22 aprile 2025
Aggiornato 04:30
Genova

La denuncia shock del M5s: «Il governo Pd conosceva i problemi del ponte»

Trano (M5s): «Conosceva i rischi dal 2015 ma ha preferito 'aiutare' Autostrade». Di Maio: «Revocheremo la concessione». E nel mirino c'è anche Forza Italia

Il Ponte Morandi subito dopo il crollo
Il Ponte Morandi subito dopo il crollo Foto: ANSA/FLAVIO LO SCALZO ANSA

GENOVA - «Il Pd, senza rispetto per quanto accaduto, continua a farneticare sulla Gronda, un'opera che non avrebbe sostituito il ponte Morandi crollato il 14 agosto. Anzi, Autostrade Spa ha sempre sostenuto che il Ponte Morandi avrebbe goduto di ottima salute per ben cento anni con la dovuta manutenzione». La pesante denuncia arriva da Raffaele Trano, capogruppo M5S della Commissione Finanze alla Camera. «Il Partito Democratico - prosegue - era a conoscenza dei problemi del ponte dal 2015. Anziché intervenire, come era suo obbligo fare, ha favorito la speculazione della società che molto probabilmente lo finanzia, rendendosi politicamente complice di questa tragedia». L'accusa di Trano è chiara: «Sono stati i precedenti Governi a permettere che per Autostrade per l'Italia sparisse l'obbligo di una gara d'appalto per aggiudicarsi i lavori. La pericolosità di quel ponte era stata segnalata in Parlamento con due interrogazioni. Chi doveva intervenire e non l' ha fatto si è reso politicamente complice della tragedia e gli attacchi strumentali di questi giorni non nasconderanno la verità come si è fatto, purtroppo, per troppo tempo».

La concessione ad Austostrade sarà revocata
Intanto dal M5s confermano che la concessione ad Autostrade per l'Italia sarà revocata. «Il governo è compatto, nessun dubbio sulla procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia» ha spiegato il presidente dei deputati M5s, Francesco D'Uva. «Conte sta facendo un ottimo lavoro, smentiamo categoricamente le fantasie giornalistiche circolate nelle ultime ore. I cittadini sono con noi e noi lavoriamo per tutelarli». Una notizia, quella della revoca, confermata pochi minuti dopo dal vicepremier Luigi Di Maio: «Lo dico chiaramente, c'è una volontà politica certa: Vogliamo revocare le concessione ad Autostrade per l'Italia» ha scritto il capo politico del M5s in un post su Facebook. «Non si può continuare a far finta che nulla sia accaduto. Questa gente continua a far pagare il pedaggio senza portare manutenzione ordinaria e straordinaria ed è ora di dire basta!Hanno scritto che il Governo frena, falso, il Governo accelera e revocherà le concessioni».

E il M5s risponde anche a Forza Italia: «Pensate solo ad Atlantia»
Ma non c'è solo il Pd nel mirino del Movimento 5 stelle. «Un ponte è crollato, 38 persone sono morte ed i vigili del fuoco sono a lavoro ininterrottamente tra le macerie. Ma Forza Italia pensa ai titoli in Borsa di Atlantia» ha denunciato Marialuisa Faro, capogruppo M5S della Commissione Bilancio della Camera. «Il crollo dei titoli è avvenuto contestualmente al crollo del ponte, prime delle sacrosante parole del Premier Giuseppe Conte che ha annunciato l'inizio delle procedure per la revoca della concessione. Chi mai può credere e avere fiducia in una società che, anziché garantire la sicurezza con una corretta manutenzione delle nostre strade, provoca morti? Nessuno. Ed infatti i titoli sono crollati. Le priorità di Forza Italia non riguardano milioni di italiani che hanno il diritto di attraversare un ponte in totale sicurezza, pagando peraltro i pedaggi più alti d'Europa, ma sono Atlantia e gli azionisti. Forza Italia si faccia un esame di coscienza, la smetta di dire sciocchezze e pensasse a tutti i reati che in questi anni sono stati cancellati a colpi di leggi ad personam ai danni di tutti gli italiani».