Corsaro: «Berlusconi bleffa, noi stiamo con Fitto»
L'On. Massimo Corsaro, membro di Fratelli d'Italia, ha rilasciato un'intervista a DiariodelWeb.it per parlarci del futuro del Quirinale e del Belpaese, in vista dell'elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica italiana. Chi salirà al Colle?
ROMA – L'On. Massimo Corsaro, membro di Fratelli d'Italia, ha rilasciato un'intervista a DiariodelWeb.it per parlarci del futuro del Quirinale e del Belpaese, in vista dell'elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica italiana.
Tra due settimane potremmo avere il nuovo Presidente della Repubblica italiana: tra i nomi che leggiamo sui giornali, ce ne sono alcuni più papabili degli altri?
«Molto spesso accordi di questo tipo vengono definiti negli ultimi secondi, ma è ragionevole credere che tra i vari nomi che girano da ieri sui giornali – e cominciano a essere tanti – possa esserci quello che poi verrà individuato dall'attuale maggioranza degli elettori.»
E Fratelli d'Italia da che parte sta?
«Noi non facciamo parte di questa maggioranza né in modo formale, come i partiti che sostengono formalmente il governo, né in modo indiretto come stanno facendo Berlusconi e Forza Italia. Per il momento non stiamo partecipando a nessun colloquio. La nostra valutazione comune è quella di formulare l'auspicio che venga individuata una figura davvero garante super partes delle istituzioni, e che non sia un uomo di appartenenza ai partiti dell'attuale maggioranza.»
All'orizzonte sembrano delinearsi nuove alleanze tra i dissidenti dei vari partiti, e i giochi sono tutti aperti. Alcuni ritengono che voi di FdI siate sempre più vicini a Fitto: è così?
«Personalmente credo che con l'On. Fitto, e con quella parte di Forza Italia che anche in questo momento sta facendo la sua battaglia formale sul parziale dissenso dalle scelte di Berlusconi, ci possa essere molto in comune: non foss'altro per il fatto che loro sanno e riconoscono di essere stati eletti dal popolo di centrodestra, e trovano che in tutti i passaggi parlamentari delle scelte politiche il loro partito stia andando sotto braccio con le scelte di sinistra. Addirittura sta consentendo una via accelerata allo stravolgimento della legge elettorale e del testo della costituzione, obbligando le camere a lavorare su questi provvedimenti perfino in assenza di un Presidente della Repubblica, ed è una vicenda totalmente assurda. Perciò, visto il forte imbarazzo dei colleghi vicini all'On. Fitto, credo che la loro sensibilità sia perfettamente sovrapponibile alla mia, e nel frattempo guardo e guardiamo con attenzione a quello che succede.»
Temete che possa ripetersi quanto accaduto con Prodi e i 101 franchi tiratori, o questa votazione sarà all'insegna di un maggiore senso di responsabilità condiviso e collettivo?
«Non so se si possa parlare di responsabilità. Io critico come Renzi si sia portato a casa – e non sappiamo in che modo, che è la questione più grave - sostanzialmente l'intesa con Berlusconi, e il fatto che una buona parte di Forza Italia, che dovrebbe fare opposizione, non la fa affatto. Tanto da tacitare l'eventuale dissenso che possa nascere all'interno del suo gruppo. Bersani, due anni fa, cadde sulla proposta di Prodi perché una parte del suo gruppo, votandogli contro, fu sufficiente ad abortire il suo programma. Ora Renzi si è premurato di tutelarsi dal possibile attacco dalla minoranza del suo gruppo, che non lo ama, portandosi a casa l'accordo su Berlusconi. La cosa parossistica è vedere che il Pd finisce a cercare di sopravvivere semplicemente con un accordo sottobanco, fuori dalle istituzioni, con quello che loro stessi hanno definito come il diavolo dell'Italia.»
Un'ultima domanda: lei si sente di fare un nome a bruciapelo? Chi vorrebbe vedere al Colle?
«Sì, ho un nome preciso che mi piacerebbe vedere alla Presidenza della Repubblica, ma che evidentemente sarà impossibile proporre: è un uomo che ha mostrato rispetto per le istituzioni, svolto incarichi importanti e profondo conoscitore delle materie dell'economia, ma anche della sicurezza e della difesa. Fosse per me, vorrei vedere al Quirinale l'On. Antonio Martino.»
- 03/02/2015 Ex M5S sull'elezione di Mattarella: «C'è l'ombra della compravendita dei voti»
- 03/02/2015 Zaia boccia Mattarella: non ha parlato di autonomia
- 03/02/2015 Mollicone: «Un discorso ovvio, ma non ci aspettavamo di più»
- 02/02/2015 Grillo: «Il Carnevale al Quirinale, ma i problemi dell'Italia restano»