Renzi: «Rimetteremo in moto l'Italia, con buona pace di chi sa solo criticare»
Il governo sull'Italicum ha rischiato «l'osso del collo», e così deve fare la «politica con la P maiuscola». Lo ha detto Matteo Renzi parlando alla festa dell'Unità a Bologna. E all'inaugurazione di Aquae, evento collaterale all'Expo, c'é stata anche la stretta di mano con Romano Prodi.
ROMA (askanews) - Il governo sull'Italicum ha rischiato «l'osso del collo», e così deve fare la «politica con la P maiuscola». Lo ha detto Matteo Renzi parlando alla festa dell'Unità a Bologna: «Abbiamo messo la fiducia rischiando l'osso del collo dimostrando che per quell'idea eravamo disponibili a farci mandare a casa. Questa è la politica con la p maiuscola. La grande scommessa è quella di poter portare questo paese a tornare a credere in sé stesso», ha dichiarato il presidente del Consiglio. «Se ci mettessimo tutti insieme a fare l'elenco delle occasioni perdute faremmo un catalogo di sconfitte pazzesche. Eppure, questa è la grandezza dell'Italia siamo sempre nelle condizioni di poter rimetterti in gioco e ripartire", ha ripreso il premier all'inaugurazione di Aquae a Venezia. «Abbiamo sì qualche occasione perduta dietro di noi - ha spiegato -, ma abbiamo anche tante possibilità . Anche questa manifestazione è uno stimolo al Paese. Noi ormai siamo divisi tra quelli che pensano che questo sia un paese finito e quelli che credono che l'Italia sia comunque un paese infinito che riesce a stupirci e sorprenderci», ha concluso.
Voglio bene all'Italia e non la lascio nelle mani di chi dice solo «no»
Matteo Renzi non sapeva della decisione di far cantare una versione modificata dall'inno nazionale all'apertura dell'Expo. Parlando alla festa dell'Unità, Renzi ha spiegato: «Hanno fatto polemica anche sull'inno nazionale, io non ne sapevo niente. Come sempre è partito il dibattito. Ho letto preoccupanti editoriali? Io non ne sapevo niente, a mia insaputa. Qualcuno a sua insaputa faceva altro. Però mi è piaciuta l'idea, perché l'idea dell'Expo è esattamente questa. Non sono uno di quelli che ha la verità in tasca - ha aggiunto Renzi parlando dal palco di Bologna -, ma sono certo che bisogna crederci fino in fondo». D'altro canto, ha precisato, «noi siamo quelli che rimetteranno in moto l'Italia, con buona pace di chi sa solo criticare. Noi all'Italia vogliamo bene e non la lasciamo in mano di chi dice solo no».
Stretta di mano con Prodi
Inoltre è arrivata anche la stretta di mano tra Matteo Renzi e Romano Prodi all'inaugurazione di Aquae, evento collaterale a Expo. Al momento del taglio del nastro il premier Renzi ha atteso che si avvicinassero l'ex presidente del consiglio Prodi e sua moglie. I due si sono salutati, sorridenti. «Voglio dire che non ci sono polemiche, nessuno di noi non soltanto non nega a Romano Prodi in primis e al governo di Romano Prodi l'importanza straordinaria che ha avuto mica solo per Expo ma anche per Expo, e che certe polemiche sono incomprensibili ma è bene avere l'occasione per chiarirle se serve", ha chiarito il premier sul palco di Aquae a Venezia.
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