Allarme Interpol: 173 jihadisti pronti a colpire l'Europa
Secondo l'Interpol, che ha lanciato l'allarme, l'Europa è sotto minaccia perché 173 jihadisti sarebbero stati addestrati per attaccare i paesi dell'Unione Europea
ROMA – L'Interpol lancia l'allarme. Oltre 173 militanti dell'Isis sarebbero stati addestrati per organizzare attacchi suicida in Europa per vendicarsi delle sconfitte militari del gruppo in Medio Oriente. A dare la notizia in esclusiva all'inizio è stato il Guardian, ma subito la bomba mediatica esplosa nel web ha raggiunto ogni angolo del continente europeo finendo sulle prime pagine dei giornali. La lista dei presunti terroristi pronti a colpire l'Unione Euopea sarebbe stata stilata dall'intelligence statunitense grazie ad alcune informazioni riservate raccolte in Siria e in Iraq. Come riporta Il Messaggero, il Guardian sarebbe a conoscenza dei loro nomi, ma non sono ancora stati pubblicati.
L'Europa è sotto minaccia
Sembra inoltre che non tutti siano penetrati sul territorio europeo. Tuttavia l'Europa deve prepararsi ad affrontare una grande minaccia. Nella lista del Guardian i jihadisti in questione vengono definiti come individui «che potrebbero essere stati addestrati per costruire e piazzare ordigni esplosivi in modo da causare numerosi morti e feriti». Inoltre si ritiene che abbiano grande libertà di movimento per preparare e «partecipare alle attività terroristiche».
Per ora non sono presenti in Italia
L'Interpol ha già chiesto la collaborazione dei paesi partner per rintracciare i nomi dei soggetti inseriti nella lista e da alcuni mesi anche i Servizi italiani hanno avviato delle verifiche. Per il momento non risultano riscontri tra i soggetti indicati e la loro presenza nel nostro Paese. L'elenco è stato comunque diffuso a tutti gli apparati centrali di sicurezza – Antiterrorismo, Ros e Gico – e tutti gli uffici territoriali. Sembra che questi individui non siano per il momento presenti in Europa, ma potrebbero tornare.
Orlando: Orgogliosi della nostra Intelligence
«Dovremmo essere un po' più orgogliosi della capacità della nostra intelligence e delle nostre forze dell'ordine», ha dichiarato proprio nelle scorse ore il ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso della serata inaugurale di Ponza d'Autore, la rassegna culturale di Gianluigi Nuzzi e Paolo Mieli dedicata al tema #diritti. «Chi descrive l'Italia come un colabrodo, esposta a qualunque tipo di rischio non fa tanto un dispetto a chi protempore fa il ministro della giustizia o degli interni, ma nega le capacità di questi servitori dello Stato, tra le eccellenze al livello europeo. Questo è un elemento da conservare al di là delle maggioranze politiche che reggono il Paese», ha concluso il ministro.
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