Migliore: panzana l'aumento deputati da 630 a 640 con Italicum
M5s fa «polemica a prescindere» e il polverone alzato in merito all'aumento di deputati previsto dal testo della legge elettorale è «una panzana». Così Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico e relatore del provvedimento alla Camera, commenta la notizia riportata dal blog di Beppe Grillo.
ROMA (askanews) - «L'ipotesi che con l'Italicum i deputati passino da 630 a 640, aumentando quindi il loro numero di 10 rispetto agli attuali seggi alla Camera, è una panzana». Lo dichiara Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico e relatore del provvedimento alla Camera, per commentare la notizia pubblicata da Fatto quotidiano e dal blog di Grillo.
M5s polemizza a prescindere
«Dalla norma risulta chiaro - spiega Migliore - che gli eletti di Trentino Alto-Adige e Valle D'Aosta 'non concorrono alla ripartizione dei seggi nella restante parte del territorio nazionale'. Il che vuol dire che il numero di eletti trentini e valdostani, che fanno riferimento alla lista vincente, vanno sottratti a 340. O, meglio, che nel resto d'Italia si assegneranno tanti seggi quanti sono necessari a raggiungere il numero di 340, cioè quello di seggi assegnato alla lista vincente. La ratio - continua il deputato democratico - è che i seggi di Trentino Alto-Adige e Valle D'Aosta sono assegnati al primo turno mentre, dal momento che per arrivare a 340 o c'è il superamento del 40% o il ballottaggio, al numero dei seggi da attribuire deve essere sottratto il numero degli eletti, appunto, al primo turno, ovvero solo quelli trentini e valdostani». «Capisco la necessità di far polemica a prescindere ma arrivare addirittura a modificare la Costituzione mi pare un po' l'ultima spiaggia dell'argomentazione politica», conclude Gennaro Migliore.
Fiano: le castronerie del M5s sull'Italicum
«Ma quali 10 seggi in più? Basterebbe leggere i commi per evitare simili castronerie». Lo afferma Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, a proposito dui quanto affermato dal M5s circa un aumento dei seggi, con l'Italicum, da 630 a 640.
«Testo molto chiaro»
«Il testo dell'Italicum è molto chiaro riguardo l'utilizzazione dei voti espressi nelle circoscrizioni Trentino-Alto Adige/Südtirol e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Trattandosi di collegi uninominali (uno nella prima circoscrizione, otto nella seconda) - spiega Fiano - vi è un sistema di elezione uninominale maggioritario con una quota proporzionale (tre seggi) in Trentino Alto Adige. I voti che gli elettori esprimono in queste circoscrizioni servono quindi ad attribuire il seggio della Valle d'Aosta e gli undici seggi del Trentino Alto Adige. Ciò è detto chiaramente dall'art. 83, comma 6, ultimo periodo: tali voti, si legge, 'non concorrono alla ripartizione dei seggi assegnati nella restante parte del territorio nazionale'. Questo significa che solo i seggi di quelle circoscrizioni possono essere attribuiti con quei voti. La regola è ribadita nelle disposizioni dedicate specificamente al Trentino Alto Adige e alla Valle d'Aosta ( art. 93 bis, comma 1, quarto periodo e art. 92, comma 1, n. 1bis). Lo ripeto: a volte basta leggere», conclude il deputato Pd.
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