26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Formula 1 | Gran Premio d'Ungheria

Piedi per terra in Mercedes: «Non siamo ottimisti per questa gara»

Pur essendo stata la squadra da battere e avendo recuperato terreno sulla Ferrari nelle ultime gare, la scuderia tedesca è consapevole che nel fine settimana dell'Hungaroring i rapporti di forza sono destinati a cambiare. La pista magiara, stretta e tortuosa, sembra infatti favorevole alla Rossa

BUDAPEST – In testa al Mondiale piloti resta la Ferrari di Sebastian Vettel, ma è la Mercedes ad essere tornata la monoposto da battere nelle ultime gare. Dal Gran Premio di Montecarlo in poi la Rossa non è infatti più salita sul gradino alto del podio, mentre le Frecce d'argento hanno ritrovato quel passo superiore che ha permesso a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas di recuperare terreno sulla rivale italiana in classifica. E ancor più del tre volte campione del mondo, proprio il finlandese è riuscito a sfruttare meglio la rinnovata competitività della sua monoposto: da Monaco in poi, infatti, è il pilota che ha raccolto più punti in assoluto. Tanto che, nonostante sia l'unico dei big ad aver collezionato anche un ritiro, ora si trova ad appena 23 lunghezze di ritardo dalla vetta.

Tracciato ostico
Bottas, dunque, come del resto tutta la Mercedes, ha dunque tutte le intenzioni di continuare la serie positiva anche nel Gran Premio d'Ungheria di questo fine settimana. Ma è anche consapevole che, stavolta, sconfiggere la Ferrari potrebbe risultare più difficile di quanto non sia stato negli ultimi appuntamento: «Non dobbiamo pensare di essere i più veloci – avverte Valtteri manifestando una buona dose di realismo – Non possiamo permetterci di entrare in questo tipo di mentalità, non vogliamo farlo. Vogliamo continuare a sentirci in rimonta, poter migliorare la macchina. E sappiamo che i rapporti di forza possono variare molto da una pista all'altra: questo è un dato di fatto, perché veniamo da due gare che si sono disputate su circuiti piuttosto veloci». L'Hungaroring, che ospiterà la prossima tappa, invece, è un tracciato decisamente tortuoso e dalla bassa aderenza: molto più simile, insomma, a quelli di Sochi e di Montecarlo, dove sono state le Rosse a prevalere. «La prossima gara a Budapest sarà completamente differente: ha tante curve lente, temperature molto alte, perciò non la affronteremo con troppa fiducia – conferma il finnico – Sappiamo di avere ancora del lavoro da fare e molti aspetti che dobbiamo migliorare, e possiamo riuscirci entro la fine di quest'anno. La situazione dipende molto dai circuiti e dunque vedremo ancora delle grandi battaglie».