27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Il premier sulla legge elettorale

Renzi: nel voto sull'Italicum è in ballo la dignità Pd

Il segretario del Pd e presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una lettera ai segretari dei circoli, scrive che «Nel voto di queste ore c'è in ballo la legge elettorale, certo. Ma anche e soprattutto la dignità del nostro partito». E si scrolla di dosso le accuse della minoranza del Pd e dell'opposizione, affermando che «La prima regola della democrazia è rispettare il consenso interno».

ROMA (askanews) - «Nel voto di queste ore c'è in ballo la legge elettorale, certo. Ma anche e soprattutto la dignità del nostro partito». Lo scrive il segretario del Pd e presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una lettera ai segretari dei circoli.

Il rispetto per tutti
«La prima regola della democrazia è rispettare, tutti insieme, la regola del consenso interno. Quando ho perso le primarie, ho riconosciuto che la linea politica doveva darla chi aveva vinto - ricorda Renzi -. Adesso non sto chiedendo semplicemente lealtà; sto chiedendo rispetto per una intera comunità che si è espressa più volte su questo argomento, a tutti i livelli. Perché questa legge elettorale l'abbiamo cambiata tre volte per ascoltare tutti, per ascoltarci tutti. Ma a un certo punto bisogna decidere».

Italicum decisivo o Pd blocca Parlamento
«La legge elettorale, in Aula alla Camera, diventa decisiva. Non solo perché è una legge seria, in linea con le precedenti proposte del nostro partito. Ma anche perché non approvare la legge elettorale adesso significherebbe bloccare il cammino di riforme di questa legislatura. E significherebbe dire che il Pd non è la forza che cambia il Paese, ma il partito che blocca il cambiamento». Lo scrive il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, in una lettera inviata ai segretari dei circoli Pd e pubblicata sul sito di Repubblica. Secondo Renzi questo «sarebbe il più grande regalo ai populisti. Ma sarebbe anche il più grande regalo ai tanti che credono nel potere dei tecnici: quelli che pensano che la parola politica sia una parolaccia e bisogna affidarsi ai presunti specialisti che ci hanno condotto fin qui, prima dell'arrivo al governo del Pd».

Siamo la politica che restituisce orgoglio al Paese
«Siamo oggi la forza politica che può restituire speranza e orgoglio all'Italia. Ma non possiamo fare melina. Non possiamo puntare a star qui solo per conservare la poltrona: siamo al Governo per servire l'Italia, cambiandola. Non ci abitueremo mai alla palude di chi vorrebbe rinviare, rinviare, rinviare», ha scritto Matteo Renzi, in una lettera ai segretari dei circoli del partito. «Possono mandare a casa il governo se proprio vogliono, ma non possono fermare l'urgenza del cambiamento che il Pd di oggi rappresenta», ha continuato premier Matteo Renzi.

L'Italia si rimette in moto
«Dopo anni di crisi e di austerità, finalmente l'Italia inizia a rimettersi in moto», scrive ancora il segretario del Pd e presidente del Consiglio. «Le regole europee stanno cambiando, anche grazie al fatto che il Pd è stato il partito più votato d'Europa - sottolinea il premier -. Migliaia di persone vedono trasformato il proprio lavoro precario in un contratto a tutele crescenti e conoscono finalmente il significato di parole come mutuo, ferie, diritti. I provvedimenti sull'economia - dagli 80 euro fino alla decontribuzione per i nuovi assunti - stanno spingendo molti settori a ripartire e le previsioni dei prossimi mesi sono finalmente positive (grazie anche ad eventi come Expo su cui abbiamo fatto pulizia perché crediamo profondamente che sarà una grande opportunità per l'Italia e un'occasione di confronto globale su temi come la lotta alla fame e la povertà)».