Brunetta: Renzi «disperato» vuole riforma dell'Italicum prima del referendum
Il Capogruppo di Forza Italia: «Per quanto ci riguarda non se ne parla neanche: prima il referendum costituzionale e la vittoria del 'no', con gli italiani che sanciranno la personale sconfitta di questo Premier mai eletto». Il Presidente della Lombardia, Maroni: «Manterrei Italicum senza ballottaggio».
ROMA - «Italicum, referendum. Notizia non smentita, notizia vera. Mettere mano alla riforma elettorale prima del referendum costituzionale del prossimo autunno, così come rivelato da un organo di informazione (Scalfari su 'la Repubblica' di ieri) e mai smentito dal governo, certifica quanto sosteniamo da tempo: Renzi è disperato, confuso, poco lucido, in preda al panico. In sostanza politicamente pericoloso per sé e per l'Italia». Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati.
«Non stupirebbe se gli italiani lo rincorressero col forcone»
«Pensare di aprire subito dopo l'estate una sessione straordinaria in Parlamento per la riforma della riforma elettorale - prosegue - derubricando così a mero contorno i traballanti conti pubblici, la situazione drammatica delle banche italiane e le politiche della crescita, giustificherebbe, senza ombra di dubbio, l'avvio di un bel Tso (trattamento sanitario obbligatorio) per il presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico, Matteo Renzi. Non stupirebbe se gli italiani lo rincorressero col forcone, diventerebbe ancor di più la barzelletta di tutte le cancellerie europee».
«Per quanto ci riguarda non se ne parla neanche: prima il referendum costituzionale e la vittoria del 'no', con gli italiani che sanciranno la personale sconfitta di questo premier mai eletto, e solo dopo la nuova legge elettorale, alla luce del sole, in Parlamento», conclude Brunetta.
Maroni: «Manterrei Italicum senza ballottaggio»
«Sì all'Italicum, ma senza il ballottaggio». Questo il parere del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sulla legge elettorale.
«Non esiste una legge elettorale perfetta», ha spiegato il governatore lombardo dai microfoni di Radio24. «Io - ha aggiunto - manterrei questa legge elettorale, eliminando il ballottaggio. Anche se non tutti sono d'accordo, lascerei pure il 'listone' al posto della coalizione, perchè indurrebbe a costituire alleanze forti, senza le quali è difficile poter pensare di vincere».
Cicchitto: «Area di centro deve autodefinirsi»
«Per non fare giochi politici a somma zero, oggi l'Area di centro che vota Si al referendum e sostiene il governo Renzi deve autodefinirsi sul piano politico e programmatico, ritenendosi distinta dal Pd e distante dall'attuale centrodestra. A tutto cio' deve servire anche il seminario programmatico che NCD ha convocato per il 28-29 luglio». E'quanto afferma l'onorevole Fabrizio Cicchitto (Ncd) in una nota. «Poi se nel corso di un travaglio molto intenso Forza Italia porta alle estreme e logiche conseguenze quello che in parte dice Parisi che però vota No al referendum, forse saremo noi ad uccidere il famoso vitello grasso. Ma se invece ci si blocca in una nuova versione dell'Attendant Godot ci si infila in un gioco politico a somma zero alla fine del quale non si costruisce nulla».
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