Gruber alla Boschi: «Sinceri i sorrisi con Agnese?», ma lei non risponde...
Sta continuando il tour tv della «bella» delle riforme per spiegare le ragioni del Sì al referendum costituzionale, ma a 8 e mezzo su La7 si è parlato soprattutto della Leopolda e del premier, Matteo Renzi
ROMA – Sta continuando il tour tv della «bella» delle Riforme, la ministra Maria Elena Boschi, che questa volta è stata ospite di Otto e mezzo di Lilli Gruber su La7 per spiegare, con il tacco 12 delle grandi occasioni, le ragioni del Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Gruber ha domandato alla titolare delle Riforme se pensa che Renzi sia antipatico, come sostengono in molti fra cui il renziano di ferro, Oscar Farinetti. Boschi ha spiegato che secondo lei il premier è simpatico e che non crede che sia «arrogante e antipatico», come lui stesso si è definito in una recente intervista. «Ma essendo al governo abbiamo la responsabilità di scelte che possono essere impopolari e scontentare qualcuno. Chi tiene tutti d'accordo sostanzialmente non fa nulla. Noi abbiamo fatto una scelta diversa e stiamo provando a cambiare questo Paese», ha aggiunto facendo un riferimento alla Leopolda «dove tutti sono liberi di esprimere la propria opinione».
Solo uno gridava fuori fuori alla Leopolda
Quindi il discorso è passato sulla kermesse fiorentina, con la giornalista che ha chiesto conto all'esponente del governo dei cori contro la minoranza interna del Partito democratico. «Alla fine si è scoperto che uno su 26 mila persone ha gridato 'fuori fuori'», ha commentato Boschi, spiegando che tra le altre cose il responsabile è stato «stoppato come nello spirito della Leopolda, perché siamo sempre rispettosi. Riuscire a fare polemica su uno che ha detto 'fuori' mi pare un po' esagerato». Sulle parole dell'ex segretario del Pd, che si è sentito offeso da quei «cori da operetta», la ministra ha chiarito che i partiti che «mandano via le persone sono altri», e poi ha attaccato: «Bersani deve trovare un modo per spiegare ai nostri volontari, agli iscritti e ai cittadini come mai ha votato tre volte sì alla riforma in Parlamento e poi ha cambiato idea e vota no. Stanno cercando di fare quello che fecero D'Alema e Bertinotti» con Prodi. Però adesso, ha concluso, «dobbiamo spiegare per cosa si vota al referendum, che per fortuna non è un voto su Bersani e sulla minoranza del Pd».
I sondaggi negativi portano fortuna
Rimanendo in tema referendario la conduttrice ha ricordato che i sondaggi danno tutti per certa la vittoria del No, ma secondo Boschi questo non è un problema, anzi «porta fortuna», ha detto sfoderando uno dei suoi proverbiali sorrisi. La renziana ha ricordato infatti che «quando abbiamo fatto il nostro miglior risultato, alle Europee, i sondaggi davano davanti il M5s e il Pd in crisi. I sondaggi, purtroppo, nell'ultimo periodo non sempre hanno indovinato: il Sì vincerà e siamo più che contenti di dimostrare che vinceremo nonostante il pronostico contrario dei sondaggisti».
Quei sorrisi con Agnese alla Leopolda...
Per la conclusione della puntata, Gruber ha tenuto la domanda più maliziosa: «Alla Leopolda c'era anche Agnese Landini, la moglie di Renzi, pensa che sia una buona idea che il premier si faccia vedere sempre più spesso con la moglie?». La ministra ha risposto che Agnese «è con noi sempre, dal primo anno della Leopolda, e non solo alla Leopolda per fortuna». La giornalista ha insistito: «Non è che c'è una strategia dietro alla scelta di farsi vedere sempre con la moglie, è un'operazione simpatia?», ma la Boschi ha negato: «Ma quale operazione simpatia...è normale che stiano assieme, nelle vita privata per carità, ma anche nelle occasioni ufficiali in cui la moglie del presidente del Consiglio accompagna il premier coe è sempre stato. Ma è normale che lo accompagni anche in quelle non ufficiali come la Leopolda, perché sono momenti belli di condivisione, di partecipazione di voglia di stare insieme, ed è bello che si lei, come c'è sempre stata». Quindi, ha chiosato la conduttrice, «i sorrisi fra lei e Agnese erano sinceri come si vede dalle tante foto?» e la ministra non ha risposto: «Io non capisco come mai ci siano state scattate così tante foto ma sono contenta che siamo venute bene».
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