17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Mozione di sfiducia alla Camera

La difesa della Boschi: «Amo mio padre e sono fiera di lui»

Arriva in Parlamento la battaglia sul crac delle 4 banche popolari, dopo l’affidamento degli arbitrati all’Agenzia anticorruzione di Raffaele Cantone, oggi è il giorno della mozione di sfiducia contro Maria Elena Boschi: «Governo non si ferma davanti a bugie e maldicenze».

ROMA - «Io sono sempre stata al fianco delle istituzioni, non ho mai favorito la mia famiglia, mai favorito i miei amici. Non c'è alcun conflitto di interessi, nessun favoritismo, chi ha sbagliato pagherà». Lo afferma il ministro Maria Elena Boschi replicando alla mozione di sfiducia presentata dal M5s.
«In questi giorni mi è stata contestata la mia posizione verso l'allora ministro della Giustizia che secondo me avrebbe dovuto dimettersi», dice il ministro Boschi, riferendosi al caso Camcellieri. «Io credo che da un ministro della Giustizia ci si aspetti che stia al fianco delle istituzioni, non di amici o parenti».
«Da ministro - aggiunge - io sono sempre stata a fianco delle istituzioni, non ho mai favorito la mia famiglia, mai favorito i miei amici».
«Io credo - afferma inoltre - che al pari delle tante riforme importanti che ha fatto questo governo, è importante anche aver ribaltato il principio del sospetto e aver affermato che un avviso di garanzia non è condanna ma è a tutela indagato. Qui non stiamo parlando di avvisi di garanzia».

Ho attirato invidie ma non mi fanno paura
«Maldicenze, bugie, denigrazioni, chiacchiericci: so che fare il ministro a 34 anni può attirare molte invidie ma non mi fanno paura perchè oggi più che mai sento l'amicizia e l'affetto di tanti colleghi ma anche di tanti cittadini che mi incoraggiano ad andare avanti».
«Giudichino i colleghi se io sono venuta meno a miei doveri istituzionali o alla correttezza che impone il mio ruolo - ha proseguito - giudichino se la mia famglia ha tratto qualche vantaggio. Voglio sfidare i firmatari della mozione di sfiducia a dire se sono mai venuta meno ai miei doveri e non esiterò a lasciare, mi si dica che non sono all'altezza ma non consento di mettere in discussione la mia onestà e il mio rispetto dei principi di legge, non lo consento io e non lo consente la realtà dei fatti, perchè la realtà dei fatti è più forte del qualunquismo, del pressapochismo e della demagogia».

Governo non si ferma davanti a bugie e maldicenze
«Chi immagina attaccando me di indebolire il governo lasci perdere perchè questo governo è attrezzato per respingere gli attacchi e per portare avanti il cambiamento. Non ci fermeranno le bugie e le maldicenze, continueremo ad andare avanti, senza arroganza, ma con il coraggio di chi sa di poter dare all'Italia una nuova opportunità».
«Con il nostro governo siamo tutti uguali davanti alla legge, ciò è stato dimostrato dai fatti - ha aggiunto Boschi -: auguro a tutti voi di giudicare i fatti per quello che sono, perchè la realtà è più forte di ogni strumentalizzazione».

Io amo mio padre e sono fiera di lui
«Lasciatemi dire quello che ho nel cuore: amo mio padre, è una persona per bene, sono fiera di lui e fiera di essere la prima nella famiglia Boschi ad essersi laureata». Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi in aula a Montecitorio nel dibattito sulla mozione di sfiducia contro di lei.
«Mio padre figlio di contadini faceva 5 km a piedi andata e e ritorno e un'ora di treno per diplomarsi. La storia della nostra famiglia è semplice e umile non le maldicenze e le meschinità che sono state scritte. So che questo fa parte delle regole del gioco e non mi arrabbio - ha aggiunto Boschi -, ma spero se avrò la fortuna di avere dei figli che saranno orgogliosi del loro padre come io lo sono del mio».

Mai detto «non siamo i Berlusconi di Arezzo»
«Sono prive di fondamento le frasi tra virgolette attribuite oggi al ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi sul Corriere della Sera. Il ministro non ha mai pronunciato tali affermazioni». Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa della ministro. «Ci dipingono come i Berlusconi di Arezzo, invece siamo una famiglia semplice che ha origini contadine», è la frase attribuita dal quotidiano a Boschi.