Ilva, la FIOM chiede «garanzie per tutti»
Assemblea permanente in fabbrica all'Ilva di Cornigliano con sciopero a oltranza, indetto dalla Fiom, in attesa che arrivi la data della convocazione con il Governo
GENOVA - Nessun corteo ma assemblea permanente in fabbrica all'Ilva di Cornigliano con sciopero a oltranza, indetto dalla Fiom, in attesa che arrivi la data della convocazione con il Governo come promesso ieri nella lettera del governatore Toti e del ministro Di Maio. «Oggi non ci siamo mossi per rispetto alla città - dice il segretario Fiom Manganaro - ma i lavoratori non possono essere presi in giro. Se non arriverà la convocazione domani saremo in corteo».
VOGLIAMO GARANZIE - C'è da affrontare il futuro di chi sarà fuori da Ilva dai prossimi giorni. Mittal oggi sul portale dovrebbe pubblicare i nomi dei 1000 su 1474 lavoratori che saranno assunti dalla nuova Ilva. «Vogliamo garanzie per tutti nel rispetto dell'Accordo di programma - dice Manganaro - e senza garanzie non divideremo i lavoratori tra chi è dentro e fuori». Con lo sciopero Confindustria ha annullato il tavolo del pomeriggio sull'avvio della procedura di raffreddamento avviata dai sindacati dopo che Ilva in amministrazione controllata vuol tagliare una 60/na di posti.
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