Di Maio: «Irresponsabile non dare pieno mandato a Conte in Europa»
Il Ministro degli Esteri: «Sulla riforma del Mes sono assolutamente fiducioso che ci sarà un voto positivo, sarebbe incomprensibile che l’Italia esercitasse un veto mentre si sta battendo contro veti di altri»
«Mercoledì non si vota in aula sull'accesso al Mes, ma per dare mandato al presidente del Consiglio di andare ai tavoli europei ad esempio per sbloccare i fondi del Recovery Fund che stanno subendo il veto di Ungheria e Polonia». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una intervista a Sky Tg24.
«E' responsabilità del parlamento e della maggioranza dare pieno mandato al presidente del Consiglio. Quindi non solo auspico che vi sia massima unità e compattezza ma credo sia da irresponsabili votare contro il presidente del Consiglio mercoledì», ha insistito il titolare della Farnesina.
«Recovery? Cabina di regia con politici ai vertici»
«L'idea di cabina di regia che stiamo mettendo in piedi per la spesa dei 209 miliardi (del Recovery Fund) prevede al vertice le cariche politiche, poi è chiaro che nell'attuazione bisogna munirsi delle migliori professionalità».
«Sul Recovery Fund siamo il primo Paese che riceverà i soldi. Siamo allo stesso punto dei Paesi europei sulla scrittura del programma e sull'interlocuzione con la Commissione Ue. Non ce la faccio più a vedere un Paese come l'Italia che ha fatto grandi cose che si deve dare la zappa sui piedi e trattarsi sempre come l'ultimo della classe. Non siamo gli ultimi della classe, siamo allo stesso livello degli altri Paesi europei per come stiamo affrontando il Recovery Fund. Stiamo costruendo una cabina di regia come tutti gli altri Paesi con modalità diverse», ha aggiunto Di Maio.
«Governo? No a polemiche, dare risposte concrete»
«Davanti a una crisi serve unità. Gli italiani stanno attraversando un momento molto difficile e il compito della politica non è quello di perdersi in polemiche, ma è quello di dare risposte chiare e concrete. Lavoro, investimenti per le imprese, sostegno ad artigiani, partite Iva, commercianti e a chi è in difficoltà. A questo dobbiamo pensare. Non a farci la guerra. Ogni singolo centesimo che stanzieremo da qui in avanti dovrà servire a dare ossigeno agli italiani».
«Con la manovra - aggiunge - lo stiamo già facendo. Ci sono interventi che vanno in questa direzione: agevolazioni e sgravi per le imprese che assumono donne e giovani under 35, ad esempio. Con il patto per l'Export stiamo invece aiutando le aziende a esportare Made in Italy nel mondo. Queste misure devono diventare strutturali. Serve una visione da qui ai prossimi 10 anni. Il mondo sta cambiando e fin da ora dobbiamo pensare all'Italia del 2030. Il mio è un appello a tutte le forze politiche: il Paese ha bisogno di stabilità, diamogli stabilità».
«Regioni sono state coinvolte nel Dpcm»
«Le regioni sono state coinvolte nell'ultimo Dpcm. Io sinceramente non posso vedere ogni volta che emaniamo un documento dopo aver fatto giorni di videoconferenze i presidenti delle regioni che non sono d'accordo. Sanno benissimo che sono le misure che abbiamo adottato con loro e che stiamo utilizzando confrontandoci anche con altri Paesi europei».
«Il 2020 lo dobbiamo concludere con la massima attenzione», ha aggiunto il ministro sottolineando che «tutti i Paesi europei stanno facendo giri di vite a Natale per evitare che si spostino milioni di persone». «Io anche resterò a Roma per effetto di queste misure a Natale e non potrò raggiungere la mia famiglia in Campania», ha detto ancora il ministro.
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