20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Cantiere centrodestra

Brunetta: «Ius soli e biotestamento saranno il fine vita della sinistra»

Il capogruppo di Fi alla Camera: «Dopo aver rovinato l`Italia per anni con politiche scellerate la sinistra si preoccupa di due provvedimenti che i cittadini non vogliono»

ROMA - «Penso che il presidente del Senato, Pietro Grasso, metterà all'ordine del giorno di Palazzo Madama lo ius soli e il biotestamento, e metterà prima lo ius soli e poi il biotestamento per fare l'ennesimo dispetto al Partito democratico e a Renzi». Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando a Montecitorio. «Dopo aver rovinato l'Italia per anni con politiche scellerate - dal completo abbandono dei terremotati fino all'invasione dei migranti - la sinistra da un lato si preoccupa di ius soli e di biotestamento, due provvedimenti che i cittadini non vogliono e che non sono prioritari per il nostro Paese, e dall'altro continua a lacerarsi quotidianamente con fratture, scissioni e finte ricomposizioni», ha continuato il capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Centrodestra inclusivo vince
«Forza Italia e il centrodestra unito sono in grande ripresa e rappresentano l'unico argine credibile alle sinistre e ai populismi. Tutti i sondaggi ci danno in costante crescita, con percentuali oltre il 36-37%. Continuando così non avremo problemi a vincere buona parte dei collegi uninominali, a superare il 40% dei consensi, ottenendo così la maggioranza assoluta in Parlamento». «Nello specifico: se arriviamo intorno ai 300 deputati abbiamo vinto, se superiamo i 315 abbiamo stravinto, se arriviamo intorno ai 280 avremo - ha spiegato Brunetta - comunque noi l'incarico esplorativo per formare il nuovo governo. Per ottenere questo risultato è però fondamentale puntare sul programma, sui candidati giusti, e avendo pari dignità tra le forze che compongono tutto il centrodestra». «Dobbiamo essere inclusivi e plurali con chiunque si riconosca nei nostri valori e in Forza Italia: dai cattolici di Rotondi, Cesa, Costa ai repubblicani di Nucara, dai liberali di De Luca ai socialisti di Caldoro, Quagliariello, Fitto, Alemanno, Storace. Solo così, scegliendo i candidati migliori, premiando il valore e togliendo spazio ai personalismi, potremo tornare al governo e far ripartire l'intero sistema Paese. L'Italia ha bisogno di noi», ha concluso.