24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Alla ricerca del nuovo Kimi

Ferrari fregata: il pilota prescelto dice «no»

Le strade del mercato rosso sembravano puntare a Daniel Ricciardo. Invece, l'australiano ha deciso di rinnovare per altri due anni con la Red Bull, ottenendo tra l'altro anche un notevole aumento di stipendio. E ora?

Gli attuali piloti del Cavallino: Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel
Gli attuali piloti del Cavallino: Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel Foto: Ferrari

ROMA – Sembrava la scelta più logica. Un pilota giovane, emergente, apparentemente in lotta con la sua squadra dopo i due errori del muretto (per qualcuno, più che sospetti) che lo hanno privato di altrettante vittorie, e per giunta simpatico, comunicativo e di origine italiana. Perfino il suo ex compagno di squadra Sebastian Vettel, con cui i rapporti ai tempi in cui si trovarono a condividere il box furono tutt'altro che idilliaci, gli aveva aperto la porta: «È un pilota forte, anche se l'anno scorso ha avuto alcune difficoltà: non ho nulla contro di lui». Tutte le strade della Ferrari, insomma, sembravano portare a Daniel Ricciardo. Invece, a sorpresa è arrivata la retromarcia: il pilota australiano ha rinnovato per altri due anni il suo contratto con la Red Bull. Milton Keynes ha ufficializzato la firma di un contratto per il 2017 e il 2018, che secondo indiscrezioni varrebbe 20 milioni di euro: il team delle «lattine», insomma, pur di non farselo strappare dalla Rossa, gli ha concesso un notevole aumento di stipendio (seppur ancora lontano dalle cifre più che doppie che guadagnano i top driver come Hamilton, Alonso e lo stesso Vettel).

Le alternative
Una svolta che costringe ora il Cavallino rampante a cambiare i suoi piani di mercato. Se vorrà davvero liberarsi di Kimi Raikkonen e trovare un nuovo secondo pilota, Maranello dovrà cercare altrove. E, pur essendo venuta meno la prima scelta, i candidati non mancano di certo. In pole position ora sembra essere Sergio Perez, già sostituto di Lewis Hamilton in McLaren e, da giovane, membro del vivaio rosso della Ferrari Driver Academy, le cui quotazioni sono state parecchio rilanciate dal recente clamoroso podio conquistato nel Gran Premio di Montecarlo. Anche la pista che porta al messicano, tuttavia, appare piuttosto accidentata. «Sergio è nostro – avvisa il direttore sportivo della Force India, Otmar Szafnauer – Se la Ferrari lo vuole, dovrà pagarci molti soldi». Non che i contratti già firmati siano un grosso problema, in Formula 1: non sarebbe certo la prima volta in cui, pur di svincolare un pilota desiderato, un top team è pronto ad aprire i cordoni della borsa. La vera domanda, semmai, è: Perez vuole davvero accettare lo scomodo ruolo di scudiero di Vettel? «Non sono in trattativa né con la Ferrari né con altri – smentisce lui a Sky inglese – Ho detto prima che sono contento dove sono». Ma la porta non è del tutto chiusa: «È troppo presto per trarre conclusioni sul mio futuro – prosegue Sergio – Quando iniziano a seguirti vuol dire che stai facendo un buon lavoro, ma la situazione cambia di weekend in weekend. Non mi faccio disturbare troppo da queste voci: sono qui per fare il mio lavoro e continuerò a farlo». E la Ferrari, invece, cosa farà?