26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
I grillini continuano l'attacco al sindaco

Spese Marino, M5S: smentito anche dal ristoratore, si dimetta

I grillini romani puntano l'indice su una delle cene di rappresentanza, che, però, fu fatta con la moglie, dice il ristoratore del locale nei pressi del Campidoglio

ROMA - «Dopo l'apertura del fascicolo da parte della Procura sulle spese del sindaco e le smentite da parte del ristoratore sulle sue dichiarazioni scritte, invitiamo Marino a dimettersi. Non lo riteniamo degno di ricoprire la carica di sindaco della città di Roma. Invitiamo l'Istituzione Capitolina a non assumere più iniziative, né a diramare comunicati a difesa di Ignazio Marino». Così in una nota il gruppo capitolino M5S commenta quanto scritto oggi sul quotidiano La Repubblica in merito a una una cena - annoverata tra le spese di rappresentanza del sindaco della Capitale - avvenuta in un ristorante romano, che sarebbe in realtà stata una cena privata del sindaco con la propria moglie.

A cena con la moglie
Il quotidiano ha contattato un ristoratore, titolare della Taverna degli amici in piazza Margana, vicino al Campidoglio, e gli ha sottoposto la ricevuta da 120 euro, disponibile perché pubblicata online dallo staff di Marino: la risposta del ristoratore è stata che il sindaco era a cena da lui, ma con la moglie, non con un rappresentante della World health organization come sostenuto dal Campidoglio.

Il fascicolo sulle spese del sindaco
Ieri la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle spese di rappresentanza del sindaco, dopo l'esposto presentato nei giorni scorsi proprio da esponenti del Movimento 5 stelle capitolino.

(con fonte Askanews)