18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Emergenza sbarchi

Migranti, Paolo Gentiloni vede segnali incoraggianti: «Nuova attenzione da Germania e Francia»

Il commissario UE per gli Affari economici: «L'Italia da sola non può farcela, ma per un anno ha fatto la faccia feroce». Il Ministro Luciana Lamorgese: «A navi Ong sarà dato porto sicuro»

Emmanuel Macron, Angela Merkel e Paolo Gentiloni
Emmanuel Macron, Angela Merkel e Paolo Gentiloni Foto: ANSA

ROMA - «L'Europa ha dimostrato grandissimo egoismo» sulla questione dei migranti, «ma nelle ultime settimane ho visto qualche segnale di una nuova attenzione, soprattutto in Francia e in Germania». Lo ha detto il Commissario Ue per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, ospite della trasmissione «Che tempo che fa».

«L'Italia da sola non può farcela, ma per un anno ha fatto la faccia feroce. E con la faccia feroce e la chiusura dei porti non andiamo da nessuno parte», ha rimarcato l'ex ministro degli Esteri, mentre «lavorando con le altre autorità europee e riprendendo il lavoro con le organizzazioni Onu» nei centri di detenzione dei migranti in Libia, si può arrivare a «trasformare questi flussi da irregolari, pericolosi per chi li fa, in un fenomeno regolare, con corridoi umanitari, quote per i migranti economici e collaborazione tra i paesi europei».

Lamorgese: A navi Ong sarà dato porto sicuro

«Ci sono due navi» di Ong con migranti a bordo che «hanno chiesto un porto sicuro» all'Italia. Il porto sicuro «presumibilmente sarà dato». Lo ha riferito il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, a Mezz'ora in più di Lucia Annunziata. Lamorgese non si è espressa su quale porto sarà indicato e alla domanda se sarà quello di Messina, ha risposto: «Stiamo verificando».

A Settembre aumentati sbarchi dalla Tunisia

A settembre gli sbarchi dei migranti «sono aumentati» soprattutto «dalla Tunisia, per la situazione politica di instabilità. A novembre siamo ritornati nella media con 693 arrivi, contro i 980 di novembre 2018». Durante la trasmissione sono stati illustrati i dati sugli sbarchi degli ultimi tre mesi. A settembre di quest'anno ci sono stati 2.496 arrivi contro i 947 dello stesso mese del 2018, a ottobre sono giunti in Italia 2016 migranti contro 1007 del novembre 2018, poi la situazione è cambiata a novembre, quando gli arrivi sono stati in numero inferiori rispetto a quelli registrati l'anno scorso.

Lamorgese ha sottolineato che su questo tema non vanno confrontati i diversi periodi tra loro, perchè ogni volta «ci possono essere situazioni diverse». Quanto ai rimpatri, i dati del Viminale indicano che dal primo gennaio 2019 al 17 novembre ne sono stati effettuati 6.163 contro 6.048 dello stesso periodo del 2018.

Chiudere campi detenzione in Libia

«Il memorandum con la Libia del 2017 va cambiato. Bisogna accelerare i corridoi umanitari - ha spiegato -, chiudere gradualmente i campi di detenzione e attribuire la responsabilità all'Onu». Il responsabile del Viminale ha aggiunto che «l'accordo di Malta sta funzionando. C'è stato un passo avanti da parte di Francia e Germania che chiedono di fare una richiesta congiunta all'Europa sulla ripartizione dei migranti. E' un segnale che sta cambiando l'orientamento per affrontare la questione, che è europea».