegue Malpezzi - che ricordasse anche che è stato proprio il ministro leghista Bussetti ad eliminare il sistema di formazione triennale dei docenti introdotto dal Pd che avrebbe ridotto in modo significativo il fenomeno del precariato. La Lega sulla scuola cerca il solito facile consenso fatto di slogan vuoti e zero rimedi. Al contrario noi proponiamo soluzioni concrete frutto del confronto e dell'ascolto avviato in questi mesi con il mondo della scuola», conclude la senatrice Malpezzi.

18:50 - Della Vedova: «Parole Medvedev ragione per battere destra amica di Putin»

«Medvedev ripropone il ricatto putiniano: gas in cambio di un Governo amico che ribalti le politiche di Draghi di sostegno all'Ucraina. Una ragione in più per battere la destra di Salvini e Berlusconi, co-affossatori di Draghi e da sempre indulgenti con l'autocrate del Cremlino». Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.

18:37 - Amendola (Pd): «Noi viene prima dell'io, mia candidatura di servizio»

«Per cultura politica e personale sono sempre convinto che il noi venga prima dell'io. La mia è una candidatura di servizio, per rispetto degli elettori e militanti del pd che hanno sostenuto il lavoro svolto in Europa in questi anni. Come sempre, con disciplina e serietà». Lo scrive in un tweet Enzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega Affari Ue, a cui il segretario del pd Enrico Letta aveva fatto un appello affinché accettasse di correre alle elezioni del 25 settembre nonostante il collegio «difficile».

18:03 - Centrodestra, concluso vertice sulle candidature

Vertice «tecnico» in vista della composizione del mosaico delle candidature del centrodestra nei collegi uninominali alle elezioni politiche del 25 settembre. La riunione, ora conclusa, si è svolta a via della Scrofa, nella sede nazionale di Fratelli d'Italia, ma si è trattato, spiegano fonti del centrodestra, di «una delle tante riunioni di coalizione prima delle chiusura delle liste». Per FdI presenti Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli, per la Lega Giancarlo Giorgetti, per Forza Italia Gregorio Fontana.

17:54 - Rauti (Fdi): «Sinistra ora si accorge di ingerenze e strumentalizza»

«Il Copasir, nella persona del presidente Adolfo Urso, aveva sollecitato sia il Parlamento sia il governo ad agire, denunciando i tentativi di ingerenza straniera nella campagna elettorale. Ora la sinistra si accorge della questione, in ritardo, e la strumentalizza a bassi fini elettorali. Questa è la differenza tra noi e loro: tra chi tutela lo Stato e la Nazione e chi fa sempre solo campagne denigratorie e di delegittimazione. Tra chi, come noi, agisce sempre per tutelare l'interesse nazionale e chi pensa soltanto a diffamare gli avversari. Il Copasir è rimasto in attività in questi giorni proprio per questo, unico ufficio in tutto il Parlamento». Lo dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia al Senato, Isabella Rauti.

17:41 - Calenda: «Russia e Medvedev il 25 settembre avranno amara sorpresa»

«La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un'amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro 'amici' Conte, Berlusconi e Salvini». Lo ha scritto su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

17:22 - Di Maio: «M5s partitino all'8/10%, Conte lo sta smantellando»

«Quando ero nel Movimento 5 Stelle e abbiamo fatto il 33 per cento nel 2018 era una grande comunità. Oggi non esiste più il Movimento 5 stelle ma il partito di Conte e dei fedelissimi. E' un partitino all'8/10 per cento. Oggi quello è il partito di Conte e Grillo si è reso conto che Conte lo sta smantellando. Ma non c'è niente di quello che avevamo costruito». Lo ha detto il leader di Impegno Civico Luigi Di Maio a Diario del Giorno, su Retequattro.

17:10 - Di Maio: «Silenzio Conte e destra su Medvedev fa interessi della Russia»

Da Medvedev sono giunte «ingerenze inaccettabili» che «tutta la politica italiana dovrebbe condannare. Di fronte a questo dobbiamo essere molto attenti perché ne va della libertà e della sicurezza della nazione quando i russi interferiscono con le nostre elezioni». Lo ha detto il leader di Impegno Civico Luigi Di Maio a Diario del Giorno, su Retequattro.
"Invito tutti i leader dei partiti italiani - ha aggiunto Di Maio - a condannare queste ingerenze russe perché sono Paesi che vogliono venire a comandare a casa nostra, i partiti dovrebbero condannare. Questo silenzio assordante, di Conte, della destra, è preoccupante, perché questi stanno facendo gli interessi della Russia e non degli italiani».

16:56 - Urso: «Copasir da tempo denuncia rischio ingerenze straniere»

«Il Copasir ha da tempo denunciato il rischio di ingerenze straniere nelle democrazie occidentali, specie durante i processi elettorali sollecitando le istituzioni a predisporre adeguate misure. Proprio domani nella riunione del Comitato questo sarà uno degli argomenti della Relazione annuale al Parlamento a conclusione della nostra indagine conoscitiva. La dichiarazione grottesca di Medvedev è solo la punta dell'iceberg: dobbiamo aumentare consapevolezza e resilienza anche perché l'Italia è tassello fondamentale della difesa occidentale e atlantica e quindi paese target». E' quanto ha dichiarato in una nota il presidente del Copasir, Adolfo Urso.

16:56 - Di Maio: «Vogliamo Fondo di garanzia per anticipo mutui per under 40»

«Noi di Impegno Civico vogliamo costituire un fondo di garanzia per gli under 40 per permettere ai giovani che vogliono farsi un mutuo di non pagare più un euro di anticipo o un euro di interesse sulla restituzione di quell'anticipo. Oggi esiste questa norma ma vale per gli under 35 e bisogna rinnovarla ogni anno. Ma la misura deve essere costante, allargata agli under quaranta, e soprattutta garantita al cento per cento». Lo ha detto il leader di Impegno Civico e ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Diario del Giorno, su Retequattro. Per Di Maio. «uno dei problemi più gravi oggi per farsi una famiglia è accedere ai mutui».

16:30 - Gelmini: «Russia vuole influenzare voto, italiani difenderanno Paese»

«Le parole di Medvedev dicono che gli uomini al potere in Russia, oltre ad essersi macchiati dell'aggressione all'Ucraina, stanno perdendo pure il lume della ragione tentando di condizionare il voto in Italia. Gli italiani però conoscono gli amici della Russia e sapranno reagire nelle urne per difendere il loro Paese». Così in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie.

15:55 - Di Maio: «Angosciato per silenzio Conte e destra su tetto gas UE»

«Serve un tetto massimo al prezzo del gas europeo oltre al quale non si deve andare. A me angoscia e preoccupa il silenzio sul tetto del gas di Conte e della destra italiana». Lo ha detto il leader di Impegno Civico e ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Diario del Giorno, su Retequattro.
Per evitare costi esosi per la spesa di tutti i giorni, ha aggiunto Di Maio, «Proponiamo di azzerare l'Iva sui beni di prima necessità. Dobbiamo tornare ai prezzi di un anno fa». «Sono molto preoccupato - ha detto il capo della Farnesina - degli effetti della guerra in Ucraina sulle imprese e sulle famiglie italiane».

15:00 - Gasparri: «Pd e Calenda pronti a governare anche se perdono elezioni»

«Calenda dice una parte di verità quando afferma che il PD, cinque minuti dopo le elezioni, è pronto a rifare pace con i grillini. Ma non dice tutta la verità. Anche lui con la sua lista è al servizio del PD. Quando dice infatti di essere in campo per non far vincere il centrodestra, creando confusione e dispersione di voti, di fatto afferma di volere ancora una volta il PD al governo del Paese senza vincere le elezioni. Grazie a formule confuse che gli elettori non consentiranno che vengano riproposte, affidando con un chiaro risultato al centrodestra il governo dell'Italia». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
"Il vero alleato del Pd - dice ancora- è quindi Calenda, insieme a Renzi. Del resto vengono da quel partito e si illudono di prendere un po' di voti per mettere in tavola un nuovo pastrocchio in cui il PD di Enrico Letta continuerebbe a comandare senza vincere le elezioni. Ma non sarà così. Però a scanso di equivoci è meglio non disperdere voti. Votare Calenda-Renzi vuol dire fare gli interessi della sinistra e del PD. Votando Forza Italia i moderati faranno una scelta chiara in favore del centrodestra sostenendo un movimento politico solido, coerente ed affidabile».

14:58 - Boschi (Iv): «Giustizia centrale, ok inappellabilità assoluzioni»

«Per Italia Viva e Azione il giustizialismo è un'aberrazione. Per questo vogliamo chiarire che noi stiamo dalla parte del garantismo». Lo ha dichiarato Maria Elena Boschi, presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso della presentazione del programma elettorale dell'alleanza tra Azione e Italia Viva.
"Questo - ha spiegato - è fondamentale per ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadini e sistema giudiziario che è ai minimi storici. Vogliamo farci carico della richiesta di profondo cambiamento arrivata dai milioni di cittadini italiani che hanno votato al referendum del giugno scorso. Vogliamo ripartire dalle riforme mancate di questa legislatura. La separazione delle carriere e una riforma più coraggiosa del Csm restano per noi temi centrali. Chiediamo una valutazione effettiva dei magistrati. Abbiamo poi bisogno di ridurre i tempi della giustizia per garantire i diritti dei cittadini e l'operatività delle imprese ma anche per ottenere le risorse del Pnrr. Vogliamo rivedere la prescrizione, tornando a quella sostanziale. Siamo per la inappellabilità delle sentenze di assoluzione».

«Siamo - ha detto ancora Boschi - per dotare i degli strumenti necessari a svolgere la loro attività in modo da limitare i tempi dei processi anche attraverso una formazione manageriale. Abbiamo bisogno di un sistema carcerario che non diventi una condizione di inappellabilità per le migliaia di persone oggi detenute. Bisogna lavorare non solo sull'edilizia ma anche sull'ordinamento penitenziario, incentivando l'esecuzione penale alternativa e garantendo un supporto psicologico vero per evitare il dramma dei suicidi. Bisogna riconoscere che la detenzione cautelare dovrebbe essere l'eccezione e non la regola».
"Portare avanti queste battaglie con Iv e Azione è semplice perché sono parte del Dna di tutte le persone candidate da queste forze politiche», ha concluso.

14:50 - Boldrini (Pd): «Attacco Israele a ong palestinesi grave e ingiustificabile»

«Solidarietà alle 6 ong palestinesi vittime di una violenta irruzione nelle loro sedi da parte dell'esercito israeliano allo scopo di interrompere ogni loro attività. Queste organizzazioni, impegnate nella difesa dei diritti umani, sono state accusate dal governo israeliano di sostegno al terrorismo, senza che sia mai stata fornita alcuna prova». Lo dichiara la ex presidente della Camera Laura Boldrini, deputata ricandidata del Pd e Presidente uscente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.

14:46 - De Magistris: «Draghi acquista F35, 524mln soprattutto a USA»

«Mentre i partiti tutti del sistema fanno vedere che litigano in campagna elettorale continuano imperterriti ad andare a braccetto nel governo «dimissionario» Draghi, che, in sfregio alla Costituzione, non si limita a gestire l'ordinaria amministrazione, ma con dentro dai 5S a Berlusconi, da Salvini a Renzi, ha acquistato, dagli americani in particolare, 18 aerei F35 da combattimento per 524 milioni di dollari. Soldi ancora una volta sottratti alla sanità pubblica e ai bisogni della gente.» Lo afferma in una dichiarazione Luigi de Magistris portavoce della lista Unione popolare.

14:20 - Boccia: «Renzi ossessionato da noi, si è rubato seggi»

«Le critiche di Renzi al PD? È ossessionato da Letta e dal Partito democratico, non parla d'altro; è lo stesso che non ha mai chiesto scusa alla comunità dem per essere scappato via con i seggi del Partito democratico ed ha anche il coraggio di parlare». Lo ha affermato Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta ad Agorà su Raitre, rispondendo ad una domanda della conduttrice.

13:46 - Fratoianni: «Renzi non parla su oppositrice araba incarcerata?»

«In Arabia Saudita può accadere che una donna rilanci dei Twitter critici con il regime e a favore dei diritti umani, e si ritrovi condannata a 34 anni di carcere. Ripeto 34 anni di carcere. Inaccettabile. nImmagino che Renzi nelle prossime ore, tra le sue innumerevoli comparsate tv e dichiarazioni, troverà il tempo per condannare questa decisione del principe rinascimentale con cui intrattiene rapporti più che amichevoli.» Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
"Non ci si può riempire la bocca - conclude l'esponente dell'alleanza Verdi Sinistra - dei valori occidentali e della loro difesa nei convegni, e poi in realtà fare lo gnorri».

13:24 - Zanda: «Letta resta segretario comunque, Meloni non canti vittoria»

«Il centrodestra è un gigante dai piedi di argilla, le sue divisioni sono più profonde di quelle del centrosinistra. E comunque i suoi leader dovrebbero rispondere ad alcune domande inevase: Salvini si sente più sicuro a Mosca che nella Ue? Lui e Giorgia Meloni dovrebbero chiarire i loro rapporti con Orban. Per non parlare delle imperdonabili dichiarazioni di Berlusconi su Mattarella. Noto che Meloni sta parlando di sé come futuro premier, le suggerirei però di non farlo, non è mai di buon auspicio». Lo dice il senatore del Pd Luigi Zanda, in un'intervista oggi a Nazione, Carlino e Giorno in cui sottolinea come «saranno elezioni con un effetto polarizzante, sia Pd e che Fdi avranno un risultato molto buono».
"Calenda? - prosegue Zanda - è stata sua la scelta di non allearsi con il Pd, dimostrando di non credere nel campo largo proposto da Letta». Alla domanda se dopo il voto c'è il rischio di riaprire il congresso e che salti l'attuale segretaria, Zanda risponde: «Il Pd ha già divorato molti segretari, adesso direi che basta».

13:04 - Sasso: «Scuola? Per Lega e centrodestra priorità stabilizzare precari»

«Il programma sulla scuola del centrodestra prevede, tra i punti fondamentali, il superamento definitivo dell'annosa questione degli insegnanti precari. Ciò che non è stato possibile realizzare nel Governo Draghi, a causa dei veti ideologici del PD e del Movimento 5 Stelle, riusciremo a farlo in una coalizione coesa che ha nella Lega una forza trainante. Restituiremo diritti e dignità ad oltre 150.000 lavoratori che per troppo tempo sono stati relegati in un angolo». Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell'Istruzione.
"La stabilizzazione dei docenti precari permetterà di avere tutte le cattedre regolarmente occupate all'inizio di ogni anno scolastico e garantirà a studenti e famiglie quella continuità didattica che molto spesso è una chimera. Il Governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre procederà all'istituzione dei Percorsi abilitanti speciali e a sanare una volta per tutte una criticità che anni di scelte sbagliate hanno via via amplificato. Ciò che le sinistre hanno sempre impedito - conclude Sasso - verrà realizzato dal prossimo Esecutivo di centrodestra».

12:51 - Calenda: «Io candidato nel collegio di Roma, domani note le liste»

«Confermo che mi candido nel collegio di Roma, le liste domani saranno note. Ci è sembrato corretto partire dal programma, che è il cuore della nostra proposta». Lo ha detto carlo Calenda, leader di azione, nel corso della conferenza stampa per la presentazione dell'alleanza elettorale con Italia viva.

12:47 - Calenda: «Con Renzi litigo ma è stato fra i premier migliori»

«Faremo una grande iniziativa a Milano con Renzi, oggi non poteva, non è tattica»: così Carlo Calenda ha spiegato l'assenza del leader di Italia viva dalla conferenza stampa al senato per la presentazione dell'alleanza fra Iv e Azione.
"Credo - ha aggiunto - si debba essere trasparenti, con Renzi abbiamo avuto rapporti difficili a partire dal Conte 2, anche perché insistiamo sullo stesso elettorato. Ma Renzi ha fatto un grandissimo gesto di generosità, ha detto 'corri tu', le differenze rimangono ma l'unica cosa che mi sento di dire è ringraziarlo. E subito dopo le elezioni parte un processo per la costruzione della nuova forza politica che a un certo punto deve superare anche me e lui».
"Al di là delle differenze caratteriali io e Renzi abbiamo lavorato insieme al Governo, non c'è un giorno in cui non abbiamo litigato. Ma ogni volta in cui ho litigato con Renzi non ho mai disconosciuto il fatto che è stato uno dei migliori presidenti del Consiglio che l'Italia abbia avuto», ha detto ancora Calenda.

12:33 - Di Maio: «Preoccupante ingerenza russa su elezione, va denuciata»

«È davvero preoccupante l'ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Un esponente russo, Medvedev, interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un'indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa». Lo dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio,capo politico della lista «Impegno Civico».
"Noi stiamo lavorando- sottolinea- per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina, con effetti che stanno anche facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi delle bollette per gli italiani. Per questo serve anche un tetto massimo in Ue al prezzo del gas».

12:29 - Bettini: «Non siamo certo nè Letta nè noi i populisti»

«Credo che tutto si possa affermare tranne che il Pd sia un partito populista. Potrà avere mille difetti, ma questo proprio no. Il sottoscritto, poi, viene da una tradizione politica, quella dei comunisti italiani, nella quale un dirigente raffinatissimo e di grande rilevanza come Paolo Bufalini, appena fui eletto giovanissimo segretario della federazione del PCI di Roma, mi disse: «Goffredo ricordati devi combattere su due fronti. Quello dei tuoi avversari di destra e quello del plebeismo, che devi inglobare ma trasformare in popolo cosciente. Per non parlare poi dell'attuale segretario del Pd Enrico Letta: forse il solo leader politico italiano davvero esente, persino nel suo modo così rigoroso e pacato di presentarsi, dal contagio del virus populista». Lo afferma Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in una lettera indirizzata al direttore della Stampa Massimo Giannini e pubblicata sul quotidiano torinese di oggi, in risposta all'editoriale di ieri di Massimo Recalcati che tacciava Bettini di voler spingere il Pd verso una dimensione populista

«Piuttosto - aggiunge - ci sono leader che transitano da una forma politica ad un'altra. Ci sono leader solitari che ambiscono a ruoli in qualche modo monocratici, dispensatori di verità, con linguaggi aggressivi, assertivi, in alcuni casi persino minacciosi: come quando Calenda ha dichiarato più volte, con impeto mal riposto, che nel suo programma il primo obbiettivo è quello di distruggere un altro partito democratico, il Movimento 5 stelle. Con un tipico ragionamento populista: creare un nemico che rinsaldi la tua verità e assuma il significato di un virus causa di tutti i mali».

12:28 - Boschi: «Separazione carriere toghe resta tema importante»

«Il giustizialismo è una aberrazione, noi riconosciamo solo i valori della Costituzione quindi stiamo nel garantismo». Lo ha detto Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia viva, nel corso della conferenza stampa al senato per la presentazione dell'alleanza Azione-Iv.
Boschi ha rivendicato la necessità di raccogliere «il grido di allarme arrivato da milioni di cittadini che hanno votato i referendum sulla giustizia», spiegando fra le altre cose che «per noi resta un tema importante, al centro del nostro programma, la separazione delle carriere dei magistrati e la necessità di riformare con più coraggio il Csm».

12:17 - Boccia: «PD propone una mensilità stipendio in più»

«Il Partito Democratico ha un programma serio e realistico, insistiamo su una poderosa riduzione del costo fiscale del lavoro che porterà ad una mensilità in più all'anno per tutti i lavoratori, su un fisco equo e progressivo che tuteli i più deboli e non i miliardari e su un sostegno alle fasce più fragili della popolazione. Per noi le imposte devono cagionare il medesimo sacrificio che non significa pagare tutti la stessa aliquota ma le imposte che ognuno può pagare in base al reddito. Nessuna promessa mirabolante e irrealizzabile, per quelle ci pensa già la destra». Lo ha affermato Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta ad Agorà su Raitre.

12:10 - Gelmini: «Governi stabili con elezione diretta del Premier»

Secondo Mariastella Gelmini, ministra degli Affari regionali e le autonomie, il problema principale dell'assetto istituzionale italiano «è la durata dei governi, ne abbiamo avuti 64 che sono durati non più di un anno e mezzo in media».
"Con i sindaci e i presidenti di Regione - ha spiegato l'ex esponente di Forza Italia nel corso della conferenza stampa al senato per la presentazione dell'alleanza neocentrista fra Azione e Italia viva - abbiamo potuto avere governi stabili, forse attraverso l'elezione diretta del presidente del Consiglio si può raggiungere anche a livello nazionale lo stesso obiettivo».

12:06 - Gelmini: «No slogan sul Quirinale, italiani si fidano di Mattarella»

«Alcuni ritengono che il problema sia il Quirinale. Noi non riteniamo che presidenzialismo sia a rischio deriva autoritaria ma direi che se c'è una figura di cui gli italiani si fidano è il presidente Mattarella, dobbiamo ricominciare da lì». Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, parlando nel corso delle conferenza stampa di presentazione della coalizione neocentrista fra Azione e Italia viva.
"Le riforme istituzionali - ha affermato l'ex esponente di Forza Italia - sono un capitolo importante della nostra agenda per l'Italia. Ma un elemento distintivo rispetto alla destra e alla sinistra è che non riteniamo che si possano realizzare le riforme a colpi di maggioranza né a colpi di slogan. Ci dobbiamo interrogare sul perché moltissime riforme siano naufragate prima del governo Draghi: le bandierine per agitare opposte tifoserie sono destinate a un fallimento abbastanza certo. Ecco perché vogliamo proseguire col metodo Draghi».

11:55 - Presidenzialismo, Renzi: «Una follia dire che minaccia democrazia»

«Io non mi strappo i capelli e le vesti sul presidenzialismo e il semipresidenzialismo. Dico semplicemente che preferisco un sistema diverso basato sul Sindaco d'Italia per cui si vota e il candidato che vince governa per cinque anni. Ma chi dice che il presidenzialismo è una minaccia per la democrazia afferma che Stati uniti e Francia non sono democrazie. Il che, come è di tutta evidenza, è pura una follia...». Lo ha affermato, fra l'altro, il leader Iv Matteo Renzi, ospite su Radio 24 a Mattino 24.

11:54 - Calenda: «Avanti con agenda Draghi, se possibile lui Premier»

«Andare avanti con l'agenda Draghi, andare avanti col metodo Draghi, che è la capacità di dire dei sì e dei no. Draghi è caduto perché ha voluto dire con chiarezza quello che avrebbe fatto e non avrebbe fatto, questo i nostri partiti non lo possono accettare. Infine avere possibilmente Draghi come Presidente del Consiglio». Così Carlo Calenda, leader di Azione, ha sintetizzato gli obiettivi della coalizione neocentrista che lui guiderà alle elezioni, nel corso di una conferenza stampa al Senato.

11:50 - Carfagna: «Programma alleanza Azione-Iv serio e realizzabile»

«Sono orgogliosa di sedere qui con tanti colleghi che non si sono limitati a promettere cose ma hanno costruito cose». Lo ha detto la ministra per il Sud Mara Carfagna, nel corso della presentazione al Senato dell'alleanza fra Azione e Italia viva. «Presentiamo - ha rivendicato l'ex esponente di Forza Italia - un programma serio, concreto, fattibile, realizzabile».

11:46 - Renzi a Letta: «Io rivendico Draghi al posto di Conte. E tu?»

«Bisogna smetterla con la dimensione personale, caratteriale polemica e stare sui contenuti». Così come «eviterei di parlare di serenità fra me e Letta perchè si sprecherebbero le battute». Detto questo, «noi abbiamo proposto una commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza pandemia per capire chi ha rubato come e quando, è una proposta che vorrei tutti gli altri rispondessero. Che ne pensa il Pd? E la domanda vale anche a destra». Lo afferma a Radio 24, ospite a 24 Mattina, il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
"Rispetto alla pandemia - sfida Renzi all'indirizzo del Nazareno- possiamo dire che l'arrivo di Draghi contro Conte, quello di Figliuolo contro Arcuri e la scelta della loro svolta rispetto al modello Conte-Speranza che chiamavano i soldati russi è stato un passo avanti? Per me lo è stata. E rivendico di averla favorita».

11:43 - Calenda: «Modificare sostanzialmente il reddito di cittadinanza»

La coalizione neocentrista fra Azione e Italia viva si propone, secondo quanto ha spiegato in una conferenza stampa al Senato il leader di Azione Carlo Calenda, di «modificare sostanzialmente il Reddito di cittadinanza e non chiamarlo così perché è una presa in giro fatta dai grillini. Va dato a chi non può lavorare e chi può lavorare va affidato alle agenzie private, va formato».
A giudizio di Calenda occorre «lottare contro la povertà lavorativa, noi siamo a favore del salario minimo, per la cancellazione delle false cooperative e dei contratti pirata. Nessuno dovrebbe lavorare per meno di 9 euro l'ora, ma siamo contrari a un irrigidimento della contrattazione», ha aggiunto.

11:36 - Calenda: «Non esiste voto utile, le coalizioni sono quattro»

«Non esiste voto utile perché sono in campo quattro coalizioni non due. La partita si gioca col proporzionale e mel proporzionale al Senato: a Roma partivamo dal 6 e abbiamo finito al 20 per cento». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, presentando la coalizione neocentrista che lui guida, nel corso di una conferenza stampa al Senato.

«Non vi chiedono - ha spiegato - un voto per governare ma per non far vincere gli altri. Nessuna delle coalizioni che si presenta alle elezioni sarà in grado di governare il Paese. La destra è divisa, con Berlusconi alleato del Pd. Il programma della coalizione di destra non dice nulla, ha dei titoli. Per finire con la posizione internazionale della Meloni: io non credo al rischio fascista, l'Italia è piuttosto un Paese anarchico. Ma mentre in Italia si parla tanto di fascismo, in altri Paesi se ne parla poco ma dirimente per relazioni. Se Meloni non avrà il coraggio di togliere la fiamma dal simbolo, dichiaratamente postfascista, il problema è che i leader degli altri Paesi europei non le stringeranno la mano. E noi siamo un Paese che a forza di fare cavolate è finito per essere fortemente dipendente dal sostegno europeo».

Dall'altro lato, ha proseguito Calenda, «la sinistra con Fratoianni Di Maio e Bonelli, mettiamo il caso che vincano che fanno, come governano? Non hanno un programma comune. Tutti i riferimenti all'agenda Draghi si sono dissolti. Vorrei dire agli elettori del Pd, con cui ho tentato veramente di fare un'alleanza, che cinque minuti dopo le elezioni si rialleeranno con i 5 stelle, basta vedere le dichiarazioni di Orlando Boccia Emiliano e Bettini».

Secondo Calenda «nessuna di queste coalizioni è in grado di garantire la continuazione del Pnrr; Salvini e Berlusconi voterebbero contro armi all'Ucraina e ci collocherebbero fuori dalla Nato».

11:35 - Di Maio: «Calenda sparge odio e rancore»

«Carlo, il sollievo è reciproco. Continua a spargere odio e rancore, la cosa ti viene bene. Hai scelto di schierarti dalla parte di chi ha fatto cadere il governo Draghi, ne prendiamo atto. Ma basta lezioni di coerenza. P.S. saluta Renzi». Lo afferma il ministro Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, rispondendo al tweet di Carlo Calenda che parla di «sollievo» per non avere il ministro degli Esteri candidato alleato.

11:32 - Calenda: «Mensilità in più detassata per combattere l'inflazione»

«Proponiamo una mensilità in più detassata finanziata metà dalle imprese e metà dallo Stato per combattere l'inflazione, grazie al gettito Iva in più dovuto all'inflazione». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, presentando la coalizione neocentrista che lui guida, nel corso di una conferenza stampa al Senato.

11:30 - Lega, ricandida intera squadra al governo, capigruppo e vicesegretari

La Lega ricandida in Parlamento l'intera squadra di ministri, viceministri e sottosegretari che la hanno rappresentata nel Governo Draghi, insieme ai capigruppo alla Camera e al Senato e ai vicesegretari. Lo riferiscono fonti della Lega, sottolinea che «correrà alle Politiche del 25 settembre per la Lega anche uno dei più rilevanti editori italiani come Antonio Angelucci».

11:24 - Reddito cittadinanza, Renzi: «Con Calenda valutazioni diverse»

«Con Calenda condividiamo il fatto che il reddito di cittadinanza è una misura che non ha funzionato. Sulle conseguenze di questo però io sono più tranchant. Per lui si può modificare e migliorare. Io non lo penso».
Il leader Iv Matteo Renzi, ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24 , torna a bocciare il reddito di cittadinanza, prendendosela soprattutto con Luigi Di Maio. «Vederlo annunciare dal balcone di palazzo Chigi l'abolizione della povertà - ha detto Renzi- è stata una pagina indecorosa. Come lo è stata vederlo salire lo scalone del Nazareno per un collegio...».

11:17 - Meloni: «In liste FdI prevale meritocrazia»

«La presentazione delle liste porta sempre polemiche. Tanto più l'avvento del Movimento 5 Stelle che ha raccontato che arrivare in Parlamento poteva essere la pesca delle occasioni e che ha aperto la possibilità a chiunque, senza avere una storia e fare gavetta, di avere speranze di entrare». Lo ha affermato la presidente Fdi Giorgia Meloni, ospite a Radio 24 a 24 Mattino, sottolineando che Fratelli d'Italia «sta componendo le liste nel modo più meritocratico possibile».
"Noi della coalizione di centrodestra - ha detto ancora Meloni - siamo insieme per scelta e compatibilità di visione, abbiamo valori e scelte di fondo comuni. E siamo già insieme al governo di 15 Regioni. Dall'altra parte, invece, sono divisi su tutto: stanno insieme solo sperando di battere la Destra».

11:09 - Golden power, Meloni: «Andrà esteso»

«Penso che il 'golden power' dello Stato vada esteso». Lo ha detto la presidente Fdi Giorgia Meloni, rispondendo a Radio 24 a una domanda di Mattino 24 «Ricordo che il golden power è stato attivato a inizio pandemia dall'allora governo Conte su nostra proposta - ha aggiunto Meloni- consentendo di salvare moltissime aziende italiane, che altrimenti sarebbero state acquisite e avremmo continuato a perdere gioielli di famiglia».

10:50 - Meloni: «Stop aziende extracomunitari apri e chiudi in Italia»

«Deve finire l'odioso fenomeno dell'abusivismo e della concorrenza sleale nel commercio, nel turismo, nei servizi, nella manifattura, ecc. Non permetteremo più il gioco dell'apri e chiudi fatto da soprattutto dagli extracomunitari, quello di aziende che non pagano un euro di tasse, agiscono nell'illegalità e poi chiudono i battenti prima che lo Stato si accorga di loro, per riaprire magari con altro nome. Chi vuole lavorare da noi è il benvenuto, ma chi arriva da fuori dell'Unione Europea, prima di aprire la serranda, dovrà presentare una fidejussione a garanzia del pagamento delle tasse. Così che tutti possano competere tutti ad armi pari. Restituiremo dignità e libertà alle persone oneste che creano lavoro e ricchezza in Italia». Lo afferma in un video sui suoi social Giorgia Meloni, presentando quella che chiama «rivoluzione copernicana» che intende introdurre se andrà al governo.

10:27 - Meloni: «Blocco navale nel mio programma non c'è»

«Nel programma del centrodestra la la dicitura blocco navale non c'è: viene sempre mistificato. Fratelli d'Italia dice da sempre che noi dobbiamo chiedere all'Europa una missione europea in accordo con le autorità libiche per difendere i confini europei, creare degli hot spot in Africa per valutare già lì chi può venire e chi no, controllare gli spostamenti e rimandare a casa chi non ha le carte in regola». Lo ha affermato la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra ai microfoni di «24 Mattino Estate' su Radio24.

10:00 - Berlusconi: «L'Italia tornerà al nucleare, di quarta generazione»

«Il nostro compito è quello di tutelare l'ambiente, la qualità dell'aria che respiriamo, il mondo intorno a noi. Per questo, quando saremo al governo accelereremo al massimo la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili, per sfruttare il calore del sole, l'energia del vento e dell'acqua, il moto delle maree. Nello stesso tempo, riprenderemo in mano la ricerca sul nucleare di quarta generazione, come tutta l'Europa ha deciso di fare: la ricerca che ci potrà dare in futuro energia pulita e sicura in grande quantità». Lo afferma Silvio Berlusconi, nella «pillola del giorno» sul programma elettorale di Forza Italia e di governo del centrodestra, dedicata al capitolo energia.

«In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia - afferma il leader Fi- l'energia è un grande problema. L'aumento delle bollette mette in ginocchio famiglie e imprese e la dipendenza dall'estero - magari da paesi instabili o dilaniati da conflitti - pone a rischio i nostri rifornimenti.Proprio ieri, sono pervenute nuove previsioni, secondo le quali le tariffe dell'energia potrebbero raddoppiare. Un vero dramma per le famiglie e imprese italiane».

09:52 - Renzi: «A elezioni scelta fra Draghi o Meloni Premier»

«Io dico che a scegliere dovranno essere gli italiani. Per me dopo le elezioni a palazzo Chigi deve restare Mario Draghi e non Giorgia Meloni. Draghi è per me il più adatto a fare l'interesse del Paese in questo frangente nazionale e internazionale. Il meglio per il Paese è che il Governo lo guidi Draghi, non Meloni. Poi decideranno gli italiani».
Ospite di Radio 24 a Mattino 24 poco prima della conferenza stampa in cui Carlo Calenda presenta il programma comune di Azione e Italia Viva, Matteo Renzi spiega che «è solo il governo Draghi quello a cui ho detto che potremo dare i nostri voti».
"Non vorrete farmi spoilerare la conferenza stampa fra poco di Calenda -aveva detto poco prima Renzi- e farmi litigare per questo con lui. Cosa che in passato - ha ironizzato- non ci è riuscito difficile fare..."

09:41 - Reddito cittadinanza, Meloni: «E' ingiusto, mi vanto di non averlo votato»

«Mi vanto che Fdi sia stato l' unico partito che non ha votato mai reddito cittadinanza: è una misura ingiusta. Uno stato giusto non mette tutte le persone sullo stesso piano. Distingue chi non può da chi non vuole lavorare». Lo dice ospite a Mattino 24 su radio 24 Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra, confermandone l'abolizione se entrerà a palazzo Chigi.
"Va distinto - sottolinea la presidente Fdi - il sostegno al reddito di chi ha una difficoltà oggettiva a lavorare perchè fragile, invalido o con problemi personali o familiari particolari che è doveroso e giusto a invece l'incentivo a far assumere i disoccupati da parte delle imprese. Se avessimo già dato alle imprese per questo la cifra che stiamo spendendo per il reddito avremmo forse molti più occupati al lavoro che disoccupati a casa».
"La povertà in Italia - osserva ancora Meloni - con l'avvento del reddito non è diminuita, è aumentata. Dunque il reddito di cittadinanza non ci ha aiutato. Perchè la povertà non si abbatte per decreto come pretendeva Di Maio, si combatte producendo posti di lavoro. Incentivando e sostenendo le aziende ad assumere, non lasciando a casa la gente che può lavorare dandogli uno stipendio».

09:30 - Meloni: «Aumento pensioni minime da valutare, cifra non c'è»

«La quantificazione di una cifra non c'è. Bisogna capire la praticabilità di quanto si possono aumentare le pensioni minime. Io come tutto il centrodestra sono certa che le pensioni minime sociali e di invalidità siano inadeguate. E che le risorse per renderle adeguate a inflazione e una realtà che muta si possono certamente trovre in un sistema che oggi spende 100 miliardi in bonus inutili e finanzia un inutile reddito cittadinanza inutile». Lo ha detto la presidente Fdi Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra, a Mattino 24 su Radio 24 a proposito dell'aumento delle pensioni minime che Silvio Berlusconi ha quantificato in 1000 euro per tutti.
"Noi - ha sottolineato Meloni - vogliamo realizzare un sistema previdenziale e di assistenza giusto ed equilibrato nel suo complesso. Le risorse ci sono. In Italia abbiamo speso 180 mld i europei ottenuti per la pandemia. E ora ne abbiamo da gestire 25mld investiti sul Pnrr. Dobbiamo farlo bene. Lavoreremo per questo».

08:47 - Flat tax, Letta: «Irrealizzabile, impedisce ridurre tasse sul lavoro»

«Se uno dice che vuole la flat tax, misura irrealizzabile e che crea disuguaglianza, non può contemporaneamente dire che vuole la riduzione delle tasse sul lavoro. O l'una o l'altra. La nostra proposta fiscale invece si basa sulla riduzione delle tasse sul lavoro per dare una mensilità in più ai lavoratori e questa è una misura che va a sostegno di questi ultimi e delle imprese. Questa misura era già stata costruita e dettagliata nelle sue coperture. Sarebbe entrata in vigore già a dicembre, se il governo Draghi fosse rimasto in carica». Lo sottolinea, fra l'altro, il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato da Il Giornale di Vicenza.

08:45 - Visco: «Meno tasse ai più ricchi, è inaccettabile»

«Possono presentarla e imbellettarla in mille modi, ma il messaggio è uno solo: meno tasse per i più ricchi. È un messaggio inaccettabile e completamente fuori dal dibattito politico sulle tasse in corso in tutto il mondo». Così Vincenzo Visco, ministro delle Finanze con i governi Prodi, D'Alema e Amato, boccia la flat tax dalle pagine di Repubblica. «È solo una battaglia identitaria della destra, è sicuro che non si farà», aggiunge.
Quello delle tasse agitato dalla destra, è «un argomento demagogico e populista quanti altri mai - sottolinea Visco - La destra non è neanche tanto sofisticata da voler ingannare l'opinione pubblica nascondendo dietro le ricette anti-tasse la privatizzazione di scuola, sanità, previdenza, perfino della carità. Vuole solo gettare fumo negli occhi».

08:43 - Letta: «Ho scelto Vicenza per dimostrare che possiamo vincere»

«Vicenza è il cuore del Veneto. Con questa provincia ho sempre avuto negli anni rapporti forti e intensi: mi sento a casa». Inoltre «penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa ma in attacco. Se fosse stata in difesa mi sarei candidato in Toscana ma così facendo avrei trasmesso il messaggio di un segretario nazionale che si rinchiude nella fortezza protetta. Invece voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle. E quindi ho deciso di fare un'incursione laddove la partita è più difficile, laddove i risultati del Pd sono oggettivamente più bassi che altrove, laddove, soprattutto, il numero di coloro che hanno tradito Draghi è altissimo». Lo dice il segretario del Pd intervistato dal Giornale di Vicenza.

08:34 - Letta: «Partita congresso ultimo dei problemi, unità ora è reale»

Il congresso del Pd dopo le elezioni per passare la mano in caso di sconfitta alle elezioni «è l'ultimo dei problemi: l'unità nel partito è reale. E adesso ci dobbiamo concentrare solamente su questa campagna elettorale perché è decisiva per l'Italia».
Lo dice al Giornale di Vicenza il segretario del Pd Enrico Letta, respingendo l'accusa di aver imitato Matteo Renzi nella scelta delle candidature, epurando avversari interni e facendo spazio solo ai più fedeli. «Semplicemente -contesta Letta- non è vero: basta scorrere l'elenco per rendersene conto. Le liste del 2018 erano un monocolore renziano, stavolta invece garantiscono il pluralismo interno. Avrei voluto ci fosse più spazio per tutti ma il taglio dei parlamentari ha reso tutto molto complesso e le proteste purtroppo devono tenere conto di questa riduzione».

08:21 - Presidenzialismo, Letta: «E' un gravissimo errore, lo combatteremo»

Il presidenzialismo in Italia «penso sarebbe un gravissimo». Per questo «combatteremo per evitarlo». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato da Il Giornale di Vicenza, città dove sarà candidato alla Camera.
"Sono contrario - spiega Letta- non perché pensi che il presidenzialismo porti a una dittatura, ma perché la nostra Costituzione è anti-presidenzialista. Chi propone oggi la torsione presidenziale non sta proponendo un aggiustamento della Carta ma la sua cancellazione per andare verso un impianto sbagliato che gioca sull'uomo forte o la donna forte di cui il nostro sistema non sente il bisogno».
"Mi colpisce - afferma ancora il segretario del Pd- che la campagna elettorale del centrodestra sia cominciata con la caduta del governo e sia proseguita con l'attacco a Mattarella di cui sono addirittura state vocate le dimissioni».

07:07 - Fedriga ad Avvenire: «Riforme da fare, non da soli»

«Non alimentare troppe attese. Riforme da fare, non da soli». Intervista al governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga - su Avvenire - che mette in fila i capisaldi della Lega «di governo».
Il governatore dice: «Mattarella e Draghi, caduto il governo, hanno rassicurato i ceti produttivi garantendo continuità. Fra i modelli il semi-presidenzialismo: non cambia il ruolo del Quirinale, ma rafforza l'esecutivo, con l'elezione diretta del premier».

06:51 - Speranza al Corsera: «Ambiguità sui vaccini rischia di farci male»

«L'ambiguità sui vaccini rischia di farci molto male. Il 40% non sa chi votare, la partita è ancora aperta». Così Roberto Speranza in un'intervista al Corriere della Sera firmata da Marco Galluzzo.
Secondo il ministro Speranza la destra ha seguito un modello alla Bolsonaro, lasciar correre e si sono viste le conseguenze. Per lui «tutte le forze politiche» dovrebbero dismettere ogni ambiguità: «riconoscano che la campagna di vaccinazione è stata fondamentale e si impegnino a continuarla con determinazione. Se si fa questo allora il tema può uscire dalla campagna elettorale, sarebbe auspicabile. Io da ministro non posso che chiedere un approccio condiviso nazionale, ma ancora non lo vedo. Qual è il problema? Si cercano i voti dei no vax?».