18 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Il retroscena della firma del contratto

Marchionne conferma Raikkonen... ma sogna Hamilton

Quella di confermare Kimi anche per il 2017 è stata una decisione forzata, vista l'assenza di alternative all'altezza sul mercato. Ma il vero cavallo di razza su cui punta il presidente per il futuro della Ferrari è il campione del mondo

Kimi Raikkonen
Kimi Raikkonen Foto: Ferrari

SILVERSTONE – Perché, nonostante il fiume di critiche piovuto su di lui in questa stagione, alla fine la Ferrari ha deciso di rinnovare il contratto con Kimi Raikkonen anche per il 2017? La maggior parte degli osservatori è concorde: semplicemente, per mancanza di alternative. Non si sarebbe trattato, dunque, di una dimostrazione di fiducia di Maranello nei confronti del suo storico portacolori, che proprio questo fine settimana festeggerà i suoi cento Gran Premi in rosso. Ma di una scelta quasi forzata, dovuta alla penuria sul mercato di potenziali sostituti ritenuti all'altezza della situazione.

Pretendenti inadatti
Non è un segreto che la prima scelta del Cavallino rampante sarebbe ricaduta su uno dei due giovani fenomeni della Red Bull: Daniel Ricciardo o Max Verstappen. Ma le «lattine», appena fiutato l'interesse degli avversari, si sono affrettati a blindarli entrambi. E, per sicurezza, anche Carlos Sainz Jr, che corre per i cuginetti della Toro Rosso: un altro talento emergente su cui la Scuderia aveva messo gli occhi, pur non ritenendolo ancora davvero pronto per la promozione in un top team (deve ancora salire per la prima volta sul podio). Così gli sguardi si sono orientati su Sergio Perez, che nelle ultime settimane si è fatto notare per i due strabilianti podi ottenuti con la modesta Force India. Ma il dubbio su di lui non riguardava le prestazioni, quanto piuttosto il carattere. Checo, infatti, fu già inserito nel vivaio della Ferrari Driver Academy quattro anni fa, ma ne fu allontanato per via della sua indole fumantina e poco gestibile. Al contrario, Raikkonen ha un ottimo rapporto personale con il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, e questo è un aspetto che i vertici della squadra hanno tenuto in gran conto quando hanno deciso per il suo rinnovo: «Il loro rapporto è ottimo – ha spiegato il team principal Maurizio Arrivabene a Sky Sport – Lavorano bene insieme. Non abbiamo un problema piloti in Ferrari. Non abbiamo un problema in squadra». Scartato anche il messicano, sul tavolo rimanevano solo Romain Grosjean ed Esteban Gutierrez, ovvero i due piloti della «ferrarina» Haas, ma entrambi, hanno ritenuto gli osservatori della Rossa dopo averne studiato i dati, non garantivano qualità tali da farli ritenere globalmente superiori a Kimi.

Proposta indecente
Dunque, non restava che dare via libera ad Iceman. Ma a tempo, solo per un'altra stagione, visto che un pilota di 36 anni non può certo essere ritenuto un investimento a lungo termine. Il problema, insomma, viene rimandato di dodici mesi, ma non cambia: la Ferrari dovrà comunque trovare un altro nome su cui puntare per il suo futuro. Ed è proprio qui che, negli ultimi giorni, è spuntato il nome a sorpresa: nientemeno che Lewis Hamilton. Rivela il noto giornalista di Sky Sport inglese Ted Kravitz che il campione del mondo in carica sarebbe l'avversario in assoluto più stimato da Sergio Marchionne, l'unico ritenuto capace quanto Vettel (se non di più), il sogno proibito per raggiungere il quale sarebbe pronto a mettere mano al portafogli e offrire un maxi ingaggio. Al momento il sogno è destinato a rimanere tale, visto che l'anglo-caraibico è legato alla Mercedes da un contratto di ferro fino al 2018. Ma visto l'attuale clima di tempesta che aleggia tra i due piloti delle frecce d'argento, un suo passaggio a Maranello nei prossimi anni non viene più considerato impossibile. Tanto che anche Vettel, in un'intervista rilasciata solo ieri a La Stampa, gli ha aperto le porte: «Lo conosco da tanti anni eppure so poco di lui – ha risposto – Credo che i nostri stili di vita siano piuttosto diversi, diciamo pure opposti. Ma non avrei nessun problema a confrontarmi con lui in pista». Avrà parlato con il presidente Marchionne?