31 marzo 2023
Aggiornato 17:30
Decreto liquidità

Imprese, il piano di Gualtieri: «Contributi a fondo perduto per le più piccole»

Lo ha detto il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un'audizione alle commissioni riunite Attività produttive e Finanze della Camera sul decreto liquidità

Il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri
Il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri Foto: ANSA

ROMA - Nel prossimo decreto che dovrebbe essere varato in settimana dal governo «ci saranno misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto e di sostegno alla capitalizzazione, agli investimenti e all'innovazione». Lo ha detto il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un'audizione alle commissioni riunite Attività produttive e Finanze della Camera sul decreto liquidità.

«Da solo il sostegno alla liquidità con il sistema delle garanzie non è sufficiente ma è evidente che si tratta di interventi necessari e di grandissima importanza che hanno rappresentato un elemento qualificante degli interventi adottati da tutti i governi».

Già accolte il 70% delle domande di moratoria

La moratoria sui prestiti «ha avuto un impatto particolarmente significativo» e finora «il 70% delle domande è già stato accolto dalle banche, il 29% richiede qualche giorno in più e solo l'1%è stato rigettato. Il tasso di accoglimento è altissimo, siamo al 99%».

Dall'attuazione dei provvedimenti del governo per garantire la liquidità «c'è una pressione fortissima sul sistema bancario ma ci aspettiamo ci sia una attuazione più rapida, semplice ed efficace possibile di queste misure».

Varati interventi per il 40% del PIL

Il governo per fronteggiare l'emergenza coronavirus e garantire la liquidità all'economia nazionale ha varato «interventi tra i più ampi in Europa che ammontano complessivamente a quasi il 40% del Pil nazionale. Una dimensione superiore, in alcuni casi ampiamente superiore, a quella degli interventi adottati in altri Paesi. Gli interventi sulle garanzie superano i 400 miliardi - ha ricordato - mentre quelli precedenti ammontano a circa 340 miliardi di euro».