Ilva, trovato l'accordo. Esulta Di Maio: «Miglior risultato possibile»
Siglata l'intesa sul futuro dell'acciaieria: c'è l'assunzione immediata di 10.700 lavoratori. Ok dei sindacati, che organizzeranno un referendum confermativo
ROMA – È stata raggiunta l’intesa sul futuro dell’Ilva: ArcelorMittal, i sindacati e i commissari straordinari hanno firmato, al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del ministro Luigi Di Maio, l’accordo. Viene confermata l’assunzione immediata di 10.700 lavoratori. «Con l'intesa non si annulla la gara», ha spiegato il ministro Di Maio, a margine del tavolo, sottolineando che «i lavoratori saranno assunti con l'articolo 18, ci saranno 10.700 assunzioni come base di partenza e non ci saranno esuberi. Si è cercato di raggiungere il miglior risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili».
Luce verde dai sindacati
Il testo verrà poi sottoposto a un referendum tra i lavoratori. Per l'Ilva «l'accordo è fatto, per noi per essere valido deve essere approvato dai lavoratori con un referendum», ha messo in chiaro la leader della Fiom, Francesca Re David, sottolineando però che sull'esito della consultazione tra i lavoratori «siamo fiduciosi. Sicuramente partiremo subito con l'organizzazione» del referendum. «Proveremo a farlo» entro il 15 settembre, data in cui scade la proroga del commissariamento dell'Ilva. «Verranno assunti immediatamente da Mittal 10.700 lavoratori», prosegue Re David, e contemporaneamente «verrà aperto un piano volontario di incentivi all'esodo» e Mittal «assumerà tutti i lavoratori che rimangono in amministrazione straordinaria nel tempo di realizzazione del piano industriale» cioè entro il 2024. «Tutto questo avverrà – ha aggiunto – senza pesi sul salario dei lavoratori, ai lavoratori non verrà tolto salario né adesso né quando ci saranno le ulteriori assunzioni». Inoltre «verrà conservato per chi lo aveva l'articolo 18 e riconosciuta l'anzianità». Ecco perché «questo accordo ci soddisfa», ha concluso Re David.
Soddisfatto il premier
Plausi anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Di Maio ha fatto un lavoro egregio». Il premier ha ricordato che sulla questione Ilva «c'era già stata una aggiudicazione» e quindi «è stato molto sapiente il percorso che abbiamo costruito perché abbiamo acquisito un parere dell'Anac e della Avvocatura dello Stato, che ringrazio. Sono emerse irregolarità molto chiare ed evidenti. Però, come ha precisato anche il ministro Di Maio, di fronte a una aggiudicazione l'annullamento della gara non era così semplice – ha sottolineato il premier – Non basta un vizio formale, occorre anche poter dimostrare che, attraverso quell'annullamento, si persegue e si realizza meglio l'interesse pubblico. Con l'aggiudicazione e col fatto che non c'erano altri competitori è stato tutto molto complicato». Sui posti di lavoro «i dati anticipati sono di assoluta eccellenza, c'è un risultato raggiunto».
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