19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Banche

Banche, dirigente Pd di primo piano spiega la partita che si sta giocando

Un dirigente di primo piano del Pd spiega la partita che si sta giocando intorno al lavoro della commissione di inchiesta sul sistema bancario

Il leader Pd Matteo Renzi
Il leader Pd Matteo Renzi Foto: ANSA/UFFICIO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO ANSA

ROMA - "Il problema non è Mario Draghi, non è lui il nostro obiettivo». Così un dirigente di primo piano del Pd spiega la partita che si sta giocando intorno al lavoro della commissione di inchiesta sul sistema bancario. Ieri è emerso un contrasto tra Consob e Palazzo Koch sulle responsabilità delle crisi bancarie e oggi su alcuni organi di stampa emerge il timore che possa essere coinvolto nella polemica anche il numero uno della Bce. "Sospetto che Draghi - spiega la fonte Dem - lo tiri in mezzo Bankitalia. È emerso che c'è stato uno scontro tra Bankitalia e Consob e la Banca d'Italia coinvolge Draghi per distogliere l'attenzione». Però l'obiettivo del Partito democratico non è il presidente della Bce, "che sta svolgendo un grande lavoro». "Il problema non è Draghi, il problema è un altro - sottolinea -. Il punto è dimostrare, dopo mesi in cui si è data la responsabilità alla politica, che questa vicenda è colpa dei tecnici e non dei politici. Mi pare che questo stia emergendo chiaramente".

Renzi: "Chi ha sbagliato deve pagare"
Ieri sul tema delle banche è intervenuto il segretario Matteo Renzi, che nel suo tour in treno tra Veneto ed Emilia Romagna ha incontrato risparmiatori e rappresentanti di associazioni di consumatori che si occupano della questione delle Banche venete ed emiliane. "La Commissione d'inchiesta sulle banche, voluta dal Pd sta lavorando bene per capire chi ha sbagliato. E chi ha sbagliato deve pagare: non è populismo, è giustizia", ha detto il leader Dem dopo gli incontri con i risparmiatori che, ha ribadito, sono stati "traditi dalla mancanza di vigilanza e di controllo".

Bonifazi: Sistema di vigilanza non all'altezza
Anche Francesco Bonifazi, tesoriere del partito e membro della commissione di inchiesta sulle banche, ha sottolineato ieri che nel settore bancario c'è stato un "sistema di vigilanza che nella migliore delle ipotesi non è stato all'altezza del ruolo che doveva compiere" e "mi batterò perché si accerti la verità, su questo ed altri casi, e perché chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità e paghi fino in fondo".