L'appello di Renzi a moderati: non consegnatevi a Salvini, pupillo di Marine Le Pen
Unione Europea, Italia, centrodestra,ma anche sinistra e Pd. Matteo Renzi parla sul palco dell'iniziativa sull'Europa organizzata dei Dem a Milano
MILANO - Unione Europea, Italia, centrodestra,ma anche sinistra e Pd. Matteo Renzi, sul palco dell'iniziativa sull'Europa organizzata dei Dem a Milano, parla delle prossime elezioni e del futuro del nostro Paese e dell'interno continente, difendendo strenuamente il proprio programma e attaccando frontalmente gli avversari. A fronte di un Pd che propone «più investimenti per rilanciare crescita e e occupazione" e la creazione di «un bilancio federale europeo, la creazione di eurobond e un ministro europeo delle Finanze», Matteo Renzi chiede «ai moderati italiani se davvero pensano di consegnare la golden share del dibattito politico europeo al pupillo di Marine Le Pen in Italia, Matteo Salvini. Mi chiedo come possiate consegnare la possibilità di scelta a chi promuoveva la secessione italiana, altro che l'integrazione europea». «La coalizione di centrodestra è guidata non dal Ppe, ma dalle forze estremiste e populiste di Salvini e Meloni. Amici del PPe, vi stanno prendendo in giro. Basta guardare come si sono divisi i collegi uninominali» ha osservato.
Ogni voto a destra è un voto che allontana l'Italia dall'Europa
Prosegue Renzi: «Ogni voto dato al fronte della destra è un voto che allontana l'Italia dall'Europa. Non c'è fake news più grande di quella che dice che c'è una coalizione di moderati di centrodestra in Italia che si candida a guidare il Paese», ha aggiunto Renzi. Ma il segretario Pd si rivolge anche agli elettori di sinistra: «Come pensate di poter consegnare con il vostro voto, radicale, la vittoria nei collegi a chi rappresenta l'opposto dei vostri valori? Come potete pensare che sia la stessa cosa essere governati da Gori che parla di valori o da chi parla di razza bianca?».
Campagna elettorale? Una lista della spesa
Renzi contesta nel suo intervento una campagna elettorale fatta di «promesse farneticanti, neanche la lista di Babbo Natale. Sembra la campagna elettorale della Lapponia, del paese di Babbo Natale». Nella quale, ha detto, «noi abbiamo scelto la strada della responsabilità, una strada difficile». «Noi - ha rivendicato Renzi - abbiamo scelto di non fare una campagna elettorale con la lista della spesa, con il libro dei sogni. Ma non rinunciamo alla visione alta e ideale, al sogno, del futuro che vogliamo: e per noi il futuro si chiama Stati Uniti d'Europa». In una campagna elettorale in cui «c'è chi promette 150 euro per le dentiere» e chi «700 euro per stare a casa a non fare niente», il Pd vuole «farla sulle grandi visioni: parleremo di Europa e ne vedremo delle belle", ha detto Renzi.
Il futuro si chiama Europa
«Il futuro si chiama Stati Uniti d'Europa e noi lo diciamo a testa alta. Invitando gli altri partiti a dire con chiarezza da che parte stanno" ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, chiudendo i lavori dell'iniziativa sull'Europa organizzata a Milano dall'eurogruppo Dem. «Possiamo arrivare a investire il 2% nella difesa europea, ma non al rimorchio degli altri. L'Italia con le sue competenze, le sue università, le sue aziende, le sue Forze Armate, può essere capofila in questo processo». «In Italia abbiamo i No euro, i Boh euro che cambiano idea ogni giornio, i Sì euro. Noi abbiamo la possibilità di fare di questo tema un tema chiave della campagna elettorale», ha detto Renzi. «Vogliamo rilanciare una visione dell'Europa per ridare senso a una campagna elettorale di cui non ne possiamo più: dentiere, soldi per non fare niente.... noi puntiamo sul lavoro sull'operosità», ha sottolineato l'ex premier. E ha proseguito: «L'alternativa è chiara: da un lato c'è il Pd che vuole rifondare l'Europa, dall'altro chi vede nell'Europa la minaccia dalla quale uscire. Non lo facciamo per i mercati finanziari, per le burocrazie e le cancellerie, ma per i nostri figli. E lo facciamo con il coraggio delle nostre proposte».
Quindi, un attacco frontale agli avversari: «Di Maio e Salvini hanno le stesse idee sull'euro e sull'immigrazione. Ma anche su altro. Ad esempio i vaccini. In queste ore, mentre qualcuno mostra con chiarezza i danni fatti dalla cultura antiscientifica nella vita di bambini e adulti, i M5s e la lega alla ricerca di un voto in più dei No vax arrivano a mettere in discussione l'obbligatorietà dei vaccini. Non si può neanche sorridere di questa cosa. Stiamo toccando con mano un dolore enorme».
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