20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Immigrazione e Libia

Libia, Gentiloni: «Sarraj chiede navi italiane in acque libiche. Italia in prima linea»

All'indomani dell'exploit di Emmanuel Macron sulla crisi libica, il premier Paolo Gentiloni sottolinea l'importante ruolo che l'Italia continua a ricoprire nella risoluzione del caos nordafricano

ROMA – All'indomani dell'exploit di Emmanuel Macron sulla crisi libica, con annessa triste figura dell'Italia a livello internazionale, il premier Paolo Gentiloni cerca di calmare le acque e ostenta tranquillità. Sottolineando come il Belpaese sia sempre in prima linea nella risoluzione del caos libico e come ogni passo avanti nei negoziati non possa che essere ben accolto dall'Italia.  «Il presidente Sarraj mi ha indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si chiede al governo italiano un sostegno tecnico attraverso unità navali nel comune contrasto al traffico di esseri umani. Un sostegno tecnico a un impegno comune da svolgersi in acque libiche con unità navali inviate dall’Italia», ha annunciato il premier.  «La richiesta delle autorità libiche è all’esame del Ministero della Difesa, naturalmente le decisioni che prenderemo verranno valutate d’intesa con il Parlamento. Ma», ha spiegato Gentiloni, «questa richiesta, se valuteremo la possibilità di rispondere positivamente come credo sia necessario, può rappresentare un punto di novità molto rilevante nell’attività di contrasto al traffico di esseri umani in partenza dalla Libia».

Sull'incontro Sarraj-Macron a Parigi
Riguardo all'accordo stretto ieri tra Sarraj e Haftar, il presidente del Consiglio ha commentato: «Noi guardiamo con speranza agli sviluppi di quello che è successo ieri a Parigi, perchè se si incontrano Sarraj e Haftar può dischiudere prospettive positive». Il premier si è quindi augurato che l'intesa abbia seguiti più robusti del precedente incontro di due mesi fa ad Abu Dhabi, «dove fu fissata una road map che invece non ebbe seguito e spero che il comunicato di ieri un seguito ce l'abbia». Una nota tesa forse anche a ridimensionare il ruolo della Francia nell'incontro di ieri, che pareva aver messo in ombra gli sforzi fin qui effettuati dal nostro Paese. «L'Italia è in prima linea nella stabilizzazione» della Libia, ha aggiunto eloquentemente.

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Le proposte di Sarraj
Il capo del governo di accordo nazionale libico, Fayez al Sarraj ha chiesto oggi di concentrare gli sforzi sul «controllo dei confini Sud» della Libia «in modo che si riesca a far tornare» i migranti «nei propri Paesi» e gestire con maggiore efficia l'attuale crisi migratoria. A questo proposito, dopo il suo incontro a Roma con il presidente del Consiglio Gentiloni, Sarraj non ha nascosto «le difficoltà sulla nostra strada» ed ha ringraziato l'Italia «per il ruolo estremamente importante svolto dalla Guardia costiera»«E' necessario», ha aggiunto, «fare più sforzi perché la Guardia costiera libica sia in grado di contrastare l'immigrazione clandestina e possa disporre di tecnologie avanzate per controllare le nostre coste».