20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Lega nord: chiudiamo i rubinetti all'UE

Salvini: l'Europa massacra l'Italia

Matteo Salvini torna ad attaccare l'Unione europea, perché con la sua politica economica ha affossato lavoro e economia italiani: «L'Europa ha delle politiche anti-italiane, dall'agenda migranti alle politiche economiche»

ROMA - Per il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, «l'Europa sta massacrando il lavoro e l'economia italiana». Il leader del Carroccio denuncia ancora le responsabilità dell'Unione europea, che – a detta del leghista – sarebbe la causa principale al taglio delle pensioni e della sanità cui il Paese sta assistendo. «Si faccia un po' gli affari suoi», continua Salvini, ospite della trasmissione Rai Agorà.

Italia, avanti senza Europa
Il leader della Lega nord denuncia la negligenza di un'Europa ferma a guardare da lontano l'emergenza sbarchi, incapace di prendere decisioni unitarie che tolgano il peso dei costi dei profughi dalle spalle dell'Italia. Salvini si dice convinto che l'Europa dovrebbe concentrare le proprie forze nel contrasto all'emergenza in atto nel Mediterraneo, «e non rompa su tutto il resto». L'Italia può farcela anche senza l'intromissione costante e deleteria delle politiche europee, «se l'Italia per l'Europa è solo una solenne fregatura, allora facciamo da soli», continua il segretario.

Chiudere i rubinetti all'Ue
La soluzione per Salvini esiste: «Io inizierei a chiudere i rubinetti. Non servono le lettere e i pugni sul tavolo». L'Italia, dunque, prenda in mano le redini della situazione, chiuda i «rubinetti» e sospenda i versamenti «all'inutile gabbia che è l'Unione europea», suggerisce il segretario del Carroccio. Per quanto concerne il nodo caldo dell'immigrazione, per il leader della Lega nord la soluzione andrebbe ricercata all'origine del problema: il nostro governo dovrebbe, dunque, – coadiuvato dalle altre forze europee e dei Paesi del nord Africa – concentrarsi sulle partenze, invece di spendere energie e risorse economiche nell'accoglienza. In Italia, ad esempio, «evitiamo di mettere in albergo chiunque». Nelle vesti del presidente del Consiglio, Matteo Salvini non manderebbe soldati italiani in territorio africano per contrastare le partenze degli scafisti trafficanti di carne umana, «non manderei un solo soldato a morire nel deserto della Libia. Esistono gli aerei. Esistono i droni».

Berlusconi: «un provocatore», Alfano: «straparla»
A replicare alle parole del segretario leghista, altri due esponenti del centrodestra: il leader azzurro Silvio Berlusconi ritiene Matteo Salvini «un provocatore», sottolineando però che nel progetto in ballo di un nuovo fronte di centrodestra ci sarà posto per tutti, ma «bisognerà mettere da parte le proprie ambizioni». Anche Angelino Alfano risponde alle proposte e ai suggerimenti del segretario della Lega sottolineando che Salvini è facilitato nel dire «tutte le baggianate che vuole» perché non è alla guida del Paese in questo momento e mai lo sarà. Mentre il governo, infatti, è impegnato ad affrontare e risolvere tematiche calde come quella degli sbarchi, «lui straparla perché sa che nessun paese serio gli affiderebbe il suo destino».