Renzi: «Governo non fa politica estera, fa ridere tutto il mondo»
L'ex Premier e Senatore del PD: «I populisti hanno bisogno di un nemico e hanno scelto Macron». Duro con i 5 Stelle: «Si tenessero i rimborsi elettorali e smettessero di far danni al paese»

ROMA - «Per mascherare il fallimento, il governo parla d'altro. E attacca la Francia e Macron. Solo che stavolta i francesi hanno reagito. E per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale l'ambasciatore è stato richiamato. Io penso che un governo che sostiene la dittatura di Maduro, che si schiera con i Gilet Gialli contro le istituzioni democratiche francesi, che è isolato in Europa dovrebbe farsi un esame di coscienza. Ne ho parlato in diretta ieri a Europe1. I populisti hanno bisogno di un nemico e hanno scelto Macron. Ma così non si fa politica estera: così si fa solo ridere tutto il mondo». Lo ha scritto l'ex premier e senatore Pd, Matteo Renzi, nella enews.
M5s si tenesse rimborsi e smettesse di far danni al paese
«Oggi l'ISTAT ha fornito i dati della produzione industriale: -5.5% in un anno. Non va male, va peggio. Il PIL sarà decisamente inferiore alle aspettative. Qualche giorno fa Salvini brindava perché i titoli di Stato di gennaio sono stati tutti acquistati. Vero. Ma come ha fatto giustamente notare Carnevale-Maffè due giorni fa su Twitter solo per l'asta dei titoli a 30 anni, tutti noi pagheremo 1 miliardo e trecento milioni in più di interessi a causa dello spread. Lo stesso giorno dell'asta Di Maio ha detto di aver restituito due milioni di euro alla protezione civile. Questo è il populismo: vantarsi di restituire due milioni e spenderne 650 volte di più sugli interessi perché chi compra i titoli ha poca fiducia di di chi governa». «Tenete conto - prosegue - che questi 1.300 milioni di maggiori interessi si riferiscono solo ad una vendita di titoli pari a 8 miliardi, da qui a fine anno l'Italia dovrà venderne circa altri 400 miliardi. I Cinque Stelle non ci fanno risparmiare: ci fanno danno. Provocazione: ma si tenessero i rimborsi e smettessero di fare danni al Paese? L'Italia risparmierebbe».
Con bicameralismo perfetto taglio Parlamentari è una buffonata
«Ieri è stata approvata in prima lettura la riduzione del numero dei parlamentari. Quindi: grillini e leghisti hanno votato no al referendum però adesso propongono di ridurre il numero dei parlamentari per un mero fatto economico. È una buffonata. La riduzione del numero dei parlamentari - prosegue - è sacrosanta se finalmente diversifichiamo la Camera del Senato. Continuare con il bicameralismo perfetto è assurdo: c'è solo in Italia, come ricorderete dai dibattiti del 2016. I populisti non vogliono migliorare il sistema: fanno solo propaganda spicciola. Sono stato in prima fila a combattere gli sprechi e gli eccessi della politica. Ma intervenire sul numero dei parlamentari senza cambiare le funzioni di Camera e Senato significa prendere in giro la gente. E non è giusto».
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