28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Formula 1 | Gran Premio degli Stati Uniti

Verstappen punito, Raikkonen a podio: «Favorita la Ferrari»

Max rimonta dal sedicesimo posto in griglia fino al terzo al traguardo, ma la Federazione lo sanziona per aver tagliato la pista. E lui polemizza: «Il solito commissario idiota»

AUSTIN – Anche quando credeva di essersi visto strappare il podio proprio alla penultima curva da quel sorpasso di Max Verstappen, che lo ha colto di sorpresa approfittando delle gomme più fresche, Kimi Raikkonen ha risposto con la consueta, algida reazione da Iceman: «Sono rimasto sorpreso a metà – ha raccontato il finlandese della Ferrari – L'ho visto nel mio specchietto retrovisore, ho cercato di rallentare e pensavo di aver coperto la curva ma poi improvvisamente me lo sono ritrovato lì, a quella velocità. Mi ha superato e mi sono un po' arrabbiato. Ovviamente sono rimasto deluso dopo la gara quando pensavo di essere arrivato quarto, ma poi Max ha avuto qualche problema». Poi gli è arrivato un gentile quanto inaspettato regalo dalla direzione gara: «Non ho idea di cosa sia successo a Verstappen o perché abbia preso la penalità. Sono salito sul podio ma senza averlo incontrato, non so dove sia andato».

I Verstappen si ribellano
Pochi minuti dopo la bandiera a scacchi, infatti, i commissari hanno inflitto cinque secondi di penalità al baby fenomeno olandese, che aveva compiuto una gara eccezionale, tutta in rimonta dalla sedicesima posizione in cui si era ritrovato a partire per colpa della sostituzione del motore. Il motivo della sanzione? La prova televisiva ha confermato che la sua Red Bull ha tagliato il circuito con tutte e quattro le ruote di almeno mezzo metro, cogliendone un vantaggio. Una decisione che ha tolto a Verstappen il terzo posto e che il giovane talento non ha preso affatto bene: «Personalmente mi sento bene, ovviamente è un grande peccato aver perso il podio a gara finita – ha tuonato – Me l'hanno di nuovo portato via, c'è sempre un commissario idiota che prende delle decisioni contro di me, come pure in Messico l'anno scorso. Ora ho preso una penalità di cinque secondi e di un punto per cosa? Alla fine tutti arrivano sempre larghi, non ci sono limiti sulla pista, e il pubblico lo apprezza davanti alla tv. Invece fanno scendere di nuovo un pilota dal podio e lo mandano via. Comunque ho fatto una bella gara, sono contento del quarto posto. Solo il modo in cui è maturato è incredibile». Oltre al danno, la beffa: la sentenza del direttore di gara, decisa in pochi minuti dopo la conclusione del Gran Premio, non può essere appellata. «Non si può protestare, le regole sono così e loro sanno come scriverle – ha proseguito Max – Al momento tutto gira a loro favore: loro decidono e tu non puoi fare nulla contro di loro, questo ovviamente è davvero strano. Ma cosa si può fare? Non è bello per il pubblico. Così, questo sport non ha senso: tutti amano l'azione in pista, ma in questo modo uccidono la gara». Ancora più polemico, attraverso i social, è stato papà Jos Verstappen: «Una ca...ta, fa schifo. Fia, vergogna», ha twittato, senza mezzi termini. Condividendo anche un'immagine dove la sigla della Federazione internazionale dell'automobile viene reinterpretata come «Ferrari international assistance» (assistenza internazionale alla Ferrari). Di fronte a infrazioni così inoppugnabili, però, diventa davvero difficile parlare di favoritismi...